Dubbio sulla prostatite

buona sera,
cercherò di esporre il problema in modo chiaro e sintetico.
ho 20 anni e sono molto preoccupato:
di tanto in tanto ero soggetto già da tempo a dolore pelvico, a volte dopo minzione, e lieve brucire...cose che andavano e venivano. ultimamente però insieme a questo disturbo ho notato che l'urina conteneva un sedimento bianco di consistenza polverosa ma non estramamente fina, che si accumulava sul fondo lasciando l'urina giacere nell bicchiere di plastica. dopo aver preso di mia iniziativa una busta di monuril, le urine sono tornate per un pò pulite, per poi tornare come sopra descritte. avevo fatto 5 mesi fa esame di sangue e urine, tutti nella norma. sono andato dal medico e la risposta è stata prostatite-cistite, il sedimento è per lui ammasso di leucociti (mi ha dato due colpetti sui fianchi per controllare i reni, tutto ok). mi ha dato l'antibiotico Tavanic 500mg, 1 per 15 giorni. mi ha fatto fare ecografia e poi, dopo 15-20 giorni da fine antibiotico, esame delle urine con controllo batterico. l'ecografia è risultata nella norma. questo è il 5o giorno di antibiotico e la frequenza in cui le urine hanno questo sedimento sembrano diminuire. ma quello che mi chiedo io è se sia possibile che dalla vescica e dalla prostata esca tutto quel sedimento. sono ansioso e davvero preoccupato...c'è la possibilità che quel sedimento arrivi dai reni e quindi ci sia qualcosa di renale? ed è possibile che siano tutti leucociti ? cos'altro può essere? quando sono ansioso ed emozionato tendo ad aumentare la produzione di urina che diventa chiara e abbondante...questo può aver diluito o mascherato qualcosa nell'esame di 5 mesi fa (eran presenti 3 leucociti)?
ultima cosa: da quando prendo l'antibiotico ho la febbre fissa a 37, cosa devo fare? e poi, nell'arco dei 15 giorni, può essere dannoso per il fegato?
io sto cercando davvero di avere un quadro di idee chiaro...di capire.
scusate se mi sono dilungato e vi porgo in anticipo i miei più cordiali ringraziamenti sperando in risposte sincere ed esaustive.
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signore
in considerazione dei sintomi da lei dichiarati, mi sento di escludere una infezione a partenza renale che normalmente si associa a febbre elevata e dolore lombare. Le infiammazioni della prostata caratteristicamente si accompagnano ad emissione di urine torbide.e dolore pelvico. L'aspetto non nomale è invece la persistenza della febbre nonostante il trattamento antibiotico. Per questo varrebbe la pena risentire il suo curante per escludere altre forme infiammatorie che possono originare la febbre o altrimenti integrare la terapia farmacologica in corso

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
Caro utente la prostatite purtroppo prevede una lunga terapia antibiotica per essere eradicata e comporta come sintomatologia appunto
Anche la secrezione di leucociti che sono una risposta Dell organismo all infiammazione oltre alla terapia e' importante che beva tanta acqua

