Microcalcificazioni 6 mm
buonsera ho eseguito mammografia dove sono state evidenziate microcalcificazioni nell'area di 6mm. La radiologa mi ha consigliato di rifare la mammografia tra 6 mesi dato che non ci sono casi di familiarità tumore al seno. Avendo in previsione una gravidanza con stimolazione ormonale (che a questo punto è stata bloccata) mi chiedo se non sia necessario ulteriore approfondimento con biopsia in guida stereotassica.
grazie
grazie
[#1]
Dovrebbe allegare il referto della mammografia, perchè non c'è alcun dettaglio sulle caratteristiche delle microcalcificazioni riscontrate.
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
Tanti saluti
Salvo Catania
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.
Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.
Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .
Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.
Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm
Tanti saluti
Salvo Catania
[#2]
Utente
Buonasera dottore, grazie per la spiegazione. Putroppo non ho il referto completo che posso sottoporre qui dal momento che l'ho portato oggi ad altro radiologo che mi ha consigliato biopsia settimana prossima.
Riportero' l'esito per Sua valutazione. Normalmente quanto ci vuole per l'esito? Ovviamente saranno giorni lunghissimi in attesa..Grazie
Riportero' l'esito per Sua valutazione. Normalmente quanto ci vuole per l'esito? Ovviamente saranno giorni lunghissimi in attesa..Grazie
[#4]
Utente
Buonasera ecco referto:
mammelle a densità elevata disomogenea per prevalenza della componente fibroghiandolare.
esame mammografico non dimostra alterazioni nodulari sospette. si dimostra presenza di microcalcificazioni raggruppate un area estesa per 25mm al quadrante al passaggio tra i quadranti esterni della mammella dx. appaiono tondeggianti tendenzialmente monomorfe con caratteristiche morfologiche orientati per la benignità. tali calcificazioni presentano corrispettivo exo di alterazione estesa per 23 mm con microcisti e calcificazioni nel contesto. si consiglia completamnto diagnostico mediante agobipsia per esame microistologico.
saluti
mammelle a densità elevata disomogenea per prevalenza della componente fibroghiandolare.
esame mammografico non dimostra alterazioni nodulari sospette. si dimostra presenza di microcalcificazioni raggruppate un area estesa per 25mm al quadrante al passaggio tra i quadranti esterni della mammella dx. appaiono tondeggianti tendenzialmente monomorfe con caratteristiche morfologiche orientati per la benignità. tali calcificazioni presentano corrispettivo exo di alterazione estesa per 23 mm con microcisti e calcificazioni nel contesto. si consiglia completamnto diagnostico mediante agobipsia per esame microistologico.
saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.4k visite dal 24/02/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.