Nevralgia genito femorale

Cari dottori cercherò di essere breve e preciso. Mi chiamo Giovanni ed ho 37 anni. Nel 2002 mi fu diagnosticato un varicocele sinistro di 1° grado e una punta di ernia inguinale a sx. Pochi mesi fà ho rifatto gli accertamenti e la situazione si è evoluta in peggio ho quindi deciso di farmi operare. Il 5 marzo sono stato dunque operato in via laparoscopica di ernia inguinale bilaterale e varicocele sinistro di 2° grado. A distanza di circa 6-7 giorni dall'operazione ho accusato un dolore al testicolo sinistro e dopo averlo riferito al chirurgo mi fu risposto che era una norm. conseguenza. Ho aspettato fino al 25 marzo circa, sopportando il dolore che è presente solo alla palpazione e quando mi muovo. Ho effettuato quindi tre visite urologiche: alla prima, dopo ecografia, mi è stato detto che avevo la flogosi del didimo e un inizio di orchite; poco convinto ho effettuato il secondo consulto in cui mi è stato detto che non c'è alcuna infezione e nessuna infiammaz. e che forse si tratta di una nevralgia e quindi sospensione del ciproxin e del flaminase e data una cura con bentelan ( 4 mg. al giorno ); al terzo consulto, sempre dopo esame ecografico ed obiettivo, mi è stato detto che ho una nevralgia del n. genito femorale e prescritto fiale intram. di orudis 100 mg. per 6 giorni. Non so più cosa pensare. Esistono degli accertamenti diagnostici appropriati in grado di verificare se vi è una sofferenza di qualche nervo della zona addominale e stabilire anche la eventuale causa dell'insulto? Ci sono cure più appropriate? A vostra disposizione per ogni chiarimento. Grazie.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
Caro lettore,
solo il chirurgo che ha fatto la laparoscopia può sapere quale possa essere la cusa dei suoi dolori
Un dolore al testicolo può essere "normale" dopo tale chirurgia
cari saluti

Dott. Diego Pozza
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dopo
Utente
Utente
Innanzi tutto grazie per la celere risposta.
Oggi pomeriggio vedrò il chirurgo che mi ha operato.
Nel consenso informato all'operazione, mi sono accorto che uno dei possibili rischi dell'operazione è una nevralgia.
Volevo solo sapere se esistono accertamenti diagnostici strumentali per verificare quale nervo è interessato e da cosa è insultato o disturbato. Gli antiinfiammatori e antidolorifici prescritti dall'urologo non credo ( nella mia ignoranza ) abbiano un effetto risolutivo o curativo, in quanto penso che se c'è un problema di protesi applicata o clip che infastidisce il nervo, il problema sarà sempre presente ed in questo caso cosa potrei fare? Operarmi di nuovo? E' possibile ricostruire un nervo danneggiato o lesionato? Mi farebbe molto piacere conoscere anche le sue valutazioni in base ai sintomi che le ho descritto. Se vuole posso fornirle notizie più dettagliate sull'intervento. Ripeto: mi fa male solo quando mi muovo o cammino o durante il bidè. Gli anti infiammatori attenuano solo leggermente il dolore. Ho paura che possa cronicizzarsi e portarmelo dietro a vita. Vorrei conoscere altri spunti o ipotesi che magari fin ora possono essere state tralasciate.
Grazie ancora.
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Utente
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Caro Dottor D. Pozza, visto che fin ora sembra essere stato l'unico ad interessarsi della mia situazione, la aggiorno riguardo la visita eseguita oggi dal chirurgo che mi ha operato. Dopo averlo aggiornato sugli altri due consulti eseguiti dagli urologi, mi ha confermato che sicuramente si tratta di un dolore di oringine nevralgica. Mi ha spiegato che il nervo genito femorale e il n. ilio inguinale non sono stati compromessi o danneggiati e che la protesi in prolene è per forza di cose applicata in una zona fortemente innervata dalle varie <diramazioni> di questi nervi ( spero di ricordare bene e di non dire stupidaggini ). Per tale motivo è molto probabile che alcune di queste diramazioni sia, come dire, irritata dalla protesi. Esclude categoricamente un intrappolamento di questi nervi in quanto si conosce l'essatta posizione degli stessi e il posizionamento delle clip o viti che siano lo ha eseguito in punti dove sapeva che non avrebbe recato alcun danno. Mi ha detto che è un problema di "interfaccia": cioè tra protesi (rigida) e tessuti molli su/in cui è applicata e che un possibile sfregamento delle due parti provochi l'irritazione di questi <nervetti> che non sono visibili ad occhio nudo. Per quanto riguarda il varicocele, ha applicato le clip alle vene spermatiche il più in basso possibile, vicino l'anello pubico. Intanto, questa sera, mentre le scrivo, per la prima volta dall'operazione, sento la gamba sinistra leggermente infreddolita. Le assicuro che non sono affatto una persona ansiosa o ipocondriaca. Svolgo una professione che richiede lucidità, sangue freddo e controllo delle situazioni. Per concludere, mi ha detto di continuare con il ketoprofene intram. e con il cortisone e di stare tranquillo.... anzi di andare a correre....
A questo punto proseguirò con la cura, ma mi chiedo: non potrebbe essere importante fare un consulto da un neurologo?