Come posso dire a mio padre di smettere di fare sesso con la sua compagna in mia presenza ?

Buonasera sono una ragazza di 26 anni con genitori separati che vive con il padre, da quasi 6 mesi tutte le volte che la compagna di mio padre dorme a casa nostra io sento loro che fanno sesso prima di dormire.

Non si degnano di chiudere nemmeno la porta la mia camera e la loro camera sono una di fronte al altra le porte sono entrambe aperte ma anche se entrambe o una fosse chiusa si sentirebbe lo stesso, solo la luce è spenta quindi per fortuna non riesco a vedere vorrei che avessero entrambi più rispetto per me e che evitassero di fare l'amore quando io sono presente.

Vorrei sapere come affrontare il discorso con mio padre dato che questo fatto mi mette alquanto a disagio, mi impedisce di dormire per tutta la notte o ritardo il mio sonno, mi sento come terzo incomodo a casa mia, ho pensato più volte di andarmene ma non l'ho mai fatto per problemi economici e per il fatto che io sto pagando comunque un mutuo su questa casa perché la parte che era intestata a mia madre mi è stata venduta e non mi potrei permettere anche di pagare un affitto di un altra casa inoltre non lo ritengo giusto che io debba andar via da casa mia.

Accetto che la compagna di mio padre dorma da noi accetto che mangi con noi accetto tutto ma non riesco ad accettare che io debba subire il loro far l'amore
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Dr. Mario Canovi Psicologo 214 15
Gentilissima, esattamente come ha fatto ad affrontare l'argomento in queste righe, dovrebbe affrontare la questione con suo padre, il quale può naturalmente avere altre relazioni ma con il rispetto di chi abita la casa con lui. Potrebbe chiedergli di organizzarsi per fare sesso quando lei non è a casa, ad esempio. Sopratutto deve chiudere la sua porta affinché sia garantita la necessaria privacy di momenti che non devono essere condivisi con i figli. Come ha scritto, riporti a suo padre la possibilità che la compagna mangi e faccia tutto ciò che credono (compreso il sesso), senza però essere irrispettosi e intrusivi verso di lei. Sia ferma e decisa in questo.

In bocca al lupo!

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it

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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
comprendo che sia imbarazzante percepire i suoni prodotti dall'attività sessuale di altre persone; se poi si tratta di un genitore in compagnia di un partner che non è l'altro genitore, la cosa può risultare ancora più sgradevole perché si carica di ulteriori significati, come pare stia avvenendo a lei, che dice di sentirsi estranea nella sua stessa casa.
Però rifletta che se suo padre non potesse avere rapporti sessuali in casa propria, si sentirebbe lui un estraneo.
La frase: "vorrei che avessero entrambi più rispetto per me e che evitassero di fare l'amore quando io sono presente" sembra una richiesta eccessiva, immaginando che lei viva sempre a casa sua, e sembra anche eccessivo che lei consideri l'attività sessuale di un uomo ancora giovane e libero una mancanza di rispetto verso di lei.
Non si fa l'amore per mancare di rispetto a qualcuno, e lei è abbastanza adulta da saperlo.
Piuttosto sono una mancanza di riguardo le due porte aperte, ma nessuno vieterebbe a lei di chiudere la sua e di mettersi dei tappi nelle orecchie; al contrario, il fatto che lei resti nella condizione di ascoltare può essere percepito come un'indelicatezza.
Come vede, c'è un intreccio doloroso di dirittti reciprocamente negati.
Se lei dovesse fare l'amore col suo ragazzo a casa sua, come si comporterebbe?
Ci rifletta e chieda a suo padre di fare quello che farebbe lei: chiudere la porta e abbassare la voce, immagino.
Prima di parlarne a suo padre ed eventualmente a tutti e due loro, magari dicendo: "Quando fate tardi la notte potreste chiudere le porte, per favore?" provi però a riflettere su cosa veramente la offende, in questa situazione.
Prendere atto della ferita che si è ricevuta dalla separazione dei genitori può essere un indispensabile passaggio verso la maturità e la comprensione.
Tanti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Riesco a chiedere e ad relazionarmi ad esporre un problema a voi ma non a mio padre perché ho paura appunto della sua reazione, temo la sua reazione perché ha un carattere molto aggressivo si arrabbia facilmente e non tende al dialogo non ha vie di mezzo e ha sempre e solo ragione lui
Per quanto riguarda me io non farei mai l'amore con il mio ragazzo con in casa mio padre porte chiuse o aperte che siano ma forse tenterei quando lui non c'è in caso
Loro non fanno tardi tutti e tre insieme ci rechiamo ognuno nelle nostre stanze magari dopo aver cenato e poi loro iniziano a volte ciò accade anche alla mattina quando si svegliano
Grazie per le vostre risposte
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Dr. Mario Canovi Psicologo 214 15
Gentilissima,

