Una mastectomia preventiva

Ho 48 anni, con un seno da sempre fibrocistico. Mia zia materna si ammalata di cancro a 50 anni ed è morta pochi anni dopo. Ho avuto le prime mestruazioni a 11 anni e, a seguito di appropriate analisi, il ginecologo mi dice che ho un'ottima produzione ormonale e sono quindi ancorA lontano dalla menopausa.
Nel 1998 ho avuto un asecrezione ematica dal capezzolo destro che, non si è ripetuta per bel 8 anni e non si è mai capito bene a cosa attribuire nonostante fitti controlli ecografici e regolari controlli maammografici.
Nel 2006 ho avuto di nuovo secrezione ematica dal capezzolo destro e questa volta dopo tutti gli accertamenti radiologici del caso (mammografia, ecografia, risonanza magnetica, agoaspirato, biopsia) sono stata sottoposta ad intevento chirurgico di "Duttogalattoforectomia totale con ampia escissione del tessuto retroareolare e dei quadranti interni della mammella destra".
L'esame istologico ha dato il seguente risultato: MICROFOCOLAI DI IPERPLASIA DUTTALE ATIPICA, PAPILLOMI INTRADUTTALI E ADENOSI E MICROCISTI.
A distanza di 3 anni ho una nuova secrezione ematica questa volta dal capezzolo del seno sinistro.
Ho fatto l'ecografia ed il referto è il seguente:
Ultimi esami eseguiti: Mx 30 settembre 2009 - Us aprile 2009
Esame obiettivo: secrezione scarsissima monoporica sin di tipo centrale.
Ecogtrafia mammaria sinistra: dotto ectasico RA sin anecogeno privo di immagini intraduttali. Micronodularità di tipo cistico, alcuni noduli maggiori in diagnosi differenziale con noduli solidi con reperto volumetricamente maggiore dia h1 di 4mm con minima vascolarizzazione intranodulare al color-Doppler.
CD: micronodularità RA sin (U3)
data la scarsità dei reperti (clinici ed ecografici) si consiglia per il momento follow-up con prossimo controllo clinico ed ecografico tra 3 mesi.

Il ginecologo/Endocrinologo davanti al quadro che gli si è presentato ha condiviso l' ansia in cui vivo da da molti anni in quanto ci sono tutti gli estremi per essere definita ad alto rischio (familiarità, iperplasia duttale atipica e ora il sintomo del seno sinistro che non si sa ancora a quale diagosi correlare) e mi ha consigliato una mastectomia preventiva e contesuale ricostruzione. Io sono d'accordo con lui,perché ormai non vivo più vivo nell'attesa che, di tre mesi in tre mesi si concretizzi la diagnosi temuta in entrambi i seni.
Posso richiedere l'interveno in chirurgia plastica o occorrono sia il chirurgo senologo che quello plastico? L'intervento viene fatto in ospedale o quando è una scelta del paziente, anche se motivata, viene eseguito in strutture private?
Ringrazio anticipaamente.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Siamo sicuri che quando si parla di familiarità "il ginecologo" abbia accertato con rigore la storia della sua famiglia sino alle e ai cugini di I° grado ?

O avere un solo familiare ammalato di neoplasia della mammella giustifica un provvedimento così drastico?

Legga attentamente e ci dia ulteriori dettagli
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/69-i-tumori-sono-ereditari.html

Siamo sicuri che siano stati valutati correttamente i fattori di rischio cumulativo ?

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/64-fattori-e-indicatori-di-rischio-per-il-carcinoma-mammario.html

Siamo sicuri che siano stati valutati risultati ed esiti di una mastecomia profilattica in assenza di tumore ?

E prima di prendere in considerazione una decisione così importante sul tipo di intervento è indispensabile
definire la diagnosi ancora dubbia a sinistra.

Sicuramente l'aspetto psicologico ha un peso ma le conclusioni da quanto Lei descrive mi sembrano veramente superficiali.


Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gent.mo Dottore,
Ho letto i linKs che mi ha inviato.
Per la familiarità posso aggiungere una cugina di 1° grado ed una Zia paterna ammalate in giovane età alle ovaie e mia madre, ma in età più avanzata, deceduta per colangioma.
Per il rischio cumulativo posso aggiungere le molte radiazione prese in età preadolescenziale a causa delle numerosissime radiografie per una importante scoliosi.
Il ginecologo che mi ha in cura ormai da anni è un professinista di esperienza (è tra l'altro responsabile del centro menopausa dell'ospedale della mia città) quindi penso che prima di indicarmi quella soluzione abbia valutato la situazione anche oltre le motivazioni esplicite che mi ha dato.

Comunque perché è indispensabile definire la diagnosi ancora dubbia a sinistra prima di prendere in considerazione una decisione ?

Capisco che si cerchi di dissuadere le donne da questo tipo di intervento drastico.........

Talvolta ho sinceramente l'impressione che siamo meglio disposti a giustificare il disagio psicologico che spinge alcune donne a rifarsi il seno per i soli motivi estetici che a comprendere e ad accettare il fattore psicologico di chi come me chiede di ricorrere alla mastectomia preventiva accettando delle protesi in cambio di una ritrovata tranquillità.

La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non è vero.

Ma devo darle atto che la motivazione ben ponderata che ha determinato la sua scelta è senz'altro sufficiente
per giustificare la sua richiesta esattamente al pari di quella che nasce da gravi disagi di ordine estetico.

Se la mettiamo così è più convincente, perchè credo che il rischio prospettatole sia stato sovrastimato e lo si potrebbe "misurare" in tutte le sue voci.

Per completare il quadro sarebbe utile anche un incontro
con un chirurgo plastico per prendere consapevolezza
dei risultati teorici di una tale indicazione chirurgica :
non è la stessa cosa rispetto agli interventi estetici più comuni.
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto