Trigliceridi alti e hdl basso
Buongiorno, ho 23 anni e pratico attività sportiva agonistica e ad Aprile ha avuto degli episodi di tachicardia che si sono risolti; di conseguenza il mio medico di base mi ha prescritto degli esami del sangue compresi i dosaggi degli ormoni tiroidei per verificare che non si trattasse di ipertiroidismo; dagli esami è emerso un TSH DI 6,472 con limite di 4,20 con FT4 nella norma;
Inoltre erano sballati i valori di TRIGLICERIDI A 218, COLESTEROLO HDL A 39 (limite 40), E TRANSAMINASI 65 (limite 55);
Prenoto un'ecografia alla tiroide che ha avuto esito negativo e secondo il medico di base gli episodi di tachicardia che ho avuto (visita sportiva e ecocardio negative) sono stati attacchi di panico, dal momento che gli ho riferito che sono rimasto impressionato della morte di alcuni sportivi e da quel momento sono diventato ipocondriaco; di conseguenza prendo appuntamento da un endocrinologo che non ha rilevato niente di preoccupante ma soltanto un ipotiroidismo subclinico e una tendenza ansiosa, mi ha prescritto il dosaggio degli anticorpi e TSH,FT3,FT4 da ripetere tra 6 mesi.
Ho ripetuto gli esami e gli esiti sono stati:
TSH: 4,17 con limite 4,20; mi sembra un pò altino
FT3, FT4 E ANTICORPI nella norma;
Ma i TRIGLICERIDI SONO A 280 (il medico di base mi ha detto che sono facilmente influenzabili anche per pasti effettuati giorni prima, visto che colesterolo, transaminasi e altri valori del fegato erano nella norma, ma l'HDL è a 38 con limite 35);
Premetto che sto seguendo una corretta alimentazione tramite una dieta mangiando ogni giorno a pranzo solo 80g di pasta e di insalata, e a cena alterno la carne bianca al pesce limitando la carne rossa. Premetto che durante i weekend quando esco mi capita di mangiare un pò di più e consumare qualche alcolico.
La mia domanda è: i trigliceridi possono facilmente sballarsi anche con pasti abbondanti fatti giorni prima, precedenti agli esami del sangue?
Inoltre erano sballati i valori di TRIGLICERIDI A 218, COLESTEROLO HDL A 39 (limite 40), E TRANSAMINASI 65 (limite 55);
Prenoto un'ecografia alla tiroide che ha avuto esito negativo e secondo il medico di base gli episodi di tachicardia che ho avuto (visita sportiva e ecocardio negative) sono stati attacchi di panico, dal momento che gli ho riferito che sono rimasto impressionato della morte di alcuni sportivi e da quel momento sono diventato ipocondriaco; di conseguenza prendo appuntamento da un endocrinologo che non ha rilevato niente di preoccupante ma soltanto un ipotiroidismo subclinico e una tendenza ansiosa, mi ha prescritto il dosaggio degli anticorpi e TSH,FT3,FT4 da ripetere tra 6 mesi.
Ho ripetuto gli esami e gli esiti sono stati:
TSH: 4,17 con limite 4,20; mi sembra un pò altino
FT3, FT4 E ANTICORPI nella norma;
Ma i TRIGLICERIDI SONO A 280 (il medico di base mi ha detto che sono facilmente influenzabili anche per pasti effettuati giorni prima, visto che colesterolo, transaminasi e altri valori del fegato erano nella norma, ma l'HDL è a 38 con limite 35);
Premetto che sto seguendo una corretta alimentazione tramite una dieta mangiando ogni giorno a pranzo solo 80g di pasta e di insalata, e a cena alterno la carne bianca al pesce limitando la carne rossa. Premetto che durante i weekend quando esco mi capita di mangiare un pò di più e consumare qualche alcolico.
La mia domanda è: i trigliceridi possono facilmente sballarsi anche con pasti abbondanti fatti giorni prima, precedenti agli esami del sangue?
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Dietologo
gentile utente, i trigliceridi ( o come meglio vengono oggi definiti, i trialgliceroli) hanno una resa di energia molto elevata che deriva dalla ossidazione degli acidi grassi in essi contenuti. Sono i tipici grassi alimentari e sono anche i primi a diminuire in caso di diete ipocaloriche e ipolipidiche. Ma sono anche la principale fonte di "energia di riserva" in quanto si accumulano all'interno delle cellule grasse dette "adipociti".
Pensi che un individuo di 70 chili possiede 135000 chilocalorie sotto forma di trialglicerolo, depositate nella sua massa grassa,
Per queste ragioni i trialgliceroli risentono della quantità e della qualità dei pasti effettuati anche tempo prima della loro osservazione tramite analisi biochimiche. Mi complimento per l'ottimo regime dietetico che sta seguendo ma attenzione agli alcolici ,che aumentano di molto i grassi interni : meglio un bel bicchiere di vino rosso!
