Perché c'è bisogno di ecografie se fatto la tac total body?

Per un carcinoma mammario, mia moglie ha effettuato da poco una TAC total body con e senza mezzo di contrasto, per la stadiazione.
I risultati sono stati assolutamente rassicuranti. Solo due piccoli angiomi al fegato (congeniti).

Ora l'oncologo (sottolineo: senza nemmeno guardare né le lastre né il referto, ma chiedendo solo a mia moglie l'esito della Tac) ha prescritto l'ecografia dell'addome completo, quella transvaginale e quella della tiroide.

In quel momento mia moglie non ha pensato di chiedere al medico (che attualmente è in ferie) ma ora si domanda perché mai ci sia bisogno di questi esami, dal momento che si è da poco sottoposta a una indagine (la Tac, appunto) che dovrebbe vedere tutto, anche cose molto piccole come le metastasi. Allora ci sbagliamo, la Tac non vede tutto? Ci sono cose che si vedono solo con l'ecografia e non con la Tac, il che significherebbe che a questo punto converrebbe fare ecografie anche ad altri organi, per esempio alla testa? Siamo disorientati.

Potreste aiutarci a sciogliere questo dubbio?

Grazie in anticipo!
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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 338 13 1
Partiamo da un dato certo di cui tenere sempre conto: l' "Esame Assoluto" non esiste! Tutta la Diagnostica per Immagini è utile ed importante, sempre in relazione a ciò che si vuole valutare ed al motivo per cui si vuole valutare una struttura o un organo. E' compito dello Specialista in Diagnostica per Immagini (Il termine Radiologo è ormai assolutamente superato ed obsoleto, viste le innumerevoli possibilità di ottenere immagini diagnostiche attualmente disponibili). Certamente, il Clinico adeguatamente preparato sa benissimo quali indagini Diagnostiche richiedere ed in quali casi; ma a volte, ahimé, abbastanza spesso, è tentato di chiedere un po' troppi esami diagnostici, non sempre congrui, o, peggio ancora, sostituirsi allo Specialista in Diagnostica cercando di interpretare le immagini: questa è una presunzione bella e buona, diciamo che invertendo i termini sarebbe come se lo Specialista in Diagnostica assegnasse al Paziente le terapie o suggerisse il tipo di intervento chirurgico da fare: anche se si possiede una vasta esperienza in questi campi, sono e restano pertinenza del Clinico e/o del Chirurgo!
Tornando al caso specifico, mi sembra abbastanza strano che il collega Oncologo non abbia visionato il referto dello Specialista in Diagnostica e le immagini (il CD, suppongo; a tal proposito, sarebbe ora di smettere di usare il termine "lastre", risalente agli albori della Radiologia, poi sostituito da "pellicole", anche queste ampiamente superate ed in disuso: si parla, correttamente, di IMMAGINI).
Può darsi (ipotizzo) che il collega voglia avere il conforto di una seconda indagine per una maggiore sicurezza; ad esempio, la conferma che a carico del fegato esistono dei piccoli angiomi, reperto assolutamente occasionale; può darsi altrettanto che un organo ghiandolare superficiale come la tiroide possa essere studiata più dettaglatamente con esame ecografico; può darsi infine che il collega sia un "fan" degli ultrasuoni e si trovi maggiormente a suo agio con tale tipo di indagine: ma, scusate, la domanda sorge spontanea: visto che non c'è alcuna fretta di fare il secondo accertamento richiesto, visto che il riscontro dell'esame TC è assolutamente confortante....perchè non chiedete delucidazioni direttamente al richiedente quando rientra dalle ferie?.
Un'ultima cosa: l'ecografia non può essere utilizzata per diversi organi, primo fra tutti appunto il cranio (tranne che nei neonati, nei quali si può studiare il contenuto della scatola cranica attraverso le fontanelle).
Ribadisco; ogni indagine ha le sue peculiarità e le sue indicazioni, è (dovrebbe!) essere lo Specialita in Diagnostica per immagini a decidere, in base al Quesito Clinico, quali strumenti diagnostici utilizzare per fornire l'informazione più dettagliata.

Dr. Casimiro Simonetti
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