La terapia antibiotica

Gentili Dottori,
ho sofferto di cistite da escherichia coli e proteus mirabilis per circa un anno, dopo svariate urinoculture, cure antibiotiche e tamponi vaginali per me e uretrali per mio marito abbiamo cominciato ad osservare regole rigidissime e sono stata bene per diversi mesi, qualche giorno fa nonostante le mille accortezze la cistite è tornata nuovamente, ho effettuato una urinocultura da cui risulta escherichia coli e questa volta non so darmi una spiegazione su come possa averla contratta. Chiedo il vostro aiuto per chiarire una volta per tutte alcuni dubbi in proposito:

1)Poichè nel frattempo io e mio marito stiamo cercando una gravidanza e sono nel periodo dell'ovulazione, quando sarebbe opportuno iniziare la terapia antibiotica per evitare di abbassare le possibilità di concepimento o mettere a rischio l'attecchimento e lo sviluppo di un eventuale embrione?

2)E' possibile che io possa trasmettere mediante i rapporti sessuali gli stessi batteri a mio marito (che comunque in passato è sempre stato asintomatico pur riscontrando infezioni dai suoi tamponi uretrali )ed originare cosi' l'effetto ping pong della cistite?

3) Se dall'urinocultura che mio marito farà , risulterà positivo ai miei stessi batteri, puo' prendere gli stessi antibiotici che prenderò io oppure gli antibiogrammi sono diversi pur avendo la stessa infezione?

4)Se l'urinocultura di mio marito dovesse essere sterile, dovrebbe comunque effettuare un tampone uretrale per escludere la possibilità di avere effettivamente l'escherchia coli e di poterla ritrasmettere nuovamente a me dopo una eventuale cura?

5) Se mi limitassi a bere semplicemente molta acqua(cosa che normalmente non riesco a fare), la cistite potrebbe passare senza bisogno di antibiotici?

6) Esiste veramente il vaccino anti-cistite di cui ho sentito parlare? Non ne posso veramente più.

Vi ringrazio fin da ora per la vostra attenzione.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
premesso che i batteri Escherichia Coli sono contenuti in enormi quantità nel tratto intestinale, pertanto vi sia da chiedersi non tanto perché possano passare nelle vie urinarie (cosa ovvia, soprattutto nella donna) ma piuttosto perché vi possano "attecchire" e dare disturbi, cercheremo di rispondere alle sue domande.
1) Non ci risulta che una terapia antibiotica con farmaci comuni possa influire sulla fase del concepimento.
2) Le infezioni urinarie difficilmente si trasmettono per via sessuale, piuttosto si può ovviamente ipotizzare la presenza di batteri "a livello genitale. E parliamo di batteri "virulenti", poiché la presenza di una flora batterica normale a livello vaginale è normalissima.
3) Certamente si potrà utilizzare lo stesso antibiotico. Grazie a Dio, il Coli è tuttora sensibile perlopiù a tutti gli antibiotici.
4) In assenza completa di sintomi nel principe consorte,il tampone uretrale ci parrebbe un eccesso di scrupolo!
5) Bere molta acqua è SENZA ALCUN DUBBIO il primo ed il migliore provvedimento da prendere, oltre a curare meticolosamente l'alimentazione cercando di avere una funzione intestinale la più regolare possibile.
6) Qualcosa del genere esiste, ovvero qualcosa che possa aumentare le difese immunitarie verso alcuni ceppi batterici. La scarsa diffusione ci pare però possa essere correlata ad un'efficacia non così fulminante ...

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
prima di tutto la ringrazio per la sua celere e cortese risposta.

Le scrivo nuovamente per avere un parere sulla terapia antibiotica prescrittami dal mio ginecologo: l'urinocultura come le dicevo riporta escherichia coli in queste quantità: 27021 n°/ul limiti di normalità 0 - 5000

Il mio ginecologo mi ha prescritto levofloxacina compresse 500 mg 3 confezioni.

Il medico di base sostiene invece che essendo in fase ovulatoria e in fase di tentativi mirati al concepimento, l'antibiotico più adatto sia la trozocina 500 mg 3 compresse in totale in quanto un antibiotico più forte sarebbe problematico per un eventuale concepimento.

Lei cosa ne pensa?
Inoltre il medico di base sostiene che io possa trasmettere mediante rapporti sessuali la stessa infezione a mio marito originando l'effetto ping pong. So che mi ha già risposto a questa domanda ma le chiedo come sia possibile che diversi specialisti possano dare risposte tanto differenti.

La ringrazio ancora per la sua disponibilità.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
la trozocina appartiene ad un gruppo di antibiotici che abitualmente si utilizzano in infezioni di tipo specifico (clamidie, micoplasmi, gram positivi). Le infezioni urinarie non complicate da gram negativi (come il Coli) in linea di massima si trattano con terapie di breve durata, anche in dose singola nelle situazioni più semplici. Queste ci pare sinceramente l'atteggiamento più comune oggi tra gli specialisti in urologia.
Per quanto inerente alle sue altre domande, ci pare di aver già risposto in precedenza.
Che vi sia discordanza fra i pareri di medici diversi è addirittura proverbiale. Nessuno è depositario della verità. La cosa piú importante è il risultato delle cure e la fiducia che si instaura tra medico e paziente.

Saluti
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