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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dopo
Utente
Utente
vi ringrazio davvero di cuore per le vostre pronte risposte.
mi ero dimenticato di dire che la febbre prima di prendere l'antibiotico non ce l'avevo...anche se devo ammettere l'ho misurata per curiosità una volta sola (36,6).
l'aggiornamento è che ieri le urine erano limpide, oggi sono tornate un pò sporche anche se il sedimento sembra minore. quindi secondo voi posso stare tranquillo? tutto quel sedimento non deriva dai reni o da una loro non corretta funzionalità?
oggi sono rientrato a scuola e la febbre è leggermente salita a 37,3 , ma la causa può essere lo stres e il passaggio da ambiente fresco-caldo?
un grazie di cuore, almeno sono leggermente più tranquillo.
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Prosegua con la terapia, eviti i cibi piccanti e beva tanta acqua.Rimaniamo comunque a disposizione
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dopo
Utente
Utente
buona sera Dottori, prima di tutto grazie per l'ultima risposta.
Lungi da me il tediarvi con le mie problematiche, ma ormai sono al dodicesimo giorno di trattamento con Tavanic 500 e non so davvero più cosa pensare...febbre che va, febbre che viene...in questi ultimi giorni 37/37,2 durante il giorno, e la sera 36,7-8. in questi ultimi due giorni inoltre noto una certa diminuzione della forza di minzione, nonchè uno stimolo più passivo. per concludere in bellezza da ieri sento un fastidio (non proprio dolore) nella regione dell'ano, e non capisco se abbia origine dalla prostata o dall'ano stesso.
io sinceramente non ne posso più, voglio sapere cosa aspettarmi, vorrei dei chiarimenti che purtroppo il mio medico di base non si scompone a darmi, riducendo il tutto a forma virale o "cosa da niente".
ora io vi chiedo cortesemente cosa pensate del quadro che vi ho appena descritto, specie l'ultimo particolare.
grazie di cuore e buona serata
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
caro utente un quadro così vario pretende una viista diretta da parte di un urologo, sicramente le prostatiti sono lente ma se è presente ancora febbre potrebbe essere indicato modificare la terapia antibiotica
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dopo
Utente
Utente
la cosa più strana è che la febbre sia comparsa proprio con l'inizio dell'antibiotico, a meno che non mi fossi accorto della sua presenza precedente
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
è possibile
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dopo
Utente
Utente
buona sera,
poco fa le urine sono tornate visibilmente torbide (sempre per il sedimento bianco)...sbaglio se penso questa sia, dopo i fastidi che mi sono comparsi da tre giorni, la decisiva conferma che l'infezione non è stata risolta? i fastidi tra l'altro li ho ancora. il problema è che ieri è stato il 15o e ultimo giorno di antibiotici e mi hanno debilitato un pò...non so se sia il caso di iniziare un'altra terapia con un'altra sostanza, o se sia invece (e purtroppo) indispensabile. anche la febbre durante il giorno oggi è leggermente salita a 37,1 (che poi vabbè...è "febbricola").
ho sentito parlare dell'ononide, una pianta antiinfiammatoria antibatterica...può essere di aiuto in tintura come coadiuvante?
e qual'è il vostro parere in merito ad una ipotetica terapia omeopatica?
purtroppo come ho già accennato non posso dare troppa fiducia al mio medico di base. secondo voi gli esami delle urine devo farli ora, o aspettare i 15 giorni che mi aveva detto dopo la fine dell'antibiotico (cosa che viste le condizione non mi ispira)? e intanto per il dolore cosa potrei fare?
questa situazione comincia a stancarmi fisicamente e non meno psicologicamente, e anche ad essere invalidante...a scuola da seduto devo cambiare spesso posizione, per non parlare di educazione fisica...
spero davvero in chiarimenti esaustivi, e vi ringrazio per la vostra disponibilità, mi rendo conto che gestire questa attività in surplus non sia facile e tanto meno poco imegnativo.
buona serata
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.mo utente,
credo che ci sia molta confusione e a far si di non aumentarla
credo proprio che Le sarebbe utile una visita da parte di un urologo.
Nel frattempo potrebbe assumere dei semplici antiflogistici.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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dopo
Utente
Utente
in effetti oggi son stato dal medico di base, non mi ha detto una parola su cosa possa essere quel dolore-fastidio. mi ha salo guardato il sedere e mi ha detto che non ci sono emorroidi.
mi ha dato l'esame delle urine completo con urinocultura. vorrei almeno sapere...l'antibiotico l'ho finito mercoledi e giovedi l'urina era torbida...posso farlo subito l'esame o meglio se aspetto? detto sinceramente...lo chiedo perchè la prossima settimana il mio m.m.g. va in ferie e ne viene uno davvero in gamba, a cui mi piacerebbe far vedere le analisi e riportare tutto "dalle origini".
per concludere il mio medico mi ha detto che se serve posso prendere la tachipirina e che se persiste mi manda da un urologo, cosa che probabilmente avrei già dovuto fare.
grazie ancora per la vostra disponibilità, cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Segua ora le indicazioni già ricevute e appena possibile, rifatta la valutazione con il suo nuovo medico di fiducia e senza perdere altro tempo prezioso, consulti in diretta un esperto urologo.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
non ho un nuovo medico di fiducia, è semplicemente in ferie fino a sabato. ed è l'unico medico in tutto il comune...non c'è alternativa. però oggi son stato da quello "sostitutivo", e "chissà perchè" era pieno di gente che voleva approfittare. ebbene, sono rimasto sconvolto: prima di tutto mi sono fatto 15 giorni di tavanic 500 che non è adatto alla prostatite. poi quello che il mio medico non sapeva spiegarmi sul famoso fastidio, me l'ha spiegato lui: è il dolore caratteristico e fastidioso della prostatite=giorni di ansia e preoccupazione per nulla. poi mi ha visitato COME SI DEVE, tastandomi bene le zone renali e addominali inferiori. mi ha prescritto esame di Psa che farò domani ed urinocultura, mentre l'altro non sapeva dove sbattere la testa. poi mi ha detto che sarebbe bene fare un test sullo sperma ma che posso farlo dopo i primi due. inoltre mi ha tranquillizzato spiegandomi che dall'ecografia si possono escludere crescite anormali o cose più serie e degenerative che temevo, spiegandomi bene.
ora...per finire...lui ha detto che è la ciprofloxacina la sostanza antibiotica che doveva essere somministrata, e per un periodo intorno al mese.
ora...non per fare il polemico...ma...SE è vero...perchè non mi è stato detto? penso che se lo sa lui che è medico generale, a maggior ragione uno specialista...(tralasciando poi l'altro m.m.g).
sottolineo: non voglio assolutamente tirar su polemica o accusare, io apprezzo le vostre risposte e la vostra disponibilità, e ve ne ringrazio infinitamente. ma la domanda sorge spontenea...che poi nulla toglie sbagli anche questo medico generale...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,

