Catetere vescicale permanente: come prevenire infezioni ricorrenti?

La contaminazione delle urine in portatori di catetere vescicale è assolutamente inevitabile e si manifesta già dopo poche ore dall'inserimento. In assenza di febbre ed altre evidenti complicaziomni, la terapia antibiotica è del tutto vana, poiché, posto che si riesca a negativizzare l'urocoltura, questo avverrebbe solo per un periodo di tempo assolutamente breve. Non si può in effetti fare molto, oltre a cercare di far mantenere alla paziente una idratazione abbondante e permettere così una sorta di lavaggio sponteneo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Gentilissimo dottore a lei da febbre prima più sporadica ora in un mese tre volte ora è sotto Monuril da urinocoltura con un mic di 16 sensibile era l'antibiotico papabile, ma oltre bere molto che altro si può fare.....e per bere molto quantità...io ora ne metto un litro sul tavolo e a sera deve essere finita..la mattina il sacchetto del catetere è pieno ...che fare????

Come le abbiamo già scritto, in assenza di gravi complicazioni, la terapia antibiotica è inutile, se non addirittura controproducente. Anche l'efficacia degli integratori alimentari è discutibile, poiché comunque la contaminazione batterica è praticamente inesorabile. Tutto questo fa sì che il cateterismo a permanenza vada attuato solo quando non se ne può fare assolutamente a meno. Se vi è una minzione spontanea accettabile, uso del pannolone riduce (anche se certamente non elimina) la contaminazione batterica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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