Carcinoma duttale infiltrante pn2a(4/22); g3; er e pgr:neg; ki67:85%; her2:3+
Salve dottore, La ringrazio della possibilità di poter avere qualche chiarimento.
Mia sorella di 40 anni, senza figli, è stata operata a maggio 2010 per QSE mammella sx. Es. istologico estemporaneo positivo per carcinoma. Svuotamento del cavo ascellare.
Diagnosi: Carcinoma duttale infiltrante della mammella sinistra pT2(3.7cm); pN2a(4/22); G3; ER e PgR:neg; Ki67:85%; Her2:3+
DIAGNOSI ISTOPATOLOGICA: DIAGNOSI INTRAOPERATORIA A): Carcinoma infiltrante; DIAGNOSI DEFINITIVA: A) Carcinoma duttale infiltrante, scarsamente differenziato, con ridotta componente intraduttale di tipo soldio e cribriforme con comedonecrosi. Presenza di focale invasione vascolare neoplastica peritumorale e di micro calcificazioni. B) Indenne da infiltrazione neoplastica; C) Focolai di carcinoa intraduttale scarsamente differenziato. La neoplasia dista meno di un mm. dal margine di resezione. D) Metastasi linfo-perilinfonodali di carcinoma in 4 linfonodi. Istiocitosi dei seni nei rimanenti 18 linfonodi esaminati. Focale embolizzazione vascolare neoplastica perilinfonodale.
Tutto questo come riportato nella cartella.
Richiesta: Scintigrafia ossea total-body; TC encefalo-torace ed addome completo con mdc.
Inoltre visita ginecologica, pap-test e eco trans-vaginale (gia fatti, risultati nella norma e presenza di un paio di polipi endometri ali di mm 6).
Mi può chiarire meglio la situazione? Le premetto che ho parlato con l’oncologo chirurgo che ha fatto l’intervento e mi ha prospettato chemioterapia, radioterapia e terapia mononucleare (?) se ho ben compreso…
Le volevo chiedere di un farmaco per chemio che sembrerebbe non dare effetti collaterali: CELIX; è vero che è ancora in fase di sperimentazione, sarebbe usabile per la terapia che dovrà fare mia sorella? Quale percorso dovrà seguire mia sorella e quali aspettative sulla base del solo esame istologico?
Posso aggiornare le informazioni dopo aver effettuato la scintigrafia prevista a giorni? La TC è indifferibile per la scelta della terapia?
Le porgo i miei più cordiali saluti e la ringrazio anticipatamente dell’eventuale risposta che voglia darmi.
Mia sorella di 40 anni, senza figli, è stata operata a maggio 2010 per QSE mammella sx. Es. istologico estemporaneo positivo per carcinoma. Svuotamento del cavo ascellare.
Diagnosi: Carcinoma duttale infiltrante della mammella sinistra pT2(3.7cm); pN2a(4/22); G3; ER e PgR:neg; Ki67:85%; Her2:3+
DIAGNOSI ISTOPATOLOGICA: DIAGNOSI INTRAOPERATORIA A): Carcinoma infiltrante; DIAGNOSI DEFINITIVA: A) Carcinoma duttale infiltrante, scarsamente differenziato, con ridotta componente intraduttale di tipo soldio e cribriforme con comedonecrosi. Presenza di focale invasione vascolare neoplastica peritumorale e di micro calcificazioni. B) Indenne da infiltrazione neoplastica; C) Focolai di carcinoa intraduttale scarsamente differenziato. La neoplasia dista meno di un mm. dal margine di resezione. D) Metastasi linfo-perilinfonodali di carcinoma in 4 linfonodi. Istiocitosi dei seni nei rimanenti 18 linfonodi esaminati. Focale embolizzazione vascolare neoplastica perilinfonodale.
Tutto questo come riportato nella cartella.
Richiesta: Scintigrafia ossea total-body; TC encefalo-torace ed addome completo con mdc.
