I medici ci avevano abbastanza tranquillizato circa il tumore alla prostata

Salve scrivo in seguito ad un mio precedente messaggio circa un adenocarcinoma acinare alla prostata (gleason 2+2 PSA 2.6) di mio nonno di anni 75. Questo è il referto della TAC eseguita qualche giorno fa:

Esame eseguito prima , durante e dopo inizione di mdc in paziente con adenocarcinoma acinare ben differenziato della prostata G1.
Fegato volumetricamente regolare, a contorni netti e densità omogenea.Vie biliari non dilatate.
Milza, pancreas e ghiandole surrenaliche regolari.
Reni morfologicamente regolari, normofunzionanti e senza segni di uropatia ostruttiva.
Presenza di piccoli linfonodi intercavoartici e paraotici e del ventaglio mesenteriale il maggiore di 1.5cm in sede paraortica di verosimile natura reattiva.
Presenza, inoltre di linfonodi in sede illiaco-otturatoria ed inguinali il maggiore di 1.6mm in sede inguinale destra.
Vescica a pareti regolari ed omogenea opacizzazione.
Prostata aumentata di dimensioni e disomogenea.
Non apprezzabili processi espansivi e/o infiltranti della scavo pelvico.
Si segnala a carico del colon discendente del sigma plurime formazioni diverticolari.
Presenza di noduli osteaddensati in sede sovra-acetabolare sinistra e testa del femore.

Inizialmente prima della tac i medici ci avevano abbastanza tranquillizato circa il tumore alla prostata (al max radioterapia) essendo il tumore non aggressivo e presente in circa il 5% di un solo campione della biopsia, ma leggendo il referto della tac sbaglio o c'è qualcosa di più serio?

Nell'attesa di una vostra risposta vi ringrazio e vi invio cordiali saluti.
[#1]
Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Utente il quadro depone per un tumore della prostata con secodarismi linfonodali e scheletrici.
sarebbe opportuna una terapia combinata radioterapia + ormonoterapia.
Sicuramente il suo Urologo di fiducia potrà indicarvi al meglio la strada da intraprendere.

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Gentile Dottore la ringrazio innanzitutto per la risposta. Mi domando, da non competente della materia ovviamente, come mai un tumore piccolo, confinato alla prostata e poco aggressivo (2+2 e psa 2.6) possa aver già portato a secondarismi?

In un quadro di questo tipo quali sono le aspettative di vita seguendo ovviamente le terapie?

Grazie.
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