Perdere peso con farmaci?

Erg.gi dottori, sono una donna di 33 anni, sono alta circa 1,63 mt e purtroppo peso oltre 80 kg. qualche anno fa mi sono rivolta al centro dietologico del nosocomio della mia città dove mi è stata assegnata una dieta ipocalorica che all'inizio mi ha fatto perdere 5 kg in circa 3 mesi. dopo non sono più riuscita a perdere qualche kg in più. stufa della situazione, mi sono rivolta nuovamente per un aiuto perchè la dieta che seguivo non mi dava alcun senso di sazietà. la dietista mi ha consigliato di assumere fibre mezz'ora prima dei pasti, ma non mi è servito. ancora una volta, mi sono rivolta al centro dopo sono in cura per l'obesità, ma questa volta ho chiesto di colloquiare con la dietologa. dal mio incontro con questa, ho provato, come consigliato dalla donna, di rivolgermi alla psicologa visto che la mia "dipendenza" al cibo, era, ed è ancora, un fattore psicologico. una volta parlato anche con la psicologa questa mi ha indirizzato dalla psichiatra e mi ha trovata depressa, un po' per il fatto che sono disoccupata, un po' per le questioni famigliari ed economiche, mi ha prescritto il prozac che ho assunto regolarmente per un anno come consigliato dalla psichiatra. ora ho sospeso il prozac in quanto non mi è giovato per nulla e le mie condizioni non sono mutate. il mio appetito non è cambiato: quando sono nervosa mangio! la dieta non l'ho più seguita e ho preso peso. ora cosa posso fare per "calmare" il mio appetito e riuscire a perdere peso?

grazie e buon lavoro
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

I farmaci come il prozac non agiscono come dimagranti ma modificano alcune caratteristiche del comportamento alimentare, cioè in sintesi le abbuffate in termini di voracità e l'insieme di sintomi ad esse legate (senso di colpa, vomito etc). Il peso tende a "normalizzarsi" per effetto di questi cambiamenti, ma non è detto che questo accada in presenza di un appetito aumentato di base.
La dose per ottenere un effetto anti-bulimico è però in genere maggiore di quella normalmente antidepressiva.

Per quanto concerne la diagnosi, va posta al di là della depressione sul disturbo alimentare. Quella che lei chiama "dipendenza" forse è il quadro descritto come overeating disorder, che ho descritto anche qui nel MinForma intitolato appunto "dipendenza da cibo".

I farmaci dimagranti in generale non consentono il mantenimento del peso raggiunto, quanto una riduzione iniziale di vario grado. Se l'eccesso dipende da una anomalia "bulimica" ci sono farmaci antibulimici, mentre se c'è un quadro diverso possono non essere d'aiuto. Farmaci dimagranti tipo le amfetamine o quei prodotti misti che contengono un po' di tutto consentono spesso un dimagrimento senza grossi effetti collaterali ma neanche affidabile.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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