Renella bilaterale

Buongiorno,
2 giorni fa ho avuto una serie di dolori simili a quelli di una colica (senso di nausea, dolore alla pancia e basso ventre e alla schiena). Nonostante abbia preso un buscopan la mattina, allla sera il dolore alla schiena continuava così ho preso una fiala di toradol. Premetto che durante la giornata ho urinato con sangue fino circa alle 17. Il giorno dopo ho effettuato una ecografia renale e vescicale. L'ecografista mi ha detto che ho molta renella. La risposta recita infatti: "bilateralmente multipli minuti spots iperecogeni da riferire a placche di Randall (microlitiasi)". La cosa mi ha lasciato perplesso dato che il 17 aprile (in seguito ad un altro episodio di dolori) avevo gia effettuato la stessa ecografia che però non evidenziava renella, anzi l'ecografo si era complimentato per la pulizia dei reni. Premetto che sono 6 mesi che ho una prostatite e ho preso già diversi antibiotici per combatterla. Mi chiedo quali possano essere dei medicinali che aiutino la fuoriuscita della renella. Ho paura di prendere il buscopan perche ho letto che essendo un antispastico, non aiuta la fuoriscita di calcoli o renella.
Non so proprio cosa debbo fare, grazie per l'attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
non deve stupire che ecografisti diversi, utilizzando apparecchi differenti, forniscano versioni diverse, in particolare quando si tratta di descrivere e misurare i calcoli delle vie urinarie. Specie nei casi di piccoli calcoli e calcificazioni adese alle papille renali (cosiddette placche di Randall), possono esservi degli artefatti tali da trarre in inganno. D'ogni modo, lei ha avuto dei disturbi e quindi qualcosa ci deve essere, sta di fatto che sia molto difficile da definire con precisione. La volontà di approfondire gli accertamenti in questi casi dipende anche dall'importanza dei sintomi, coliche e dolori persistenti spingono a cercare più il là, mentre un episodio passeggero può essere giudicato con maggiore ottimismo.
Riguardo a queste situazioni, la inviteremmo a leggere questo nostro articolo, dove situazioni simli alla sua vengono discusse in maggior dettaglio:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie per la cortese risposta,
anche oggi sto avendo dolori alla schiena ma non ho ancora preso nulla.
In questo senso come nel mio precedente post mi chiedo quali possano essere dei medicinali che aiutino la fuoriuscita della renella. Ho paura di prendere il buscopan perche ho letto che essendo un antispastico, non aiuta la fuoriscita di calcoli o come nel mio caso renella.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
come avrà appreso leggendo l'articolo che le abbiamo consigliato, la terapia delle coliche renali deve essere quanto più possibile mirata, ovvero non esistono farmaci genericamente "palliativi" in grado di giovare a prescindere. E' pertanto necessario approfondire le indagini quanto basta ad avvicinarsi il più possibile alla diagnosi e quindi instaurare la terapia migliore. Come avrà ulteriormente appreso, nell'insorgenza del dolore renale non è coinvolto alcuno "spasmo", pertanto i farmaci cosiddetti "antispastici", seppure largamente diffusi, esprimono la loro discutibile efficiacia con un'azione non direttamente indirizzata alle vie urinarie.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie per la cortese risposta,
questa mattina sono stato al P.Soccorso e dopo 2 flebo (toradol, plasil, bentelan + ranidil) sono stato dimesso con la conferma di coliche dovute a renella.
Tornato a casa purtroppo i dolori non sono passati del tutto. Il mio medico curante mi ha prescritto deflan, ominc e ciproxin per 5 giorni (dato che nelle urine ho emazie +++, leucociti ++, chetoni ++). Bere moltissima acqua (fiuggi), evitare latte, latticini, spinaci, ecc.. e prendere al bisogno il toradol (ovviamente non più di due iniezioni al giorno). Spero vivamente che con questa terapia possa espellere la renella e soprattutto evitare nel futuro (con una corretta alimentazione) ulteriori formazioni di renella.

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
la persistenza dei disturbi impone certamente l'esecuzione di indagini più approfondite, come la TAC senza mezzo di contrasto, unico esame in grado di chiarire oltre ogni possibile dubbio la presenza di calcoli lungo le vie urinarie. Solo se la TAC è negativa si potrà parlare a ragion veduta di "colica da renella", un'espressione abitualmente a torto molto abusata. Pertanto, se i disturbi non si risolvono entro le prossime 24-48 ore le raccomandiamo di ritornare in Pronto Soccorso, se possibile in un ospedale dove vi sia una guardia urologica attiva.
Per quanto riguarda gli altri provvedimenti, le consigliamo la lettura di questi nostri articoli. Ci pare che le indicazioni che ci riferisce siano piuttosto generiche e per alcuni aspetti francamente discutibili.

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Gentile Dottore ho letto i due articoli indicati. Preciso che il mio medico mi ha consigliato di bere solo quando non ho dolori, per favorire l'uscita della renella. Spero vivamente che la terapia farmacologica indicata sia quella giusta per combattere questa mia situazione che mi sta portando a non uscire più di casa da ormai piu di una settimana. Circa un mese fa ho eseguito come diceva anche Lei una tac lombo sacrale senza contrasto che però evidenziava uno schiacciamento di alcune vertebre ma non segni di renella. La risposta recitava infatti "lievi segni di discopatia degenerativa con lieve riduzione in altezza dei dischi intersomatici che risultano tenuemente ipointensi nelle sequenze T2-dipendenti per fenomeni disidratativi. A livello L5-S1 è ossevabile una protusione discale mediana ad ampio raggio che determina lievi effetti compressivi sulla faccia anteriore del sacco durale senza sicuri segni di conflitto disco-radicolare." Preciso che effettuai la Tac per dei dolori alla schiena.
Posso permettermi di chiedere, visto che sono di Roma, un consiglio su uno specialista della mia città al quale possa rivolgermi se non dovessi risolvere con la terapia sopracitata? Grazie mille.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
la TAC che lei ha recentemente eseguito è stata mirata sulla colonna vertebrale ed il midollo spinale, questa indagine - almeno abitualmente - non si estende alla valutazione dei reni e delle vie urinarie. Pertanto rimangono invariate le nostre raccomandazioni ad approfondire le indagini in caso di persistenza dei disturbi.
Non è compito di questo sito fornire indicazioni rispetto a specialisti e centri di cura. Nella sua grande città siamo certi vi possa solo essere l'imbarazzo della scelta tra nostri Colleghi che si occupino specificatamente della calclosi delle vie urinarie.

Saluti