evidentemente ciò che infastidisce una persona può lasciare indifferente un'altra, sopratutto se quest'ultima vuole avere "sempre ragione". D'altra parte, il modo migliore per rendere chiaro il nostro vissuto è esplicitarlo, all'altra persona. Un percorso che la aiuti a dire ciò che non riesce a dire potrebbe essere utile, sia in questa sia in altre occasioni.

Cordialmente.

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it

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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile ragazza,
sembra anche a me, come al mio collega, che se non si parla non si può sperare di essere compresi, e che lei trarrebbe giovamento da un percorso psicologico.
La sua affermazione: "io non farei mai l'amore con il mio ragazzo con in casa mio padre porte chiuse o aperte che siano ma forse tenterei quando lui non c'è", lascia capire che lei non sa fruire di casa sua, non riconosce i suoi diritti.
Certo sa che i suoi coetanei, ragazzi e ragazze, portano a casa i fidanzati e spesso dormono con loro, magari senza rendere pubblica con rumori e porte aperte la loro intimità.
Del resto l'alternativa quale sarebbe? Fare l'amore in automobile? Le sembra più riservato, come luogo d'incontro sessuale?
Il carattere di suo padre e la sua difficoltà a fronteggiarlo meriterebbero anche da soli un percorso psicologico, o almeno un corso, anche di gruppo, sull'assertività.
Non si capisce, infatti, perché lei non scelga di vivere altrove (con sua madre, per esempio) e perché abbia voluto acquistare la parte di casa che era di sua madre per poi viverci con meno diritti di un'ospite.
Infine, il mio suggerimento di usare la frase: "Quando fate tardi la notte chiudete la porta" era una metafora, evidentemente destinata a persone delicate che comprendano il senso dietro le parole.
Se suo padre e la sua compagna non sono delicati, dica con chiarezza che non vuole essere coinvolta nella manifestazione rumorosa della loro sessualità; ma comprenda anche che fare l'amore in casa propria è un diritto.
Ci tenga al corrente, se crede.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#6]
dopo
Utente
Utente
I miei genitori si sono separati quando io avevo 14 anni io ho scelto di stare con mio padre dato che con mia madre non vado minimamente d'accordo al compimento dei miei 18 anni la casa doveva essere intestata tutta a me (avevano fatto un accordo tra di loro) ma mia madre ci ha ripensato perché non ha un soldo ha debiti e soprattutto non ha voglia di lavorare ecc ecc così ha bene pensato di vendere la sua meta casa, la casa non è fisicamente divisibile non si possono creare per esempio due appartamenti e dato che io non volevo andare in una casa diversa perche mi sono affezzionata perché qui ci sono nata inoltre mio padre mi ha intestato la sua metà io mi sono ritrovata costretta a comprare questa metà casa altrimenti io e mio padre saremmo stati costretti ad andarcene di conseguenza ho preso un mutuo

