Possibili fattori di rischio infettivo?

Gentili Medici

Piu volte ho tentato di accedere al modulo di richiesta su Malattie Infettive e Dermatologia-Venerologia, ma dal mio pc sono sempre risultate sovraffollate.
Se possibile gradirei una risposta anche da questa sezione.

Tempo addietro ho avuto ripetuti rapporti sessuali anali (non protetti da condom) senza penetrazione con una ragazza, cioè sdrusciamento del pene tra le sue natiche in profondità ma senza diretto contatto del glande con la vagina, ma solo con l' orifizio anale esclusivamente esternamente, cioè come ho detto senza penetrazione.
Siccome l' Andrologo che attualmente seguo da cui sono in cura per lieve Ipogonadismo Ipogonadotropo (una iniezione a settimana di Gonadotropina Corionica 125) mi ha richiesto anche lo Spermiogramma con coltura, vorrei sapere se i seguenti comportamenti sono a rischio di eventuali infezioni veneree con possibile coinvolgimento delle vie urinarie o seminali.
In passato sono stato interessato dalla Chlamydia poi eradicata e allora feci tutti gli esami per le malattie veneree, ma poi dopo ho avuto i rapporti sessuali citati con questa ragazza ma senza poi eseguire ulteriori esami di controllo.

Vorrei sapere anche se tali pratiche sono a rischio HIV, sifilide o epatiti virali considerando eventuali possibili contatti del pene o dello scroto (con pelle integra) con la vagina ma crederei che ciò non fosse avvenuto per il glande.

Attendo risposta
Cordialmente
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Direi che il rischio è estremamente basso, ma le consiglio di attrezzarsi con condom per evitare in futuro di arrovellarsi con legittimi dubbi. Il contagio per via sessuale non è così facile per le modalità e le malattie che ha descritto, ma la tranquillità offerta della normale protezione con barriera è un'altra cosa. Cordiali saluti.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie della risposta.
Secondo Lei se il glande non è andato in contatto con la vagina i rischi sono quindi molto limitati

Cordialmente
[#3]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
I rischi sono limitati per la brevità e le modalità del contatto. Questo cvale tanto per l'area genitale che anale. Cordialità
[#4]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

il glande è una parte del corpo che potrebbe andare incontro ad infezioni se posta a contatto con zone infette così come potrebbe avvenire per altre parti del corpo stesso per cui sarebbe buona norma utilizzare una protezione (condom) ma spesso la possibilità di contrarre infezioni dipende dal tipo di germi, da eventuali microlesioni presenti, dallo stato delle difese immunitarie....
Non ho chiaro il problema della terapia ormonale che le è stata consigliata
Ci tenga informati
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile Dr. Diego Pozza:

Mi hanno prescritto la Gonadotropina corionica (mi sembra Gonasi 125): le farò sapere perche me la inietta direttamente il medico una a settimana e lascio a lui la conservazione.

Lui mi ha detto che è un prodotto sicurissimo e del tutto privo di controindicazioni, effetti collaterali e interazioni con altri farmcaci, ma stando al fatto da quando ho iniziato la terapia sono spesso irritabile e nervoso.
Ho contattato il medico e mi ha detto che tra una settimana (slittando già di una) mi farà fare il dosaggio del testosterone e del dht.

Mi ha prescritto questa terapia in attesa di una risonanza magnetica all' ipofisi per bassi valori di LH (O.Luteotropo) e Testosterone Libero e livelli di Testosterone e Cortisolo ai limiti minimi ma nella norma.

Lui sospetta che nutra un lieve Ipogonadismo latente fin dalla pubertà e vorrebbe vedere se aumenta il volume testicolare e la crescita pilifera per poi eseguire uno spermiogramma.
DHT, DHEA e Prolattina sono nella norma, mentre il E2-17B_Estradiolo è a 71 (limite 52) ma il medico non ha dato rilevanza essendo di poco superiore e mancante di ginecomastia.

Cordiali Saluti e grazie anche al Dr. E. Conti.
Buon Lavoro
[#6]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

ad una diagnosi di ipogonadismo ipogondatropo si dovrebbe arrivare con ripetute valutazioni ormonali basali e dopo eventuale stimolo.
La RMN può far vedere se esiste una formazione tumorale ipofisaria ma non ci può dire di che natura tale formazione ipofisaria sia e che ormoni possa produrre.
E' chiaro che lei ci riferisce quello che le è stato trasmesso o quello che lei ha capito ma, così come viene da lei riferita, la strategia diagnostica e terapeutica non mi convince
cari saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile Dr. D. Pozza

Forse magari dopo l' esito della risonanza magnetica è meglio che cambi specialista visto che secondo lui la sola visita e questo dosaggio ormonale è sufficiente per mettere in evidenza un Ipogonadismo latente.

Strano il fatto che anni fa in occasione di una prostatite l' urologo-andrologo di allora mi fece fare questi esami ed il testosterone risultava perfetto (se non mi sbaglio vicino 6).

Ho il testosterone totale a 3.20 (mi sembra che non ricordi male) e mesi fa in un' altra determinazione risulto sempre ai limiti inferiori ma solo adesso ho fatto tutto il profilo degli androgeni.
Il testosterone libero invece è sotto al limite.

Quando mi rechero dal medico riprendero gli esami che ho lasciato per mia capoccia nel suo studio e così riferiro i risultati corretti.
La prolattina adesso è normale ma ho fatto mesi adddietro cure protratte con il Domperidone causa reflusso.
Non vorrei che anche questo potesse essere causa di una diminuzione del testosterone e della mia libido scarsa.

Purtroppo quando le cose non sono entro i limiti ma sono ai limiti ma non decisamente fuori il problema di identificare il quadro è forse piu complesso di quando lo sono decisamente fuori dai cardini: cioè se avevo un forte calo del testosterone e di gonadotropine era certo che ero affetto da ipogonadismo ipogonadotropo, ma nel mio caso ha forse ragione Lei che occorrono valutazioni ripetute e mirate per identificare la reale esistenza del problema.

Cordialmente
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