Carcinoma uroteliale operato e esame istologico

buongiorno,
avrei bisogno di un chiarimento
mia madre, 55 anni è stata operata il 24 luglio per un carcinoma uroteliale alla vescica
dopo l'operazione la dottoressa ha detto che era piu grande di quanto potesse immaginare e nel foglio della dimissione dall'ospedale dopo una settimana c'era scritto che la massa era attaccata nella parete destra della vescica e nella parte posteriore, vicino al collo vescicale
poco fa ci hanno chiamato dicendo che era arrivato l'esame istologico ma dobbiamo andare a ritirarlo fra 12 giorni!
per quale motivo non lo possiamo avere subito o in meno tempo? la dottoressa c'è non è in ferie e quindi non ritengo probabile che sia questo il motivo di tanta attesa!
le ho parlato dopo l'operazione e mi disse che questo esame serviva a capire se dopo l'operazione serviva una terapia o bisognava rimuovere la vescica completamente!
ma perchè per andare a prendere l'esame devo aspettare cosi tanto? vorrà dire che non è cosi urgente nel senso non è cosi grave come si pensava o il contrario?
ringrazio anticipatamente
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signora, il tempo di attesa per l'esame istologico non è mai determinato dalla volontà dell'urologo che rimuove la lesione e la consegna immediatamente al servizio di Anatomia Patologica. A questo punto il " pezzo" viene processato ( sezionato, colorato, sottoposto a trattamenti chimici) e valutato dal patologo con dei tempi tecnici che possono richiedere diversi giorni. Questo a prescindere dall'esito dell'esame istologico
Cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
nella peggiore delle ipotesi, se si dovesse rimuovere l'organo, per non avere un sacchetto esterno a vita si potrebbe pensare a una sorta di ricostruzione vescicale?
in che modo? le qualità di vita sarebbero tanto diverse? mi scuso per le domande ma sono un po confusa
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signora
qualora l'esame istologico consigliasse l'asportazione della vescica, bisognerebbe valutare numerosi fattori quali la localizzazione della malattia a livello vescicale, le comorbidità, la funzionalità renale, eventuali problematiche intestinali, la destrezza della paziente nell'eseguire degli autocateterismi necessari eventualmente nel post operatorio...tale fattori determinano poi la decisione se eseguire una derivazione esterna ( il sacchetto) o la ricostruzione di una neovescica utilizzando parte del tratto intestinale.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
salve,
l'esame istologico ha rilevato che ci sono ancora delle cellule tumorali in atto, e che si tratta di un tumore papillare ad alto grado infiltrativo ma da quello che ha detto la dottoressa non ha lesionato completamente la vescica quindi intende operarla nuovamente tra 30 40 giorni, ma è possibile preservare la vescica fortunatamente!
secondo voi 2 operazioni cosi ravvincinate (una è stata fatta il 24 luglio) e la prossima che sarà verso i primi giorni di settembre possono essere pericolose?
mia madre soffre di una lieve nefrite, soffre di ipertensione arteriosa e prende la pastiglia per tenerla controllata
le sono state fatte 2 anestesie la prima volta, inizialmente una lombare e poi la totale.
vorrei sapere se secondo voi è un po pericoloso o meno, se si poteva aspettare un po di piu per la seconda operazione.
vi ringrazio per la vostra disponibilità
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Le è stata prescritta una re-TURB per essere certi della non invasività della malattia e probabilmente eseguirà anche una TC.
Riguardo alle ipotesi , qs non farebbero che spaventarLa ma sappia solo che la re-TURB è stata prescritta nel suo inetresse e per essere certi che possa conservare la vescica sempre con opportuni controlli.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus