Cistite o uretrite

Gentili Dottori, leggo con assiduità il Vs. sito e ringrazio per la pazienza e le risposte che date noi poveri mortali.
Mio padre è stato operato di prostatectomia a 57 anni, curato con radiazioni ed attualmente assume Casodex. Sono alto 1,78 peso 98 Kg ed ho 42 anni,tre domeniche fà di pomeriggio febbrone a 40 senza sintomi particolari, di sera problemi di minzione forzata, prendo un antipiretico e vado a dormire. L'indomani mattina mi sveglio e vedo negli slip macchie di urina un po' scura, mai successo finora. Allarmato chiamo il medico curante che mi dice di non preoccuparmi, che si tratta di una probabile cistite e mi prescrive il Levoxacin 500mg per 15 gg a cui poi seguiranno le analisi urine. Dopo 15 gg di cura i sintomi migliorano ma la minzione non è come prima, decido di rivolgermi ad un urologo, che telefonicamente mi dice di portargli gli esami del sangue inclusi PSA. Lunedì scorso con gli esami alla mano PSA specifico 2,78 e libero 0,18 con ratio 6%, l'urologo mi visita e stila la diagnosi ed il trattamento:
EO: nulla (test.dell'epididimo evidente)
ER: piccola prostata fibrosa
ECO: nulla a livello urologico con prostata circa 20 gr
uroflusso borderline (torchio) volume svuot. 366,2 flusso medio 6,3 flusso massimo 23,5
Trattamento:
15 gg BASSADO 100
SERPENS 1 compr. al giorno per 1 mese
OMNIC 1 compr. al di per 1 mese, se beneficio, 3 mesi.
Esame PSA tra 1 mese e poi tra 3 mesi.
L'unica cosa che lui ha trovato non regolare è il flusso urinario, non il PSA perchè la sera prima avevo avuto attività sessuale e quindi alterato.
Ha detto di calmarmi e che se tutto ritorna come prima,il flusso urinario ed il PSA che a novembre del 2009 era 0,05 (analisi a scopo precauzionale visto il tumore di mio padre), di stare tranquillo e fare controlli semestrali/annuali.
Dal 1° giorno che ho iniziato la cura il flusso è aumentato ed oggi 3/07/2010 dopo 6 giorni di cura mi sembra sia ritornato normale. Sono fiducioso, l’unica mia preoccupazione è “piccola prostata fibrosa”, è il "fibrosa" che non mi fa stare tranquillo, visto il caso di mio padre.
Potreste darmi il Vs. autorevole parere? E poi posso continuare ad andare in Mountain Bike? Sto valutando l’acquisto di una sella antiprostata, cioè quelle che hanno l’apertura nello spazio perineale che evitano schiacciamenti. Ringrazio ancora per la pazienza e scusatemi se sono stato prolisso.

Cordiali Saluti
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
caro lettore,

i consigli del suo specialista mi sembrano corretti.
li segua e non lavori di "immaginazione" riguardo le patologie neoplastiche prostatiche.
La familiarità dovrà indurla, come già fa, a dei controlli più precoci e frequenti.
Il rapporto-matrimonio tra prostata e bicicletta è sempre stato un rapporto contrastato. Ai miei pazienti che non fanno i ciclisti di professione dico che si può vivere bene anche senza essere mai salito su una bicicletta e che se si vuole fare attività sportiva ci sono molte disciplina (corsa nuoto,ginnastica) con non prevedono una compressione perineale che può essere di disagio a livello prostatico. e che possono essere assolutamente piacevoli e gratificanti
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
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Gentile Dr. Pozza, mi scuso per non aver risposto prima, ma non riuscivo a capire come fare.
La ringrazio innanzitutto per la Sua disponibilità, domattina faccio le analisi urina e del PSA ed ad ogni modo la cura sembra abbia fatto effetto.
Per il ciclismo, sto provando delle selle con il buco al centro e non ho più indolenzimeti, strano ma vero.
Le scriverò appena avuti i risultati .

Grazie ancora e buon lavoro.
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