Inoltre visita ginecologica, pap-test e eco trans-vaginale (gia fatti, risultati nella norma e presenza di un paio di polipi endometri ali di mm 6).
Mi può chiarire meglio la situazione? Le premetto che ho parlato con l’oncologo chirurgo che ha fatto l’intervento e mi ha prospettato chemioterapia, radioterapia e terapia mononucleare (?) se ho ben compreso…
Le volevo chiedere di un farmaco per chemio che sembrerebbe non dare effetti collaterali: CELIX; è vero che è ancora in fase di sperimentazione, sarebbe usabile per la terapia che dovrà fare mia sorella? Quale percorso dovrà seguire mia sorella e quali aspettative sulla base del solo esame istologico?
Posso aggiornare le informazioni dopo aver effettuato la scintigrafia prevista a giorni? La TC è indifferibile per la scelta della terapia?
Le porgo i miei più cordiali saluti e la ringrazio anticipatamente dell’eventuale risposta che voglia darmi.
[#1]
Non entro nel merito delle scelte terapeutiche che sono necessarie per la presenza di diversi fattori prognostici sfavorevoli e che danno un quadro di neoplasia aggressiva
che pertanto necessita di una terapia adiuvante adeguata
oltre alla radioterapia.
Questo non vuol dire che non sia curabile e l'approccio terapeutico mi sembra condivisibile.
Per tutti i farmaci occorre un consenso informato e a maggior ragione se sperimentale ed in questi casi occorre discutere "di persona" e non tramite Internet dei vantaggi e svantaggi della terapia programmata.
che pertanto necessita di una terapia adiuvante adeguata
oltre alla radioterapia.
Questo non vuol dire che non sia curabile e l'approccio terapeutico mi sembra condivisibile.
Per tutti i farmaci occorre un consenso informato e a maggior ragione se sperimentale ed in questi casi occorre discutere "di persona" e non tramite Internet dei vantaggi e svantaggi della terapia programmata.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Gentile dottore nel ringraziarla della cortese celerità nella risposta Le comunico che mia sorella sta facendo le varie visite e esami richiesti.
Se mi permette, La informerò sui risultati.
Per la valutazione dei farmaci "sperimentali" è chiaro che dovremo parlare direttamente (siamo in Sicilia...) ma aspetterei di avere un quadro più completo di diagnosi e accertamenti.
Le mie erano curiosità in questo momento assolutamente generiche sulla validità di questo farmaco e anche su altre terapie "non canoniche" tipo la radiochirurgia stereotassica, l'uso di preparato con Aloe per migliorare la risposta dell'organismo alle controindicazioni delle terapie...
Internet pullula di informazioni con parvenza di attendibilità ma a mio parere bisogna usare queste informazioni con le dovute cautele: chiedendo appunto al medico specialista di fiducia.
La ringrazio e Le auguro una buona giornata.
Se mi permette, La informerò sui risultati.
Per la valutazione dei farmaci "sperimentali" è chiaro che dovremo parlare direttamente (siamo in Sicilia...) ma aspetterei di avere un quadro più completo di diagnosi e accertamenti.
Le mie erano curiosità in questo momento assolutamente generiche sulla validità di questo farmaco e anche su altre terapie "non canoniche" tipo la radiochirurgia stereotassica, l'uso di preparato con Aloe per migliorare la risposta dell'organismo alle controindicazioni delle terapie...
Internet pullula di informazioni con parvenza di attendibilità ma a mio parere bisogna usare queste informazioni con le dovute cautele: chiedendo appunto al medico specialista di fiducia.
La ringrazio e Le auguro una buona giornata.
[#3]
Utente
Salve dottore, volevo aggiungere qualche dato rilevato dalle indagini effettuate da mia sorella: TC total body in data 31.05 non mostra secondarismi; scintigrafia ossea in data 25.05 ha mostrato la presenza di ipercaptazione (interpretate come esiti riparativi) a carico della V costola dx e del tratto posteriore della IX costa omolaterale. la TC del torace conferma questo dato.
