Vescica areflessica

Buongiorno.
Ho eseguito un test urodinamico con referto:
tracciato flussometrico non eseguito. RPM 200 ml.
Lo studio P/V dimostra detrusore stabile, normale capacità e alterata sensibilità vescicale. La fase minzionale è caratterizzata da assenza della pressione di apertura, attivazione torchio addominale senza ottenere minzione. RPM 400 ml.
Profilo pressorio uretrale con normale morfologia ed elevata pressione massima della curva profilometrica.

Attualmente non urino spontaneamente neppure col torchio addominale, urino solo con i cateterismi. Mi è stato detto di farne almeno 5 al giorno. La creatinina è in salita a 1,4 mg/dl, l'azotemia ancora nei limiti.

Esordio circa 5 mesi fa con difficoltà a iniziare la minzione e getto debole, dopo qualche giorno di febbricola. Poi febbre (38,5), dolore interscapolare seguito da dolore a scossa al braccio destro e ipoestesia. Dopo qualche ora dolori a scossa arto inferiore sinistro e anestesia della parte. Il giorno successivo sempre maggiore difficoltà a urinare, anestesia del perineo e peggioramento fino alla formazione di un globo vescicale con 1600 ml di residuo.
In neurologia non mi sono stati fatti esami (erano convinti non avessi nulla...mi hanno fatto vedere dallo psichiatra, ma nessuno mi ha mai fatto un esame obiettivo neurologico e nessun esame...clinica universitaria gestita da specializzandi, medici non ne ho visti quasi mai).Avevo anche altre alterazioni neurologiche, come diplopia, difficoltà a deglutire, lieve deficit di forza alla gamba sinistra, dolori a scossa piegando la testa, dolore a fitta lungo la schiena e gli arti, episodi di emicrania con nausea. Mi sono dimessa e ora ho questo esame alterato e non riesco ad urinare. Ho fatto una risonanza che è normale. Credo dovrò fare altre prove per indagare il sistema nervoso che innerva la vescica, ho appuntamento da un neurologo e aspetto cosa mi dice.

Le mie domande sono: quali sono le possibili cause di vescica areflessica?
che esami dovrei fare?
esistono terapie mediche o chirurgiche? (l'urologo che mi ha refertato l'esame mi ha detto di no, ma ci spero sempre)
possibilità di tornare a urinare normalmente?
centri specializzati in questo tipo di problemi?

Grazie per la disponibilità.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
la diagnosi di vescica neurologica è certamente secondaria ad altra patologia.
L'attesa vis neurologica è fondamentale.
Penso che sia bene eseguirLa prima di poter seriamente parlare di terapia e possibilità di recupero.
Ci tenga informati.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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dopo
Utente
Utente
quindi ho fatto bene a non dar retta ai "neurologi" del reparto dove ero stata ricoverata e andare avanti con gli esami?
Il mio problema è che non ho nessuno che mi segue e mi indica gli esami da fare. Dal neurologo ho deciso io di andare perché supponevo potesse essere un problema neurologico (viste le molteplici problematiche neurologiche che ho avuto all'esordio dei sintomi), in realtà potrebbe anche essere infettivo o altro, in pratica non so bene da che specialista andare. Il medico di famiglia ha candidamente dichiarato che non sa da chi mandarmi e ha solo convalidato la mia idea del neurologo.
Vi aggiornerò sicuramente sulla visita.
Grazie per la risposta.
[#3]
dopo
Utente
Utente
aggiungo che ho anche difficoltà ad evacuare, perché non sento lo stimolo. In realtà poi le feci non sono dure, seguo un'alimentazione ricca di fibre e verdure. E anche nei rapporti non sento quasi nulla e non raggiungo mai l'orgasmo, cosa che prima succedeva.
Io credo che sia tutto correlato.
Gli altri sintomi neurologici e il dolore invece sono migliorati e scomparsi nel tempo.
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
ci tenga informati se le fa piacere

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#5]
dopo
Utente
Utente
Sicuramente lo farò con piacere.

Avrei un quesito: le mie problematiche sono sicuramente dovute a un problema neurologico o potrebbero anche esserci altre cause?

Grazie.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
E' m olto probabile che le sue problematiche siano riconducibili ad un problema neurologico,aspettiamo la conferma del neurologo
Cordiali saluti
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Carissima Utente, bene ha fatto a richiedere una visita neurologica. I problemi vescicali da Lei lamentati sottendono sicuramente una problematica neurologica da indagare in modo approfondito. Spesso i disturbi minzionali sono il primo campanello di allarme di altre patologie. Non si fermi nella ricerca della causa.
Tanti auguri di una pronta risoluzione del quadro clinico

Mauro Seveso

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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dopo
Utente
Utente
Il neurologo mi ha fatto una visita in cui ha esaminato tutti i distretti corporei. Facendomi fare con gli occhi alcuni movimenti ho scoperto di avere ancora diplopia, per cui dovrò andare da un oculista e un ortottista. Ho un lieve deficit di sensibilità a una gamba e un braccio, i riflessi quasi assenti alle gambe.
Ha notato che cammino a gambe un po' allargate e tengo il bacino un po' indietro, e che ho un tono aumentato all'arto inferiore dove la sensibilità è normale.
Mi ha prescritto degli esami neurofisiologici, visita da proctologo e una nuova visita da urologo per valutare se fosse possibile migliorare i problemi vescicali e di evacuazione con la stimolazione elettrica.
E devo fare una risonanza di encefalo e midollo col contrasto, e vari esami del sangue tra cui quelli per l'autoimmunità.
Lui pensa possa essere una patologia autoimmune.

Mi ha messo un po' paura scoprire che oltre ai problemi che avevo riscontrato ce ne sono altri, e anche tutti questi esami mi spaventano.
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dopo
Utente
Utente
credo di avere un'infezione urinaria, non ho dolore vescicale (ma non sentendo lo stimolo a urinare non credo lo sentirei comunque il dolore), ma ho urine decisamente maleodoranti, mi brucia la parte di uretra in cui ho sensibilità e tendo a perdere qualche goccia di urina (in realtà nel pomeriggio avevo la vescica piena e la quantità di urina persa è stata maggiore), le urine sono torbide e ho febbre. Non so se sono i "sintomi", ma mi fanno pensare a quello.
Il mio medico al venerdì pomeriggio non c'è e io non so se aspettare lunedì o cosa fare.
- Devo proseguire con i cateterismi o sarebbe meglio un catetere a permanenza?
- l'antibiotico lo devo fare o attendo di fare una cultura (sempre lunedì)?
- è il caso che vado al pronto soccorso?

solo una volta da quando faccio cateterismo ho avuto un'urinocoltura positiva, ma non avevo sintomi e non mi era stata data terapia; ora sinceramente non so cosa fare.
[#10]
dopo
Utente
Utente
oggi sono andata al pronto soccorso. Le urine erano sempre più torbide , scure e maleodoranti anche se avevo aumentato la quantità di liquidi assunta nella giornata. Il dolore alla parte terminale dell'uretra ormai è fisso, prima lo avevo solo dopo il cateterismo. La febbre ormai è decisamente alta, oggi avevo 39,5°, e le perdite di urina sono aumentate. Ho deciso di non attendere domani, però al pronto soccorso mi han detto di aspettare a iniziare l'antibiotico da domani, e prima di fare l'urinocoltura. Non la hanno fatta loro perché dicono che la domenica non la fanno, e mi hanno rispedita a casa. Domani il medico c'è di pomeriggio, così la farò solo martedì mattina.

Ma cosa posso fare ora?la febbre mi dà fastidio e ho paura che se c'è un'infezione possa creare dei danni ai reni. Io cerco di non lasciare la vescica piena, ma il cateterino mi fa decisamente male e eviterei volentieri di fare 6 cateterismi al giorno.
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Cara signora la sua situazione è molto impegnativa e occorre essere adeguatamente seguiti sia sotto il profilo strettamente urologico, sia sotto quello neurologico. Continui a rivolgersi all'urologo che la segue attualmente e si faccia eventualmente consigliare un centro specializzato in problematiche di vescica neurologica. Personalmente posso consigliarle la clinica convenzionata santa lucia a roma o il centro ospedaliero dell'urologia di varese.
Per adesso in considerazione della problematica renale è assolutamente necessario andare avanti con l'autocateterismo.
Cordiali saluti e tanti auguri,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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dopo
Utente
Utente
Grazie dott. Masala.
Questa notte sono stata svegliata tre volte da brividi, anche se avevo due coperte. Per pigrizia non ho misurato la temperatura, però anche appena sveglia si sono ripresentati e avevo febbre alta. Così sono tornata al PS, dove fortunatamente c'era di turno il mio urologo. Ora ho il catetere a permanenza da tenere per 10 giorni e mi ha iniziato terapia antibiotica, dopo aver eseguito un'urinocoltura.
Mi ha detto per qualsiasi problema di tornare a farmi vedere, e di non attendere se si dovessero ripresentare i sintomi che avevo. Il problema è che mi è venuto tutto venerdì sera e il weekend è sempre un bel problema per qualsiasi cosa.
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dopo
Utente
Utente
avrei una domanda ancora: quando scrivete che i miei problemi sottendono sicuramente una problematica neurologica cosa intendete di preciso? quali sono le patologie neurologiche più probabili?

Il neurologo mi ha detto che potrebbe essere una patologia autoimmune, ma non gli ho chiesto a cosa stava pensando di preciso (forse per paura, mi aveva terrorizzato elencandomi i problemi che ho e indicandomi gli esami da fare e gli specialisti da contattare).
Ora ho questa domanda che mi assilla.

Ho anche un problema: tra i vari esami mi ha scritto la ricerca degli anticorpi per Borrelia con western Blot, la ricerca degli anticorpi per clamidia tracomatis e pneumoniae, e un'urinocoltura del primo getto per la ricerca di ureaplasma e micoplasma., questo per escludere altre cause di patologia vescicale e neurologica. Ma se io non urino normalmente, ma solo con i cateteri, come faccio a fare il primo getto?dice che serve il primo getto perché sono batteri che stanno nell'uretra, ma la mia urina nell'uretra col catetere non ci passa. Al massimo i batteri li potrei portare dentro la vescica io con il catetere, ma non so se sia possibile. Devo fare lo stesso la ricerca su urine o è meglio andare dal mio medico e farmi prescrivere un tampone uertrale?
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
è difficile effettivamente raccogliere le urine del primo getto se non urina spontaneamente, forse sarebbe utile raccolgliere le urine con cateterismo ed eseguir eun tampone uretrale
le patologie neurologiche che sottendono questo tipo di quadro clinico sono molteplici da forme infiammatorie a forme autoimmuni
sarà il neurologo che la segue a porle la diagnosi anche in base agli esami che le ha suggerito , forse le suggerirà anche un'analisi del liquor
non le faccio un elenco di malattie perchè potrebbero solo crearle ansie
esegua gli esami consigliati dal neurologo e con quelli si potrà forse definire meglio il quadro
tuttavia esistono delle forme anche idiopatiche delle quali noi non conosciamo l'origine
[#15]
dopo
Utente
Utente
essendo due i batteri devo fare due tamponi o ne basta uno solo?è doloroso?sarebbe il caso anche di fare il tampone per le clamidie o bastano gli anticorpi su sangue?


riguardo alle possibili cause: dovrò fare un prelievo del liquor, ma il neurologo vuole aspettare che arrivino un po' di risultati dei vari esami per decidere cosa cercare sul liquor.