se il medico ora consultato le ha ispirato molta fiducia, anche per l'atteggiamento attento e preciso che ha tenuto, ora segua le sue indicazioni e poi ci aggiorni ancora una volta; qui cerchiamo di evitare inutili polemiche con colleghi che non conosciamo.

Un cordiale saluto.
[#15]
dopo
Utente
Utente
buona sera,
ho ritirato e mostrato gli esami: il Psa è nella norma, l'esame chimo-fisico anche, apparte la presenza di 1 emazie, in un ranch di 0-20. il medico mi ha detto che proviene dalla prostata...spero sia cosi. l'urinocoltura non mostra tracce di batteri. il medico mi ha detto comunque che anche questo non è una garanzia ai fini dell'esclusione, ma anche che la mia può essere una forma prettamente infiammatoria. può essere vero?
inoltre, manco farlo apposta, le urine erano pulite, senza sedimento...l'agitazione (e la paura del prelievo in quel caso) mi fa produrre urine abbondanti e incolori.
un'altra cosa che ho saputo dopo è che ho sbagliato nel fare l'esame, nel senso che la mattina appena alzato ho urinato normalmente, e una volta giunto in ospedale ho fatto l'esame del sangue e delle urine, mentre la farmacista mi ha detto oggi, che dovevo riempire le provette con la prima urina del mattino, questo può alterare gli esiti? in ogni caso ho a disposizione una seconda impegnativa, anche se solo per l'urinocultura, se volessi.
vabbè poi mi ha detto che per una ventina di giorni devo fare un pò di dieta, limitare i cibi "che scaldano".
sempre parlando con la farmacista...lei mi diceva che alla mia età (ne ho 20) è strano avere questi problemi se non ci sono altre cose in ballo come xx, yy...finchè poi ha detto anche "varicocele"...io non ho mai parlato al medico di questo perchè non mi sembrava potesse centrare...non ci avevo proprio pensato...il varicocele può avere responsabilità nell'infiammazione della prostata?
per concludere il medico non si è sentito di prescrivermi altre cure antibiotiche, ma di fare questa "dieta" e vedere come va (bene perchè i 15 gg di tavanic sono stati pesanti), e di fare una visita urologica se persiste ho ne sento bisogno. per fortuna il mio medico di base tornerà in ferie a fine ottobre, e quindi sarà sostituito di nuovo da lui se proprio avrò problemi.
ancora una volta (lo so...sono insistente e spesso scocciante...ma questo problema mi irrita, voglio liberarmene!!) vi porgo i miei più sinceri ringraziamenti.
buona serata.
[#16]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

