Le sue stesse mani, io avrei corso rischi seri

Buongiorno,
Vi contatto a seguito di alcuni rapporti occasionali gay avuti nell'arco degli ultimi 5 mesi. Sono abituato ad usare il preservativo per qualsiasi tipo di rapporto, ma purtroppo alcuni inconvenienti accorsi hanno compromesso la mia serenità. Nell'ordine: 1) masturbazione da me eseguita senza il raggiungimento dell'eiaculazione. Ho constatato che sul pollice avevo un taglio provocatomi dal contatto con la zip. Ho quindi il terrore che eventuale liquido preeiaculatorio possa essere entrato a contatto con la ferita sanguinante.
2) petting eseguito con partner. Entrambi completamente nudi ma con preservativo. Tuttavia durante lo sfregamento del pene del partner sul mio ano mi rendo conto dello sfilamento del preservativo ed interrompo immediatamente il rapporto. non c'è stato un vero e proprio tentativo di penetrazione ma solo uno sfregamento del pene del partner con il mio ano. Tuttavia in una situazione simile eventuale liquido preeiaculatorio entrato a contatto con l'ano potrebbe determinare una situazione di rischio?
3) masturbazione eseguita dal partner al mio pene. Ho constatato che il partner contemporaneamente masturbava anche se stesso e quindi immagino che con le stesse mani abbia toccato sia il mio pene che il suo, sul quale erano visibili gocce di liquido preeiaculatorio. Se qualche gocciolina di liquido preeiaculatorio fosse finita sul mio glande, gocciolando dal suo pene, o trasferendosi tramite le sue stesse mani, io avrei corso rischi seri per HIV o altre MST?Nello stesso rapporto ho effettuato baci profondi pur avendo una gengivite che mi comporta sanguinamento delle gengive.
4) rapporto anale passivo con preservativo eseguito con mio attuale partner fisso, durante il quale è avvenuta rottura del preservativo ed immediata interruzione del rapporto. In quest'ultimo caso lo stile di vita sano del partner (assenza di rapporti a rischio) mi fanno stare abbastanza tranquillo (partner negativo HIV-HCV nelle analisi eseguite in data novembre 2011, purtroppo antecedenti al rapporto a rischio). 
Pertanto vi chiedo se, in particolare con riferimento ai primi tre episodi, ma con un occhio anche al quarto, ho corso rischi legati a MST e se si quali; e in tal caso quali test eseguire e con quali tempistiche.
Ultimamente avverto alcune forme di malessere, che voglio sperare siano solo frutto della paura e ansia accumulata: dolori diffusi ai muscoli e ai nervi, mal di schiena, male ai fianchi, dolore sotto le ascelle. Possono questi sintomi essere legati ad un contagio?Qualora siano correlati, dopo quanto tempo si manifestano in genere e qual è la loro durata?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione e porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non mi sembra, da quello che ci scrive, che lei abbia corso rischi di un particolare spessore.

Detto questo poi le consiglio di consultare o riconsultare in diretta il suo medico di fiducia, quello vero, a lui riferire tutto quello che ci ha raccontato e da lui avere poi una conferma del nostro atteggiamento rassicurante oppure, se lui, che conosce correttamente ed completamente la sua vera storia clinica, ritiene che è bene fare una valutazione più approfondita con test ematochimici di controllo ed altro anche per meglio capire gli ultimi sintomi, da lei riferiti, che non sono sicuramente specifici di una precisa malattia a trasmissione sessuale.

Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta tempestiva e chiara. Purtroppo per motivi di lavoro mi trovo fuori dalla mia città di residenza e quindi impossibilitato a consultare il mio medico di fiducia. Il mio quadro clinico antecedente a questi rapporti a rischio è quello di una persona sana, negativa ai test HIV, HBV e HCV in data 30 settembre 2011. Tuttavia alla luce di tali episodi, successivi all'ultimo test effettuato, non so se trovarmi nella situazione di dover effettuare o meno il test, che comunque sottopone ad uno stress psicologico non facilmente sostenibile.
Alla luce dei rischi occorsi, lei me ne consiglia l'effettuazione?
La ringrazio ancora una volta per il servizio offerto e per la professionalità con cui lo conduce.
Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

le ripeto che non mi sembra, da quello che ci scrive, che lei abbia corso rischi di un particolare spessore e quindi è sottonteso che non vi è da parte mia, visto il suo problema da questa prospettiva, una tale indicazione categorica ed assoluta.

Detto questo poi rimane sempre la necessità, appena le è possibile, di riconsultare in diretta il suo medico di fiducia per tutto quello che si è già detto sopra.

Ancora cordiali saluti.


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