Prostatite cronica che non si risolve
G.
mi dottori, buonasera.
ho 53 anni e convivo da anni con una prostatite cronica, confermata da recente eco sovrapubica (calcificazione lobo sx di 15 x 10 mm - dimensioni ghiandola norma).
l'ultima recidiva dura da giugno e', a differenza delle precedenti, non si risolve piu' con ciprofloxacina 500-
Per questo motivo l'urologo che mi segue mi ha prescritto chinoplus 600 cpr e brufen 600 piu' supposte Topster.
L a sintomatologia regredisce immediatamente, per poi ripresentarsi alla sossensione della terapia.
Volevo chiedere, dato che lo schema terapeutico si e' dimostrato efficace,, cosa rischio nel prolungare il ciclo oltre i 10 giorni indicati nel foglio illustrativo?
Preciso che analisi urine e spermiocolture sono nella norma e mi e' stato spiegato che la carica batterica e' evidentemente troppo bassa e non rilevabile.
Non posso correre il rischio di nuova recidiva per impossibilita' astensione lavoro-
Vi ringrazio per l'attenzione e spero in un Vs.
gentile riscontro
Cordiali saluti-
mi dottori, buonasera.
ho 53 anni e convivo da anni con una prostatite cronica, confermata da recente eco sovrapubica (calcificazione lobo sx di 15 x 10 mm - dimensioni ghiandola norma).
l'ultima recidiva dura da giugno e', a differenza delle precedenti, non si risolve piu' con ciprofloxacina 500-
Per questo motivo l'urologo che mi segue mi ha prescritto chinoplus 600 cpr e brufen 600 piu' supposte Topster.
L a sintomatologia regredisce immediatamente, per poi ripresentarsi alla sossensione della terapia.
Volevo chiedere, dato che lo schema terapeutico si e' dimostrato efficace,, cosa rischio nel prolungare il ciclo oltre i 10 giorni indicati nel foglio illustrativo?
Preciso che analisi urine e spermiocolture sono nella norma e mi e' stato spiegato che la carica batterica e' evidentemente troppo bassa e non rilevabile.
Non posso correre il rischio di nuova recidiva per impossibilita' astensione lavoro-
Vi ringrazio per l'attenzione e spero in un Vs.
gentile riscontro
Cordiali saluti-
Dr. Paolo Piana
Urologo
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Buona parte delle prostatiti cosiddette croniche non hanno, ovvero non hanno più, una causa infettiva definita. Questo spiega la scarsa, se non nulla, efficacia degli antibiotici, che per contro danneggiano l'equilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta), inducendo tenaci circoli viziosi. Se vi fosse una causa baterica, questa non tarderebbe a manifestarsi alle spermiocolture ed in ogni caso il segno evidente dell'infezione è la febbre, che caratterizza quasi costantemente le prostatiti acute. In base a questa considerazioni, noi raccomandiamo sempre la massima parsimonia nell'uso degli antibiotici e quantomeno pee togliere ogni possibile dubbio sarebbe opportuno eseguire anche il - test di Stamey-Meares - sulla secrezione della prostata. Piuttoso che antibiotici e costosi integratosi alimentari dalla dubbia efficacia, noi riteniamo molto importanti le attenzioni dirette allo stile di vita, che nei suoi elementi principali (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale) devono essere indirizzati ad una ragionevole regolarità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 318 visite dal 18/09/2025.
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Approfondimento su Prostatite
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