Bassa autostima o depressione?

salve ho 24 anni e da quasi un anno ho concluso una relazione con un ragazzo che mi trattava male e mi manipolava e io non riuscivo a lasciarlo al contrario mi continuavo a far trattare male da lui) fino a che lui non si è messo con un’altra ragazza.
nel mentre ho avuto rapporti con vari ragazzi occasionalmente con cui poi non volevo avere nulla a che fare.

Da ora credo di essere riuscita a superare la mia vecchia relazione che mi ha segnata molto, perché inizialmente finalmente avevo trovato una persona che mi amasse e di cui fidarmi dato che da quando è morto mio padre (per suicidio) e mia madre è caduta in depressione, non sono mai riuscita a legarmi con nessuno perché mi vergognavo e non riuscivo ad aprirmi.
la fine di questa relazione mi ha distrutto e suscitato in me emozioni fortissime simili al lutto per mio padre.

Ma il problema è che ora che l’ho superata continuo ad avere una visione di me stessa ancora molto debole, nonostante vedo che tutti hanno molta stima di me (lavoro da quando ho 17 anni e nel mentre mi sono laureata e sto conseguendo una laurea magistrale) ma nonostante ciò io continuo a vedermi come una fallita per essermi laureata fuori corso e per la mi situazione familiare.
(mia madre da 8 anni soffre di depressione ed è chiusa in casa mantenuta da me)

Tutto questo mi comporta una forte ansia nel relazionarmi con gli altri, ed è come se mi mostrassi in maniera diversa da quello che sono: le persone intorno a me mi descrivono come molto simpatica, dolce, oltre che esteticamente molto carina.
tutte qualità che non riesco a vedere.

Non riesco più a relazionarmi con altri ragazzi nonostante molto spesso mi piacciano, perché sento di non essere all’altezza ma piuttosto ci vado a letto una volta in modo tale che la cosa si concluda la anche quando qualcuno mi piace.
per me è diventata una situazione ingestibile.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile uente,
la sua situazione globale richiede un percorso con uno specialista, come le è stato più volte segnalato dai miei colleghi.
Tenga conto che oltre alle ASL e ai Centri di Salute Mentale anche i Consultori erogano servizi gratuiti o a costo di ticket; all'università c'è sempre un supporto psicologico gratuito; svariate scuole di psicoterapia, sia universitarie che private, danno la possibilità di essere seguiti a basso costo; infine esiste il bonus psicologo, di cui trova notizie su ogni Ordine Regionale degli Psicologi e anche qui su Medicitalia.
Ho letto tutte le sue richieste di consulto, e il problema è che le vicissitudini negative della sua vita, mancando un'idonea elaborazione, sembrano essere sfociate in quella forma di autoaggressione che sono le dipendenze, varie e mutevoli.
Dal momento che le sue risorse (studio, lavoro, stima sociale) sono notevoli, il processo terapeutico di cambiamento sembra possibile e proficuo, data anche la sua giovinezza.
Eviti però di continuare a fare forza su sé stessa e cominci a cercare l'aiuto di un professionista, anche se questo potrà richiedere un'analisi dolorosa della sua realtà e una rivisitazione della sua visione del passato.
Anche l'aiuto che lei chiede sempre e solo per email è un modo per eludere l'impatto diretto con un professionista, e rischia di diventare un ulteriore elemento di dipendenza.
Lei ha gli strumenti per riflettere e decidere. Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr.ssa Antonia Laganà Psicologo, Psicoterapeuta 2
Gent.le utente,
dalle sue parole... colgo chiaramente la delicatezza e complessità della sua situazione familiare ma, le riconosco innumerevoli risorse che attengono la sua personalità! Il mio suggerimento è di partire da lì intraprendendendo un percorso di psicoterapia affinché possa lavorare su questi aspetti di fragilità che incidono sulla sua autostima, sul suo benessere personale e nel suo rapporto con gli altri. Cordiali saluti