Disfunzione erettile - reni - punta del pene fredda

Salve,
sono l'autore di questo quesito in andrologia.
https://www.medicitalia.it/consulti/andrologia/344448-una-vita-sessuale-assolutamente-soddisfacente.html

Uno dei miei dubbi era a quale specialista rivolgermi, se l'andrologo o se l'urologo, per non perdere tempo e denaro.
Ho scelto l'urologo e sto aspettando la visita fissata per il 17.4.

Altri "sintomi" che non ho specificato nel quesito originale sono la minzione frequente con un getto spesso debole.. una sensazione fastidiosa al perineo che mi potrebbe far pensare ad una prostatite (ne ho già sofferto in passato, nonostante non avessi però mai avuto problemi di disfunzione erettile).
Inoltre mi capita spesso di avere la punta del pene fredda.

Aggiungo che quando sono nel letto con la mia partner posizionato su un fianco, l'erezione è quasi normale cioè spontanea (anche in assenza di stimoli) ma quando passiamo all'atto sessuale, con la mia posizione supina o sopra la mia partner, dopo pochi secondi il pene perde durezza.
Potrebbe essere un problema circolatorio..? Oppure un calcolo uretrale..? (potrebbe collegarsi ai forti mal di schiena che hanno fatto iniziare il mio calvario..?)

Vi chiedo un consiglio anche perchè il mio medico di base mi ha prescritto il Levoxacin 500 ipotizzando un'infezione alle vie urinarie.. io sono poco propenso ad assumerlo.. Gradirei un vostro parere, scusate la confusione nei due quesiti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
in linea di massima l'urologo è un chirurgo che si interessa dell'apparato urinario e genitale maschile, mentre l'andrologo non è un chirurgo e si occupa dei disturbi funzionali dell'apparato genitale maschile (es. impotenza, sterilità). Vi sono poi figure intermedie appartenenti all'area della cosiddetta "andrologia chirurgica", nella quale le competenze dei singoli specialisti debbono essere valutate in base al loro curriculum formativo e professionale.
Ciò detto, ci pare che i suoi disturbi coinvolgano a largo raggio sia le vie urinarie che l'apparato genitale, con manifestazioni complesse. Senz'altro la situazione deve essere affrontata a livello specialistico, una terapia antibiotica empirica non ha realisticamente molte possibilità di successo. Le consigliamo pertanto di affidarsi ad un nostro Collega, urologo od andrologo che sia, con il quale riesca ad instaurare un buon rapporto di comunicazione e fiducia. Questo perchè la via per venire a capo dei suoi disturbi potrebbe non essere breve.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Aggiornamento

Sono stato da un urologo il quale dopo la visita mi ha diagnosticato un'infiammazione alla prostata, la quale "potrebbe" essere la causa dei miei disturbi.

Mi ha prescritto Levoxacin 500mg per 10gg e supposte Topster per 15gg.

Nel bugiardino del Levoxacin, però, ho letto che per trattare una prostatite batterica (immagino che l'urologo sospetti questa tipologia di prostatite per avermi dato l'antibiotico) si suggerisce un trattamento di 28 giorni.

La cura di 10gg mi scadrebbe domani, mi consigliate di contattare l'urologo e farmi prescrivere un prolungamento della cura?

(aggiungo che da quando ho iniziato la cura, mi sono comparsi/aumentati i sintomi quali bruciore durante la minzione e fastidi nella zona rettale)
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
abbiamo già espresso il nostro punto di vista sull'opprtunità di una terapia antibiotica empirica, d'ogni modo ogni specialista si comporta secondo le proprie abitudini, che non possiamo discutere in questa sede. Se le pare che i disturbi non si siano modificati, anzi si siano accentuati, ovviamente è opportuno che lei nei riparli con il nostro Collega.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottor Piana la ringrazio per la sua disponibilità e capisco che consulti via internet sono sempre delicati.

Ma su un parametro oggettivo spero si possa sbilanciare.
Per curare una prostatite batterica (ammettendo che sia il mio caso) sarebbe corretta una cura con Levoxacin 500 della durata di 28 giorni??
Sempre ammettendo che io abbia una prostatite batterica, una cura con Levoxacin 500 della durata di soli 10gg non rischia (come da bugiardino) di non debellare l'infezione, anzi di rafforzarla e di rendere l'infezione insensibile all'antibiotico..?

In questo senso, non è dell'idea di consigliarmi, dato che ormai ho iniziato la cura, di prolungarla?
Se si, posso anche chiederle fino a che punto la prolungherebbe?

La ringrazio dell'eventuale risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
il "bugiardino" merita questo appellativo non a caso. La sensibilità e l'esperienza dello specialista valgono certamente molto di più di qualsiasi altra indicazione. Praticamente ogni giorno siamo bombardati da nuove pubblicazioni che sensibilizzano la classe medica sui rischi delle terapie antibiotiche "empiriche", rischi destinati a materializzarsi non immediatamente, certo, ma valutabili solo a lungo termine e sulla popolazione globale piuttosto che sul singolo caso.
In linea di massima noi riteniamo che la prostatite batterica debba essere comprovata da risconti colturali positivi e verosmili, solo in questi casi è giustificata una terapia antibiotica mirata, a pieno dosaggio e prolungata per un periodo superiore al cinsueto, considerata la scarsa penetrazione del farmaco all'interno della ghiandola.

Saluti
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