Terapia post mastectomia

Gentile dottore,
il 27 febbraio scorso sono stata sottoposta a mastectomia dx per un carcinoma duttale infiltrante. Lo svuotamento ascellare era già stato eseguito con la quadrantectomia del 1996 sulla stessa mammella. Dopo il primo intervento (i linfonodi erano tutti negativi, i recettori ormonali pure), ho fatto sei cicli di chemio gialla (cmf se non ricordo male) e radioterapia. Ora, dopo 18 anni la malattia si è ripresentata ed è stato necessario eseguire l'intervento radicale.
La diagnosi stavolta era la seguente: "carcinoma duttale infiltrante moderatamente differenziato G2. Invasione angiolinfatica non evidenziata, presenza di focolai di carcinoma intraduttale ad alto grado nucleare nel parenchima circostante e nel QII con focolaio invasivo di mm 3. Mastopatia fibrosa del restante parenchima. Margini, cute e capezzolo indenni. (pt1b)."

Recettori estrogeni 80%
recettori progesterone 90%
ki 67 15%
media HER2 2.82
media CEP17 2.73
rapporto HER2/CEP17 1.03
Gene Her-2/neu NON AMPLIFICATO
cromosoma 17 2-3 segnali/nucleo
presenza di popolazione eterogenea NO

Con questi referti mi è stata proposta terapia con tamoxifene per 5 anni e una iniezione di enantone ogni 12 settimane per 2 anni.
Niente chemioterapia. Non mi è stata richiesta una scintigrafia (la prima volta l'avevo fatta).

Lei è d'accordo con questa proposta terapeutica e che non serve la scintigrafia?

La ringrazio in anticipo. Saluti
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Stia tranquilla anche stavolta ..la scamperà (^___^) e sulla base dei fattori prognostici che ci allega e che suggeriscono un cauto ottimismo credo che la terapia proposta si possa considerare condivisibile.

Mi preme farle però un discorso del tutto differente sulla base di quanto ci racconta e che evidentemente nessuno ha mai affrontato con Lei

1) A Lei preme giustamente preoccuparsi dei controlli strumentali, che però pur essendo utili per la diagnosi precoce rientrano tra gli strumenti della PREVENZIONE SECONDARIA.

2) Ora è evidente che nel 1996 sia stato asportato il tumore primitivo da cui è guarita perfettamente, ma il rischio è rimasto relativamente elevato, tant'è che è arrivato il secondo tumore, perché non si può certo parlare di recidiva.

3) Al suo posto raccoglierei questi segnali importanti pensando alla mammella controlaterale. Mi riferisco quindi alla PREVENZIONE PRIMARIA

PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html

Mi farebbe piacere che Lei potesse raccontare la sua storia in questa discussione (è lunghissima ma ne vale la pena).

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

Non è necessario che si presenti con il suo nome. Può utilizzarne uno falso, ma credo che la sua "esperienza" possa essere di grande aiuto ad altre sue compagne di avventura. che hanno una prognosi molto più sfavorevole della sua.

Tanti saluti

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Catania,
la ringrazio per la sua risposta, chiara ed esaustiva come sempre.
In realtà io sto anche aspettando di essere contattata dall'ospedale di Padova per effettuare un test oncogenetico.
In base ai risultati mi è stato proposto di valutare la profilassi chirurgica per la mammella controlaterale.

Intanto lunedì inizierò la mia terapia ormonale.
Resto comunque perplessa sul fatto che non sia stata considerata un indagine
scintigrafica.

Secondo lei è eccessivo chiedere al mio medico di farmi la richiesta e farla per conto mio, o è corretto sentire prima nuovamente l'oncologo? Mi perdoni se insisto, ma vedo che è un esame di prassi dopo un intervento come il mio.

Farò tesoro dei suoi consigli (grazie per i link), e cercherò sicuramente di trovare il tempo di inserirmi nella discussione, della quale per altro avevo già letto qualche passaggio.

Buon weekend.
[#3]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non ravvedo tutta questa urgenza e pertanto sarebbe corretto parlarne con l'oncologo. Per quando è previsto il prossimo controllo ?.

Perché il test oncogenetico ?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Il prossimo controllo è previsto fra sei mesi, con esami del sangue, visita ginecologica con eco tv.

Il test oncogenetico l'ha richiesto l'oncologo sulla base della mia storia clinica e vista la giovane età in cui il tumore si è manifestato per la prima volta. Inoltre la mia nonna paterna si ammalò di cancro al seno, anche se non so quanto possa valere...

Saluti.
[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Abbiamo discusso molte volte su questo tema (test ) e risvolti positivi e negativi

Se avesse la pazienza di leggersi


https://www.medicitalia.it/blog/senologia/44-come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno.html

avrebbe molte risposte alle sue domande anche da parte di donne che convivono (=bene) persino se affette da mutazioni genetiche
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto