Minuto microfocolaio di adenocarcinoma prostatico gleason 4 3

Salve,
ho 62 anni- dal 2009 sono sempre stato trattato per ipertrofia prostatica benigna, psa valori medi 5- a seguito di cistopieloniefrite, con psa schizzato a 34, poi gradualmente attestatosi a valori di 6.5 dopo vari cicli di levoxacin.
Dopo visita urologica di controllo, mi è stata prescritta una biopsia prostatica che inizialmente risultava a detta del medico, essere non dirimente, invero citava testualmente:
Microfocolaio di adenocarcinoma prostatico 1 frustolo su 10 - lobo dx- frustolo siglato con d3.

A seguito della revisione della stessa e degli inclusi,il nuovo referto,cita testualmente:
"reperto riferibile a minuto microfocolaio di adenocarcinoma prostatico somma 7 (4+3)di Gleason. La neoplasia è presente in 1/10 dei frustoli di entrambi i lobi ed 1/5 del lobo destro. l'adenocarcinoma interessa il lobo destro frustolo D3 per circa l'8.3% (1mm su 12mm). Nei restanti frustoli di dx ed in toto di quelli di sx, non si riconoscono alterazioni neoplastiche maligne. La lunghezza totale dei frustoli di entrambi i lobi è di circa 118 mm, quella dei frustoli del lobo dx è di circa 58mm, quella del lobo sx di circa 60mm.Pertanto, la neoplasia occupa circa l'1.7% (1mm su 58mm) della lunghezza totale dei frustoli del lobo dx e circa lo 0.8% (1mm su 118mm) della lunghezza complessiva dei frustoli di entrambi i lobi.
Stante la situazione descritta la pregherei di chiarirmi:

1)l'impatto della malattia sulla sopravvivenza;
2)se con prostatectomia radicale c'è guarigione completa;
3)se ritiene il tumore possa aver superato la capsula;
4)la grandezza T0?? T1??? T2??
5)se bisogna fare l'intervento e se la tecnica nerve spering aumenta il rischio di recidiva
6) infine se Roma (Regina Elena ) possa essere consigliabile come centro di cura.
La ringrazio anticipatamente per la preziosa professionalità che ci dona.
[#1]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 5.9k 128 126
Gentile utente provo a rispondere sinteticamente alle sue numerose domande:

1-2)La sopravvivenza dopo chirurgia nelle forme organo-confinate e quindi la completa guarigione è molto elevata vicina al 100%
3-4) Per verificare se la malattia è organo confinata (all'interno della capsula prostatica) e quindi fare una stadiazione clinica (T) è necessario completare gli accertamenti con Visita prostatica, Risonanza magnetica e scintigrafia ossea
5) Le opzioni terapeutiche sono: chirurgia, radioterapia, ormonoterapia. La tecnica nerve sparing in corso di chirurgia è diretta a risparmiare i nervi dell'erezione ed espone ad un maggior rischio di avere quelli che sono definiti "margini positivi" ovvero il piano chirurgico adottatto in tale situazione lambisce il focolaio neoplastico e la chirurgia non è per definizione radicale.
6) Numerosi in Italia sono i Centri dove si eseguono interventi di prostatectomia radicale di alto livello compreso il Regina Elena

Cordiali saluti
Gino Scalese

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