Escherichia coli e candida

Gentili dottori, da oltre un anno, ogni mese, si presentano infezioni vaginali di vario tipo, oltre a episodi di forti bruciori urinari e difficoltà nella minzione che non mi fanno dormire la notte. L'urinocoltura e i tamponi uretrali a volte sono risultati positivi (a gennaio clamidia nell'uretra, poi enterococco nelle urine) altre positivi. Gli ultimi esami ritirati ieri, dopo un chiaro episodio di cistite curato con monuril una ventina di giorni fa, recitano: urinocoltura positiva a echerichia coli, carica batterica 1 milione. Tampone uretrale negativo, vaginale modesto sviluppo di candida. Da oltre 1 anno non faccio altro che prendere antibiotici( 2 cicli per clamidia e enterococco nei primi 6 mesi dell'anno, 2 per ureaplasma a settembre e ottobre). A Ferragosto, poi, ne ho ingurgitati ben 20 in 5 giorni per una sospetta polmonite virale, che alla fine non si è rivelata tale. Attualmente il ginecologo mi ha prescritto Augmentin (sensibile) 2 volte al giorno per 5 giorni, un ovulo di lorenil 600 contro la candida e lavande ginoxil. Confidando che la cura funzioni, avrei bisogno di un consiglio per evitare recidive. Il mio fisico non regge più antibiotici, ho problemi intestinali con dolori al basso ventre e alla schiena e episodi di stitichezza seguiti da altri di eccessiva defecazione e il mio fegato si è lievemente ingrossato.
Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Diego D'Agostino Andrologo, Urologo 161 6
egr.lettrice,
il suo e' un problema frequente nelle donne,dovuto all'arrivo in vescica di germi a partenza vaginale o intestinale.Se non ci sono anomalie(cistocele,etc)buona norma e' tenere pulite le porte di ingresso esterne(IGIENE LOCALE ANCHE CON lAVANDE VAGINALI,EVITARE VAGINITI),evitare la stitichezza,usare fermenti lattici a cicli e vedere se le infezioni sono in relazione a fatti particolari(rapporti,mestruazioni).Se malgrado queste avvertenze le urocolture tornano positive,trattarle come consiglia l'antibiogramma per un periodo congruo(EVITI LE MONODOSI)e puo' usare farmaci in commercio a base di sostanze vegetali che evitano l'attecchimento dei batteri alla parete vescicale.

dr. Diego D'agostino

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Utente
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Gentile dottore,
La ringarazio per la sua tempestiva risposta. I bruciori urinari insorgono spesso in corrispondenza dell'ovulazione. Credo che i rapporti incidano, così come l'intestino. Due anni fa, afflitta dagli stessi sintomi e da dolori fortissimi al ventre, il ginecologo mi mandò da un gastroenterologo: gli esami delle feci erano sballati e i markers tumorali positivi. Il gastroenterologo mi sottopose a una colonscopia d'urgenza, dalla quale, anche con sua sorpresa, non risultò nulla. Ma dopo i due giorni di digiuno e purghe non ho avuto più infezioni per un anno. Lo specialista mi disse di rivolgermi a un urologo, cosa che ancora, stremata dalle tante visite, non ho fatto. A questo punto le rivolgo una domanda: ritiene opportuna una visita urologica? Quanto alle irrigazioni vaginali, il mio ginecologo è cointrario all'abuso, ma forse potrei provare con lavande di ripristino del ph che non alterano la mucosa. Quanto alle erbe che evitano l'attecchimento dei batteri alla parete vescicale, quali mi consiglia? Dalle ultime analisi delle urine il mio Ph risulta pari a 7,5; densità 1.012; aspetto torbido; tracce di proteine; tracce di emoglobina; presenza di pus e di nitriti; rare emazie; discreto numero di leucociti (fino a 20 per campo in parte ammassati); flora batterica.
Ringrazio sin da ora chi vorrà rispondere.
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