Rapporto ostile con il cibo

Buongiorno,
sono una ragazza di 17 anni e da 2 anni a questa parte ho un problema con il cibo. Fin da quando sono piccola ho praticato tanto sport. due anni fa ho deciso di voler dimagrire per migliorare nel mio sport. sono alta 1,63, facevo tantissimo sport e ho mangiato pochissimo durante tutto un inverno, ho perso molti chili e sono arrivata a 51 chili,perdendo le mestruazioni per 7 mesi.finito l'inverno gli allenamenti mi chiedevano di impiegare più forze,la mia testa non ne poteva più di tutte quelle restrizioni così ho deciso di smettere quella dieta.. pian piano nel giro di pochi mesi ho cominciato a mettere su chili fino ad arrivare a 57 chili. non avevo mai pesato 57 chili prima di quel momento,anzi,al massimo ero arrivata nel periodo prima di mettermi a dieta a 55,56 chili. quest'anno ho deciso di non fare nessuna dieta, ma allo stesso tempo rifiutando l'idea della restrizione mi abbandono ad ogni piacere.a volte comincio a impormi col pensiero di dover dimagrire di nuovo, ma ho paura di fare lo stesso errore:dimagrire e rimettere su chili. Non credo più alle alimentazioni equilibrate,qulle per gli sportivi perchè sono convinta che la mia testa non possa reggere. Inoltre tutto questo si rifletteva anche sullo sport:ogni qual volta lo praticavo continuavo a pensare che le prestazioni erano peggiori,sempre più peggiori perchè non avevo fatto la dieta in inverno. a febbraio ho avuto un incidente in bici e non sono più riuscita a praticare sport. adesso mi ritrovo con 58 chili. non mi piaccio,ma cerco il mangiare assidumanente per sfogarmi. non mangio per piacere,mangio da sola in fretta e non mangio in basi alle esigenze del mio stomaco e del mio appetito. eppure se penso di mettermi a dieta,diventa per me un processo mentale,in cui vedo restrizioni dappertutto e so che da un momento all'altro potrei scoppiare e divorare tutto. penso che in questo momento il mio stato morale influisca molto perchè non posso più praticare il mio sport e tutte le mia aspirazioni si sono infrante. adesso però non voglio lasciarmi andare...ma ogni volta che penso di mettermi a dieta sono schiava di quella dieta di due anni fa. Per me mangiare poco e mangiare liberamente sono due stili di vita completamente opposti e ogni qual volta mi alzo il mattino devo entrare in uno stato mentale per affrontare chissà quale stile di vita.la mia testa però è sempre più debole e cede facilmente.quando mangio liberamente non mangio per piacere ma mangio velocemente, e sembra che se non mangio primo secondo frutta e dolcetto non sono soddisfatta. ma non è per fame.. anzi,mangio un piatto dopo l'altro senza neanche assaporare ciò che ho nel piatto.
Vorrei davvero un consiglio,un aiuto per liberarmi da questa situazione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la descrizione che ha fatto corrisponde a grandi linee a cio' che accade ai soggetti affetti da un disturbo alimentare.

Lo specialista di riferimento per il trattamento dei disturbi alimentari e' lo psichiatra, coordinato da altre figure professionali nell'ambito di un trattamento multidisciplinare.

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