In realtà ora mi crea ansia non sapere cosa potrebbe essere, perché mi faccio mille ipotesi e mille paure. Forse sapendo potrei stare più tranquilla.
Il mio medico di famiglia per esempio ha ipotizzato una possibile sclerosi multipla. Anche se può sembrare strano questo mi ha un po' rassicurata: se fosse quella so che ci sono terapie e si vive bene comunque. A volte tra la sclerosi multipla e altre patologie più gravi vorrei fosse quella o qualcosa di simile, almeno avrei una diagnosi e una terapia. Non mi spaventerebbe una diagnosi così. La cosa brutta è non stare bene e non sapere cosa è.
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dopo
Utente
Utente
Sono andata al laboratorio microbiologico ospedaliero e ho chiesto informazioni: la situazione è disarmante!il tampone uretrale lo fanno solo agli uomini, alle donne si fa la ricerca sul primo getto di urina o il tampone cervicale. Ho chiamato il neurologo e ha detto che lui vuole o il primo getto o il tampone uretrale. ho raggiunto un accordo col responsabile del laboratorio: mi ha dato i tamponi (sarebbe uno solo, ma me ne ha dato tre nel caso dovessi contaminarlo toccando altro che non sia uretra), lo devo fare da sola (dice che tanto se uso i cateteri devo avere una certa pratica a farlo), mi ha spiegato come disinfettare prima e come rispettare la sterilità. Lo porto personalmente al laboratorio con la richiesta, senza passare dal cup, lui lo catalogherà come primo getto (per mancanza di codice della prestazione) ma lo tratterà come tampone maschile. Niente urine, dice che non servono. (e comunque dovrei usare il catetere dopo il tampone per non invalidare il test).
Le altre ricerche vanno bene su sangue.

Grazie per il servizio che fornite su questo sito!
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dopo
Utente
Utente
E ora?è il caso di andare al pronto soccorso?
Nel pomeriggio al cateterismo avevo urine maleodoranti, ma non ci ho fatto molto attenzione, a volte capita. Dopo una mezz'retta i primi bruciori uretrali, ma pensavo fossero dovuti al recente cateterismo.
Poi col passare del tempo ho iniziato ad avere fughe, con notevole bruciore uretrale (maggiore al termine della perdita di urina).
Quando ho cambiato il pannolone era pieno di sangue, anche con coaguli. L'urologo ha il cellulare staccato, il medico di famiglia idem.
Inizio l'antibiotico?aspetto domani per l'urinocoltura?vado al PS?per il dolore posso prendere qualcosa, visto che è quasi insopportabile (a volte ho quasi la sensazione di svenire, quando è più forte), tenendo conto che la cretatinina è un po' aumentata (attualmente 1,2).
Grazie.
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dopo
Utente
Utente
Aggiornamento del quadro.
Mi è stata fatta diagnosi di sclerosi multipla, attualmente utilizzo solo cortisone in caso di nuovi sintomi ma nessun tipo di terapie specifiche perché avrei desiderio di avere prima un bambino.
La mia situazione urinaria è sempre immutata, effettuo circa 6 cateterismi al giorno, non sento lo stimolo, talora in caso di vescica molto piena ho piccole perdite. Ho avuto episodi di infezione delle vie urinarie trattati con antibiotici e risoltisi, fino a febbraio quando sono stata ricoverata per pielonefrite bilaterale con idronefrosi, fatto avvenuto dopo due settimane di inutili terapie antiinfettive per infezione delle vie urinarie che non guariva nonostante la terapia. Dopo la pielonefrite ho proseguito la terapia antibiotica a dosaggio pieno per 20 giorni (cambiando farmaco, visto che al precedente il batterio era diventato resistente), e attualmente sto proseguendo l'assunzione di una minima dose serale dello stesso farmaco, che ha debellato l'infezione, per sei mesi.
Le urinocolture ora sono negative, anche se è sempre presente eritrociti e leucociti. Anche i doloretti renali ogni tanto ricompaiono.

All'ultimo controllo urologico mi è stata prescritta una serie di sedute di elettrostimolazione intravescicale, perché la mia vescica è molto dilatata anche se la pressione non è eccessiva. Credo di aver capito che l'intento sia di renderla più contrattile e quindi di capienza minore.
Ma se lo scopo è questo non c'è il rischio che aumenti la pressione interna e le urine risalgano nuovamente ai reni?
per quanto si deve effettuare questa elettrostimolazione?tenendo conto che non ho sensibilità vescicale non sentirò dolore?
grazie.
[#19]
dopo
Utente
Utente
veramente nessuno conosce l'elettrostimolazione intravescicale???

attenderò l'inizio delle sedute per togliermi i dubbi.

Grazie ancora...
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