Pensi che un individuo di 70 chili possiede 135000 chilocalorie sotto forma di trialglicerolo, depositate nella sua massa grassa,
Per queste ragioni i trialgliceroli risentono della quantità e della qualità dei pasti effettuati anche tempo prima della loro osservazione tramite analisi biochimiche. Mi complimento per l'ottimo regime dietetico che sta seguendo ma attenzione agli alcolici ,che aumentano di molto i grassi interni : meglio un bel bicchiere di vino rosso!
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Gent. utente,
i trigliceridi o triacilgliceroli rappresentano la forma energetica altamente concentrata e localizzata nel tessuto adiposo.
Sono 2 i fattori che condizionano la loro quota nel sangue: l'apporto lipidico attraverso l'alimentazione e la velocità con la quale i lipidi vengono sottratti dal fegato e dal tessuto adiposo al sangue.
Un aumento della loro quota nel sangue (ipertrigliceridemia) può essere ricollegato a cause diverse: fattori eredo-familiari, alimentari, diverse patologie, farmaci, ecc.
Fatta questa breve ma doverosa premessa, rispondo alla Sua domanda.
Il risultato risente fortemente di quanto assunto nelle 24 ore precedenti al prelievo venoso.
Prima del prelievo, infatti, è consigliabile evitare l'assunzione di bevande alcoliche (tutte!!!) per 24 ore e di alimenti per 12 ore. Pertanto, l'ultimo pasto prima del prelievo deve essere effettuato almeno dopo 12 ore prima e nel contempo essere piuttosto leggero onde evitare risultati falsati.
Bisogna ricordare di informare il responsabile del laboratorio se si assumono, in quel periodo, farmaci.
Per quanto riguarda il regime alimentare da Lei descritto (dieta dissociata), non mi trova assolutamente d'accordo (e sono uno dei tanti) !!
La dieta "dissociata" o dieta di Hay, ideata dall'omonimo medico nel lontano 1912, prevede di non mangiare nello stesso pasto i carboidrati con proteine e frutti acidi.
Lei forse questo lo fa casualmente o come spesso capità per comodità e non su consiglio medico. Però deve sapere che questa metodica innesca un facile dimagrimento iniziale...ma ben presto è causa di un rallentamento metabolico con la facilità ad ingrassare molto più velocemente una volta ritornati ad un regime dietetico normale!!!
Infine, il consumo di soli carboidrati determina un innalzamento dei livelli di insulina con attivazione della liposintesi e conseguente aumento del grasso corporeo; mentre il solo consumo di proteine favorisce l'aumento di prodotti azotati con conseguenze possibili a carico del fegato e dei reni.
Se, oltre a mettere in pratica le corrette norme da rispettare prima di un prelievo venoso, riordinasse anche il Suo regime dietetico su modello di Alimentazione Mediterranea (riconosciuto come il migliore per la varietà dei cibi ed il bilanciamento tra i nutrienti dai maggiori esperti nazionali ed internazionali!) in pochissimo tempo otterrebbe ottimi e regolari risultati a proposito dei trigliceridi.
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/327-dieta-e-benessere.html
Non a caso, esattamente 2 anni fa (17 novembre 2010), l'UNESCO ha iscritto nella prestigiosa lista del patrimonio dell’umanità la Dieta Mediterranea definendola "patrimonio culturale immateriale dell'Umanità!"...e non altre cavolate di pseudodiete di cui sempre e a vuoto si sente parlare.
Se lo ritiene opportuno mi aggiorni pure.
Cordiali saluti.
i trigliceridi o triacilgliceroli rappresentano la forma energetica altamente concentrata e localizzata nel tessuto adiposo.
Sono 2 i fattori che condizionano la loro quota nel sangue: l'apporto lipidico attraverso l'alimentazione e la velocità con la quale i lipidi vengono sottratti dal fegato e dal tessuto adiposo al sangue.
Un aumento della loro quota nel sangue (ipertrigliceridemia) può essere ricollegato a cause diverse: fattori eredo-familiari, alimentari, diverse patologie, farmaci, ecc.
Fatta questa breve ma doverosa premessa, rispondo alla Sua domanda.
Il risultato risente fortemente di quanto assunto nelle 24 ore precedenti al prelievo venoso.
Prima del prelievo, infatti, è consigliabile evitare l'assunzione di bevande alcoliche (tutte!!!) per 24 ore e di alimenti per 12 ore. Pertanto, l'ultimo pasto prima del prelievo deve essere effettuato almeno dopo 12 ore prima e nel contempo essere piuttosto leggero onde evitare risultati falsati.
Bisogna ricordare di informare il responsabile del laboratorio se si assumono, in quel periodo, farmaci.
Per quanto riguarda il regime alimentare da Lei descritto (dieta dissociata), non mi trova assolutamente d'accordo (e sono uno dei tanti) !!
