Assunzione di farmaci per dimagrire
Buongiorno siamo due studentesse di medicina e vorremmo chiedere un consulto per una delle ragazze che abita con noi. Ci siamo accorte che, sanissima, allo scopo di dimagrire, questa ragazza, di 25 anni, fa un uso improprio e smodato di diuretici dell'ansa, in particolare della furosemide, e di lassativi come le fave di fuca. Inoltre la sua dieta è completamente sregolata: può saltare un pasto completamente o sostituirlo tranquillamente con degli integratori dietetici, pacchetti di caramelle o patatine. La nostra preoccupazione è crescente perchè ci siamo rese conto, dalle lezioni di farmacologia e urologia, della quantità realmente eccessiva che assume di questi farmaci: attualmente assume 4 compresse di furosemide/die; crediamo che abbia aumentato gradualmente la dose e che ne faccia uso da circa 5 mesi! Conosciamo gli effetti collaterali del farmaco, ma a livello pratico non ci rendiamo bene conto della sua pericolosità. è una persona molto sicura di sè e molto orgoliosa e siamo fermamente convinte che parlandole chiaramente non ci ascolterebbe. Domandiamo quindi: quali sono le conseguenze alle quali può andare incontro se continua queste assunzioni e come possiamo fare per convincerla a smettere? Ci domandiamo inoltre se la furosemide sia un farmaco che possa essere ritirato in farmacia senza una prescrizione medica! Ringraziamo infinitamente per il tempo concessoci e per l'eventuale risposta.
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Gentili future Colleghe,
l'acquisto di furosemide è legalto alla presentazione di ricetta medica! In merito alla patologia da cui è affetta la vostra amica, essa può inquadrarsi nell'ambito dei disturbi del comportamento alimentare ove l'uso di lassativi e diuretici rappresenta il "fenomeno di compenso" così come il vomito nei pazienti affetti da bulimia nervosa, quindi una condizione clinica che ben avete inquadtato nella sua gravità.
L'effetto nel medio termine dell'assunzione di furosemide è legata al depauperamento del pool elettrolitico (Na e K, in primis) oltre alla disfunzione dell'emuntorio renale e dell'equilibrio glico-metabolico; l'abuso di lassativi da contatto (fave di fuca) determina infiammazione della parete intestinale con epifenomeni di malassorbimento cronico.
L'inquadramento clinico (non facile) in modo rigoroso è il primo passo per la riabilitazione nutrizionale e psicologica della vosta amica.
Saluti
l'acquisto di furosemide è legalto alla presentazione di ricetta medica! In merito alla patologia da cui è affetta la vostra amica, essa può inquadrarsi nell'ambito dei disturbi del comportamento alimentare ove l'uso di lassativi e diuretici rappresenta il "fenomeno di compenso" così come il vomito nei pazienti affetti da bulimia nervosa, quindi una condizione clinica che ben avete inquadtato nella sua gravità.
L'effetto nel medio termine dell'assunzione di furosemide è legata al depauperamento del pool elettrolitico (Na e K, in primis) oltre alla disfunzione dell'emuntorio renale e dell'equilibrio glico-metabolico; l'abuso di lassativi da contatto (fave di fuca) determina infiammazione della parete intestinale con epifenomeni di malassorbimento cronico.
L'inquadramento clinico (non facile) in modo rigoroso è il primo passo per la riabilitazione nutrizionale e psicologica della vosta amica.
Saluti
[#3]
Gentili utenti,
la vostra coinquilina è fortunata ad aver trovato delle compagne attente come voi!
Condivido anch'io l'idea che possa trattarsi di un disturbo della condotta alimentare, e vista la situazione vi invito a procedere velocemente, ma con cautela.
Non affrontatela in due, cercate degli escamotage, di parlargliene senza farla sentire giudicata. Spesso dietro l'etrema sicurezza di se stessi si cela in realtà una forte fragilità, che però rischiando di essere svelata non produce altro che ulteriore rigidità.
Avete notato altri comportamenti alimentari "strani"? Conoscete altri a lei vicini che potrebbero essersi accorti di qualcosa e che potrebbero essere più adatti ad affrontare l'argomento con lei?
Sicuramente sarà molto difficile che possa ascoltarvi tranquillmanete, ma forse far sentire alla vostra amica la vostra forte preoccupazione potrà servire a qualcosa.
Cordialmente,
ROberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
la vostra coinquilina è fortunata ad aver trovato delle compagne attente come voi!
Condivido anch'io l'idea che possa trattarsi di un disturbo della condotta alimentare, e vista la situazione vi invito a procedere velocemente, ma con cautela.
Non affrontatela in due, cercate degli escamotage, di parlargliene senza farla sentire giudicata. Spesso dietro l'etrema sicurezza di se stessi si cela in realtà una forte fragilità, che però rischiando di essere svelata non produce altro che ulteriore rigidità.
Avete notato altri comportamenti alimentari "strani"? Conoscete altri a lei vicini che potrebbero essersi accorti di qualcosa e che potrebbero essere più adatti ad affrontare l'argomento con lei?
Sicuramente sarà molto difficile che possa ascoltarvi tranquillmanete, ma forse far sentire alla vostra amica la vostra forte preoccupazione potrà servire a qualcosa.
Cordialmente,
ROberta Cacioppo
r.cacioppo@psicologia-milano.it
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#4]
Ex utente
Gentilissima Dottoressa,
la ringraziamo per la risposta. Non abbiamo, per ora, notato comportamenti alimentari inusuali oltre quelli già citati precedentemente. Purtroppo non conosciamo altre persone a lei vicine poichè non è della nostra zona, quindi non è semplice riuscire a trovare qualcuno che sarebbe indubbiamente più adatto. Cercheremo di affrontare l'argomento in maniera indiretta, magari cercando di farle ascoltare il nostro discorso senza attaccarla personalmente.
Ringraziamo infinitamente.
la ringraziamo per la risposta. Non abbiamo, per ora, notato comportamenti alimentari inusuali oltre quelli già citati precedentemente. Purtroppo non conosciamo altre persone a lei vicine poichè non è della nostra zona, quindi non è semplice riuscire a trovare qualcuno che sarebbe indubbiamente più adatto. Cercheremo di affrontare l'argomento in maniera indiretta, magari cercando di farle ascoltare il nostro discorso senza attaccarla personalmente.
Ringraziamo infinitamente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 31.2k visite dal 17/02/2007.
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