segua ora il suo medico di fiducia e lasci perdere la farmacista e il varicocele che con le prostatiti non c'entra nulla.

Un cordiale saluto.
[#17]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
come detto dal collega non metta altra carne al fuoco, ma segua solo le indicazioni del collega che la segue un eventuale varicocele non c'èentra con tale sintomatologia
[#18]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Come temevo la confusione è incipiente, si faccia visitare da un urologo.
Cordiali saluti
[#19]
dopo
Utente
Utente
mi dispiace per la confusione, non era mia intenzione.
vedrò se riesco a farmi mandare da un urologo...comunque alla fine se vado con l'impegnativa mi ci vorranno mesi...quindi...toccherà ritirar fuori i soldini anche per questo...eh vabbè, la salute è la salute.
perchè poi anch'io non ci capisco molto...l'urina continua ad avere quel deposito di materiale corpuscolare bianco che non riesco a immaginare cosa sia e se è possibile che possa arrivare tutto dalla prostata.
vedrò di tornare dal buon medico a fine ottobre...a far la figura del malato immaginario -.-
vi ringrazio e vi auguro buona serata.
[#20]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
intanto sicuramente non c'è il sospetto di nulla di particolarmente allarmante, quindi se c'è da attendere un tempo razionalmente accettabile può rivolgersi ad una struttura pubblica.
Cordiali saluti
[#21]
dopo
Utente
Utente
buona sera,
fra non molto (o almeno spero) un amico di un parente, urologo in pensione, dovrebbe dirmi da chi andare dandomi anche un nome, ma dopo aver visto di persona gli esami fatti fino ad ora.
oggi ho fatto l'ultimo esame completo delle urine con urinocoltura.
nonostante tutto ogni volta che faccio l'esame delle urine quel sedimento o non è apparentemente visibile perchè deve essere lasciato sedimentare, o chissà...non c'è.
generalmente a volte ce n'è di piu fino a rendere le urine visibilmente torbide, a volte meno e si vede appunto solo le lasciato sedimentare. i fastidi in regione dell'ano sono saltuari e transitori, ultimamente non partciolarmente acuti. la febbre staziona a 37/37,2 durante il giorno mentre scende ai 36,6/37,8 la sera.
in attesa del confronto con lo specialista però...scusate davvero se insisto, vorrei ritornare su quell'ormai dannato sedimento di colore biancastro.
mi chiedo se si possa almeno escludere qualcosa...cosa potrebbe o non potrebbe essere? leucociti, proteine, albumina...insomma...qualcosa si potrà escludere...
quello che vorrei davvero sapere è se posso stare tranquillo sulla funzionalità e integrità dei reni...spero al piu presto di vedere questo specialista.
intanto vi porto ancora i miei ringraziamenti per la vostra continua disponibilità.
buona serata
[#22]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore ,

se fossero "leucociti, proteine, albumina...insomma...qualcosa..." dall'esame delle urine verrebbe fuori; se questo non viene segnalato niente le si può dire di serio e preciso da questa postazione!

Risenta il suo medico!

Ancora un cordiale saluto.

Prostatite

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