La dieta "dissociata" o dieta di Hay, ideata dall'omonimo medico nel lontano 1912, prevede di non mangiare nello stesso pasto i carboidrati con proteine e frutti acidi.
Lei forse questo lo fa casualmente o come spesso capità per comodità e non su consiglio medico. Però deve sapere che questa metodica innesca un facile dimagrimento iniziale...ma ben presto è causa di un rallentamento metabolico con la facilità ad ingrassare molto più velocemente una volta ritornati ad un regime dietetico normale!!!
Infine, il consumo di soli carboidrati determina un innalzamento dei livelli di insulina con attivazione della liposintesi e conseguente aumento del grasso corporeo; mentre il solo consumo di proteine favorisce l'aumento di prodotti azotati con conseguenze possibili a carico del fegato e dei reni.
Se, oltre a mettere in pratica le corrette norme da rispettare prima di un prelievo venoso, riordinasse anche il Suo regime dietetico su modello di Alimentazione Mediterranea (riconosciuto come il migliore per la varietà dei cibi ed il bilanciamento tra i nutrienti dai maggiori esperti nazionali ed internazionali!) in pochissimo tempo otterrebbe ottimi e regolari risultati a proposito dei trigliceridi.
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/327-dieta-e-benessere.html
Non a caso, esattamente 2 anni fa (17 novembre 2010), l'UNESCO ha iscritto nella prestigiosa lista del patrimonio dell’umanità la Dieta Mediterranea definendola "patrimonio culturale immateriale dell'Umanità!"...e non altre cavolate di pseudodiete di cui sempre e a vuoto si sente parlare.
Se lo ritiene opportuno mi aggiorni pure.
Cordiali saluti.
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE LA VISITA DIRETTA!
[#4]
Gent. utente,
mi scusi Lei se ho dato per scontato il concetto di dieta "dissociata".
Lei scrive
(..)Premetto che sto seguendo una corretta alimentazione tramite una dieta mangiando ogni giorno a pranzo solo 80g di pasta e di insalata, e a cena alterno la carne bianca al pesce limitando la carne rossa.(..)
Quindi, a pranzo assume solo carboidrati (pasta) e verdure mentre nel pasto successivo (cena) soltanto proteine (carni o pesce). La separazione dei macronutrienti (carboidrati e proteine) a pranzo e a cena viene definita dieta dissociata.
Se fin qua ora è tutto chiaro non avrà difficoltà a capire il perchè non si considera "corretta" una siffatta dieta rileggendo la parte finale del mio intervento (#2).
Resto comunque a Sua disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti.
Cordialmente.
mi scusi Lei se ho dato per scontato il concetto di dieta "dissociata".
Lei scrive
(..)Premetto che sto seguendo una corretta alimentazione tramite una dieta mangiando ogni giorno a pranzo solo 80g di pasta e di insalata, e a cena alterno la carne bianca al pesce limitando la carne rossa.(..)
Quindi, a pranzo assume solo carboidrati (pasta) e verdure mentre nel pasto successivo (cena) soltanto proteine (carni o pesce). La separazione dei macronutrienti (carboidrati e proteine) a pranzo e a cena viene definita dieta dissociata.
Se fin qua ora è tutto chiaro non avrà difficoltà a capire il perchè non si considera "corretta" una siffatta dieta rileggendo la parte finale del mio intervento (#2).
Resto comunque a Sua disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti.
Cordialmente.
[#6]
Di nulla!
Intanto, i consigli su cosa fare sono stati già ampiamente esposti sempre nella mia replica #2 (deve leggere con più attenzione ^______^).
Per "cosa mangiare in generale a pranzo e a cena??", Le rispondo "in generale": a pranzo, abbini sempre ai carboidrati anche alimenti proteici e verdure; idem a cena.
Saluti.
Intanto, i consigli su cosa fare sono stati già ampiamente esposti sempre nella mia replica #2 (deve leggere con più attenzione ^______^).
Per "cosa mangiare in generale a pranzo e a cena??", Le rispondo "in generale": a pranzo, abbini sempre ai carboidrati anche alimenti proteici e verdure; idem a cena.
Saluti.
[#7]
Ex utente
Mi scusi forse mi sono spiegato male...
Sostanzialmente dovrei solo correggere il pranzo:
Perchè a pranzo mangio di solito solo pasta (carboidrati) e verdura, ma a cena (forse mi sono dimenticato di scriverlo mangio carne o pesce e una volta a settimana uova, con pane e verdura. Quindi sarebbe solo a pranzo che non assumo proteine. Giusto?
Sostanzialmente dovrei solo correggere il pranzo:
Perchè a pranzo mangio di solito solo pasta (carboidrati) e verdura, ma a cena (forse mi sono dimenticato di scriverlo mangio carne o pesce e una volta a settimana uova, con pane e verdura. Quindi sarebbe solo a pranzo che non assumo proteine. Giusto?
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 24.7k visite dal 09/11/2012.
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Approfondimento su Colesterolo
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