1-4 frustoli di parenchima prostatico con estese aree di adenocarcinoma di tipo acinare

Desiderei un parere sulla mia malattia, della quale allego dati di laboratorio e terapia seguita.
Il male è stato scoperto casualmente perché ricoverato per altro sintomo. Ho 62 anni, desiderei sapere le mie aspettative di vita e in quale condizioei, visto che, ad oggi, è quella antecedente la scoperta del male. Grazie di tutto.
17.11. 2010
Psa 26,3; Psa Free 0,72; Fosfatasi alcalina 431
19.11. 2010
Esame con Tac multistrato
TORACE:
Piccolo nodulo di pochi mm nel segmento laterale del lobo medio. Assenza di tumefazioni linfonodali in sede mediastinica ed ilare. Minima quota di versamento pleurico nella grande cavità a sx. Non è stato rilevato versamento pericardico.
ADDOME-PELVI:
Non sono state rilevate concrezioni litiasiche nel lume della colecisti e della via biliare principale. Non evidenza di lesioni occupanti spazio nel parenchima epatico. Nella norma milza e surreni. Reperto di qualche formazione cistica a carico di entrambi i reni (diametro max 4 cm) che hanno eliminato in tempi normali il m.d.c. Non ectasia delle vie escretrici. Assenza di tumefazioni linfonodali in sede lomboaortica, paracavale ed a livello delle stazioni iliache comuni, interne ed esterne. Regolare morfologia della vescica. Aumento di volume della prostata con piccole calcificazioni nel contesto del parenchima ghiandolare. Presenza di numerose lesioni osteoaddensanti a carico dello sterno, dei segmenti costali, dei corpi vertebrali del rachide cervico-dorso-lombare e dei segmenti scheletrici del bacino.
20.11. 2010
Scintigrafia
Le immagini ottenute hanno evidenziato arre multiple di iperfissazione del tracciante osteotropo a carico del rachide, cingoli scapoli-omerali, lo sterno, molteplici archi costali, estesamente il bacino e le sincondrosi sacro-iliache. Si segnala altresì modesto incremento di fissazione del radiofarmaco a livello della teca cranica, in regione fronto-parietale sx e segmenti prossimali dei femori.
L'indagine è in accordo con la presenza di lesioni ossee scheletriche di origine ripetitiva. Utile controllo scintigrafico a distanza.
26.11.2010
Biopsia prostatica
Sede del prelievo e procedura:
Prostata, 1)apice dx; 2) meso dx; 3) base dx; 4) meso sx; 5) base sx
Diagnosi:
1-4 Frustoli di parenchima prostatico con estese aree di adenocarcinoma di tipo acinare (Gleason 4+5=9)
5) Frustolo agobioptico di parenchima prostatico con fenomeni di iperplasia ghiandolare.
27.11. 2010
Inizio terapia Casodex 150 (sarà fatta x 28 giorni)
20.12. 2010
Visita oncologica. Terapia: Enantone 3,75 (1 ogni 28 giorni)
27.01. 2011
(dopo aver fatto una scatola di casodex 150 e 2 fiale di enantone 3,75)
Psa 0,272; Psa Free <0,07
23.02. 2011
(dopo la terza siringa)Psa 0,230; Fosfatasi alcalina 552; Cromogranina 47,0




07.03.2011
Controllo oncologico
Il dottore considera molto positivo il valore raggiunto del Psa e decide di continuare con enantone. è perplesso x il valore della Fosfatasi Alcalina e fissa a 2 mesi il prox controllo x valutare di integrare la terapia con Zometra-Samario.

11 marzo 2011
Visita da un professore, molto famoso, urologo.
il prof, al contrario dell,'oncologo, valuta positivamente l'aumento del valore della Fosfatasi Alcalina. Secondo lui, l'osso "rimpiazza" le cellule tumorali morte. Integra la terapia inserendo casodex50 ( 1 al giorno) x azzerare del tutto il testosterone. Controllo a giugno 2011, previa scintigrafia.



[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
gentile signore, il paramentro migliore per verificare la progressione della malattia è il psa, finche questo si mantiene basso la malattia è sottocontrollo

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore La ringrazio per la rapidità della sua risposta però noto, anche in lei, una certa ritrosia nel rispondere a specifiche domande. Capisco che non può, a distanza e basandosi su dati sommari, darmi una risposta precisa ma, indicativamente e da quanto è, sicuramente, a sua conoscenza qualche "proiezione" potrebbe formularmela. Senza timore di procurarmi allarmismi, avendo ormai ampiamente metabolizzato il male che ho. Leggo, anche su questo sito, che dopo un po inizia l'ormone-resistenza, quindi bisognerà passare agli estrogeni e dopo solo la chemio che servirà solo per allungare di qualche mese la sopravvivenza. Le chiedo: è così? la sofferenza potrà essere, almeno quella, controllata? Grazie ancora per il tempo che mi ha dedicato. Le porgo i più distinti saluti.
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