Previa esecuzione di Ecocardiogramma (FEVS 60%), ecografia mammaria (che conferma nodulo al QIE della mammella sx da riferire a lesione cistica) si prevede la terapia con ADRIBLASTINA + CICLOFOSFAMIDE ogni 21 gg x 4 cicli, seguono 4 cicli di TAXOTERE + HERCEPTIN e 14 somministrazioni di solo HERCEPTIN. Si prevede anche il trattamento radiante loco regionale.
Da quello che ho potuto comprendere questi sono i protocolli standard per il trattamento del carcinoma in oggetto, ma ci sono varianti da valutare? farmaci più mirati, ... ? A cosa dobbiamo stare attenti tra un ciclo e l'altro? valutazione emocromo e transaminasi oppure anche valutazione ecocardiografica e in ogni caso valutazione degli effetti sul cuore e sul midollo osseo e in tal caso con quali accertamenti?.
Quali sono i suoi consigli sul percorso intrapreso?
La ringrazio della cortese disponibilità e approfitto per salutarla.
Previa esecuzione di Ecocardiogramma (FEVS 60%), ecografia mammaria (che conferma nodulo al QIE della mammella sx da riferire a lesione cistica) si prevede la terapia con ADRIBLASTINA + CICLOFOSFAMIDE ogni 21 gg x 4 cicli, seguono 4 cicli di TAXOTERE + HERCEPTIN e 14 somministrazioni di solo HERCEPTIN. Si prevede anche il trattamento radiante loco regionale.
Da quello che ho potuto comprendere questi sono i protocolli standard per il trattamento del carcinoma in oggetto, ma ci sono varianti da valutare? farmaci più mirati, ... ? A cosa dobbiamo stare attenti tra un ciclo e l'altro? valutazione emocromo e transaminasi oppure anche valutazione ecocardiografica e in ogni caso valutazione degli effetti sul cuore e sul midollo osseo e in tal caso con quali accertamenti?.
Quali sono i suoi consigli sul percorso intrapreso?
La ringrazio della cortese disponibilità e approfitto per salutarla.
[#4]
Affidatevi con fiducia all'oncologo curante.
Non farei altre terapie alternative che possono ridurre l'efficacia della chemioterapia.
Aloe, ginko biloba, echinacea, iperico, curcuma, solo per citare alcune tra le erbe di uso più comune, possono interagire negativamente con vari medicinali, dicono con sempre più evidenza gli studi disponibili.
Infatti alcune sostanze dell'iperico, l'iperforina e l'ipericina, possono agire da stimolatori del metabolismo e della eliminazione di molti farmaci, riducendone la concentrazione plasmatica e quindi l'effetto antitumorale.
E già sono pronte delle schede molto chiare sulle interazioni delle principali erbe con i farmaci antitumorali.
Ciò non vuol dire che non ci si debba preoccupare di fornire un supporto medico per sopportare meglio le terapie antitumorali.
http://www.senosalvo.com/Supporto_medicina_generale_parte_I.htm
Non farei altre terapie alternative che possono ridurre l'efficacia della chemioterapia.
Aloe, ginko biloba, echinacea, iperico, curcuma, solo per citare alcune tra le erbe di uso più comune, possono interagire negativamente con vari medicinali, dicono con sempre più evidenza gli studi disponibili.
Infatti alcune sostanze dell'iperico, l'iperforina e l'ipericina, possono agire da stimolatori del metabolismo e della eliminazione di molti farmaci, riducendone la concentrazione plasmatica e quindi l'effetto antitumorale.
E già sono pronte delle schede molto chiare sulle interazioni delle principali erbe con i farmaci antitumorali.
Ciò non vuol dire che non ci si debba preoccupare di fornire un supporto medico per sopportare meglio le terapie antitumorali.
http://www.senosalvo.com/Supporto_medicina_generale_parte_I.htm
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.3k visite dal 19/05/2010.
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