Se avessi un fidanzato andrei si a vivere in affitto o comprerei un altra casa dato che le spese le potrei dividere con lui inoltre so già che se cio accadesse a quel punto mio padre mi aiuterebbe anche a pagare il mutuo della casa natale chiamiamola così e questo lo so perché ho avuto modo ultimamente di parlarne quando ero fidanzata ma poi la storia non ha avuto seguito e a convivere non siamo andati
Quindi ritornando al discorso fare l'amore no non farei e non faccio l'amore in auto quando ero fidanzata facevo l'amore nella mia casa ma quando mio padre non cera e si me ne andrei e farei l'amore e costruirei una famiglia sulla casa mia e del ipotetico fidanzato ne aprofitterei subito per andar via e essere più indipendente ma essendo da sola non riesco a sostenere economicamente la cosa ecco perché non me ne vado altrove e rimango nella mia casa natale che condivido con mio padre e dove pago il mutuo
Concludendo mi siete stati molto di aiuto e cercherò di seguire i vostri consigli grazie mille per il vostro tempo e professionalità
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dopo
Utente
Utente
I miei genitori si sono separati quando io avevo 14 anni io sono stata felice quando si sono separati perche non ne potevo piu di vederli litigare e delle discussioni io ho scelto di stare con mio padre dato che con mia madre non vado minimamente d'accordo al compimento dei miei 18 anni la casa doveva essere intestata tutta a me (avevano fatto un accordo tra di loro) ma mia madre ci ha ripensato perché non ha un soldo ha debiti e soprattutto non ha voglia di lavorare ecc ecc così ha bene pensato di vendere la sua meta casa, la casa non è fisicamente divisibile non si possono creare per esempio due appartamenti e dato che io non volevo andare in una casa diversa perche mi sono affezzionata perché qui ci sono nata inoltre mio padre mi ha intestato la sua metà io mi sono ritrovata costretta a comprare questa metà casa altrimenti io e mio padre saremmo stati costretti ad andarcene di conseguenza ho preso un mutuo

Se avessi un fidanzato andrei si a vivere in affitto o comprerei un altra casa dato che le spese le potrei dividere con lui inoltre so già che se cio accadesse a quel punto mio padre mi aiuterebbe anche a pagare il mutuo della casa natale chiamiamola così e questo lo so perché ho avuto modo ultimamente di parlarne quando ero fidanzata ma poi la storia non ha avuto seguito e a convivere non siamo andati
Quindi ritornando al discorso fare l'amore no non farei e non faccio l'amore in auto quando ero fidanzata facevo l'amore nella mia casa ma quando mio padre non cera e si me ne andrei e farei l'amore e costruirei una famiglia sulla casa mia e del ipotetico fidanzato ne aprofitterei subito per andar via e essere più indipendente ma essendo da sola non riesco a sostenere economicamente la cosa ecco perché non me ne vado altrove e rimango nella mia casa natale che condivido con mio padre e dove pago il mutuo
Concludendo mi siete stati molto di aiuto e cercherò di seguire i vostri consigli grazie mille per il vostro tempo e professionalità
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
sono lieta di esserle stata sia pure in minima parte d'aiuto.
La sua ultima email conferma che l'appoggio di un* psicolog* l'aiuterebbe a condurre in maniera più organizzata e propositiva la sua vita.
Le faccio qualche esempio di elementi che appaiono disfunzionali al suo benessere.
Il conflitto con sua madre che perdura da tanti anni, travalicando l'adolescenza.
Il fatto che ritiene suo padre una persona con la quale non si può ragionare, e tuttavia ci vive insieme.
Certi equivoci sui diritti, anche legali: se i suoi in sede di separazione si erano accordati per intestarle la casa, perché solo suo padre l'ha fatto? Il giudice è stato avvertito di questo?
Soprattutto, se adesso la casa è interamente intestata a lei, perché ci vive suo padre? E' suo ospite pagante, o si è riservato l'usufrutto?
Per quale ragione ritiene che fare l'amore nella sua casa sarebbe una mancanza di riguardo a suo padre, il quale evidentemente pensa il contrario?
Le dico questo perché c'è una continuità tra diritti giuridici e diritti percepiti, e lei da adulta capace di badare al proprio benessere non dovrebbe ignorarla.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com