Carcinoma infiltrante triplo negativo

Gentile Professore, le scrivo per mia madre di anni 70 che in data 14 febbraio 2013 ha subito un intervento di asportazione di un nodulo mammario. In data 8 marzo durante la visita oncologica ha ricevuto il seguente esito:
CARCINOMA DUTTALE INFILTRANTE G3
NODULO DI 8 mm
C5
LS NEGATIVO
pT1b N0 - G3:
ER -PgR: NEGATIVI
FISH: NON AMPLIFICATA
TNBC
Ki67: 50-60%
Curiosando in internet sono riuscita a decifrare il significato di tutte le sigle a parte una: cosa significa LS NEGATIVO?
Purtroppo trattandosi di un TRIPLO NEGATIVO l'unica terapia possibile pare quella chemioterapica (oltre alla radio), ma mia madre ha il terrore di perdere i capelli. L' oncologo le ha riferito che potrebbe fare 4, 5 cicli di una chemioterapia che non causa alopecia, ma il beneficio terapeutico, per il suo specifico caso, sarebbe piuttosto basso. Le ha infatti calcolato un calo massimo del 1,8 % del rischio di recidiva . Per tale motivo ha lasciato a mia madre la possibilità di valutare in autonomia se sottoporsi o meno ad una chemio e, nel frattempo, in riunione collegiale, discuterà meglio nel dettaglio il caso di mia madre con i colleghi. Ora vengo alle mie domande: il fatto che la chemioterapia non sia così caldamente suggerita, significa che la situazione di mia madre non è poi così grave (nonostante Ki67: 50-60% e G3), oppure , al contrario, che per questo tipo di tumore, servirebbe a poco e il rapporto rischio/beneficio non "varrebbe la candela"? Inoltre, una chemioterapia più leggera e un po' più lunga, che le eviterebbe l'alopecia, che tipo di svantaggi potrebbe comportare rispetto a quella più aggressiva? Potrebbe essere meno efficace? In ultimo ho letto da altre risposte da lei fornite in merito ai tripli negativi, che essi diffondono per via ematica. Questo significa che il risultato incoraggiante del linfonodo sentinella va letto solo parzialmente? E come indagare una eventuale invasione vascolare? Mi scusi per il messaggio così denso di quesiti, ma in vista di un prossimo incontro con l'oncologo, vorrei che mia madre potesse meglio comprendere la sua malattia e che fosse più preparata ad affrontare la discussione ed una eventuale scelta terapeutica. Prima di salutarla e ringraziarla anticipatamente, le chiederei un ultimo parere: che percentuale di recidiva la letteratura fornisce per casi simili? E cosa può dirmi in merito alla sopravvivenza? Grazie ancora.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Se ha letto le mie risposte sul "triplo negativo" c'è poco da aggiungere.

Voglio essere cinico, ma mi salvo precisando che "se fosse mia madre", prenderei in considerazione
non l'età della mamma , ma le sue condizioni generali e se buone la tratterei come una ragazzina in considerazione anche delle aspettative di vita.

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/66-e-meno-aggressivo-il-carcinoma-nell-eta-senile.html

Sino a che sua mamma non si renderà conto che siamo di fronte ad un tumore "aggressivo" anteporrà a tutto il suo pur legittimo "problema dei capelli"..


Non è affatto facile darle consigli a distanza e qui occorre parlar chiaro con l'oncologo che dovrebbe restar fermo sulle scelte terapeutiche e "fare concessioni" non mi sembra una scelta condivisibile pur se le intenzioni sono senz'altro buone.

Dica all'oncologo di programmare la terapia....come se fosse la sua mamma ed avrà le risposte che qui ha esposto.

Tanti auguri.......(faccio presto a dire "se fosse la mia mamma"......ma non lo è e quindi faccio presto a fare ...il cinico ^___^)

P.S.
sul triplo negativo e su eventuali implicazioni genetiche ne stiamo discutendo su

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

Da figlia comincerei, oltre ai controlli (=Prevenzione Secondaria), a cautelarmi con le raccomandazioni classiche sulla PREVENZIONE PRIMARIA


PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html
[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Professore,
la ringrazio infinitamente per la sua velocissima risposta e condivido appieno il concetto che non sia facile accettare la situazione, nè da parte di mia mamma, nè di noi familiari. Sarebbe più facile sopportare gli eventi avversi della chemio se la percentuale di miglioramento non fosse solo 1,8%. Ma per una diminuzione così minima del rischio di recidiva non si potrebbe fare solo radio? L'oncologo è stato piuttosto chiaro: da un 20% di rischio, si passerebbe ad un 18%....francamente non cambierebbe molto dal punto di vista del rischio....ma la qualità della vita sarebbe decisamente diversa, cosa ne pensa? So che non ha molto senso dire...aspettiamo e vediamo...e poi se dovesse esserci recidiva...allora faremo la chemio, perchè in questo caso la probabilità di successo sarebbe decisamente inferiore, ma pur facendo un adiuvante adesso.....il rischio di recidiva sarebbe quasi lo stesso...giusto? Allora perchè indebolire il fisico e soprattutto lo spirito?
Mia mamma è una persona attiva e tutto sommato in forma.....con una ottima prospettiva di vita (almeno fino a pochi giorni fa)......e la chemioterapia.....la distruggerebbe. Grazie ancora
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Mi il problema del triplo negativo non sono le recidive ma le metastasi a distanza.

La domanda da porre è : senza la chemioterapia le probabilità di metastasi sono 20% e con la chemio 18% ?
Se la risposta è si neanche io farei fare la chemio alla mia mamma mi pare ovvio.

Io sentirei un altro parere se fosse mia mamma anche se lei ovviamente tende a seguire la strada meno invasiva. Dopodichè si fa una scelta e non ci si pensa più.

Sul triplo negativo stiamo facendo una gara di solidarietà a supporto di Francesca, anni 30 , che ha dovuto interrompere la gravidanza (anticipare il parto) per la scoperta di un tumore triplo negativo ( e abbiamo discusso sul ruolo genetico nel triplo negativo), ora sta facendo la chemio ed è in attesa di una mastectomia

link

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html
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