Streptococcus agalactiae e minzione

Gentilissimi, scrivo per l’ennesima volta per esporvi un nuovo ‘problema’.
Un paio di settimane fa, mi accorgo di avere un leggero prurito a livello vaginale, assolutamente niente di straordinario e circoscritto alla parte alta della vagina.
Per sicurezza, visto che sono in cura per la vulvodinia da qualche tempo, vado a fare i tamponi e già che c’ero anche l’esame delle urine.
Nel ritirarli, l’esame delle urine è risultato perfetto mentre a livello di tampone vaginale mi è stato rilevato uno straptococcus agalactiae accompagnato da flora lattobacillare mal rappresentata, niente altro. Fino ad un mese prima non avevo niente di niente (avevo fatto un tampone prima di iniziare la cura per la vulvodinia). Mi hanno fatto l’antibiogramma e il mio medico generico, basandosi su questo, mi ha consigliato solo ovuli di cloramfenicolo 500 per 6 giorni con lactobacilli di doderlein per ripristinare la flora evitando di darmi antibiotici orali visto che ho avuto tempo fa anche una candida e visto che a livello urinario non risultava nulla. Il mio problema è che da qualche giorno, quando vado in bagno per fare la pipì, è come se avvertissi la sensazione di avere ancora qualcosa da espellere e questa sensazione mi da molto fastidio subito dopo essere stata in bagno, una specie di senso di 'pesantezza'. Non sento necessità di urinare spesso o comunque, bevendo tanto, mi sembra che i ‘numeri’ di volte in cui vado in bagno siano gli stessi. Oltre a questo nessun altro sintomo quali bruciori e pruriti.
Volevo chiedere a voi se questo streptococco potrebbe essere la causa di questo fastidio o se mi sono lasciata un po’ ‘condizionare’ sentendo parlare di cistiti etc legate anche a questo batterio (premetto che non ho mai avuto problemi di questo genere prima!). Possibile che questa cura locale non sia stata particolarmente efficace?
Secondo voi devo aspettare ancora qualche giorno prima di ritornare dal medico (dal ginecologo questa volta), aspettare che la cura antibiotica locale faccia effetto (ho finito ieri) o rivolgermi ad un urologo direttamente?
Aspetto una vostra risposta come sempre. Infinite grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

se devo darle una risposta sintetica, naturalmente "di parte", le devo dire che ora è giunto il momento di sentire in diretta un esperto urologo.

Nel frattempo, se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
Utente
Grazie dott.per la celere risposta.Volevo solo sapere, visto che non ho mai avuto problemi prima, è davvero necessario ricorrere ad un urologo? Dal suo articolo leggevo che quando non si presentano recidive o forme 'complesse' di cistiti, basta addirittura l'uso di un antibiotico ad ampio spettro per risolvere la questione. Questo vuol dire che potrebbe essere più 'complicato' di quello che credo o semplicemente lo fa per evitarmi trafile e cure inutili?:-) Una mia collega con i miei stessi sintomi e lo stesso problema, l'ha curato con il monuril. Chiaro che ogni caso è a sè, per carità, ma volevo giusto capire come pormi nei confronti di questo fastidio visto che nell'ultimo anno ne ho avuti non pochi:-( la ringrazio ancora per la cortse risposta che vorrà darmi.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

la valutazione diretta da parte di un urologo è la prima tappa per cercare di capire la vera causa o le cause del suo attuale problema urologico e poi impostare una terapia la più mirata possibile.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta, la ringrazio per l'immediatezza della sua risposta. Ho contattato un urologo consigliatomi da una collega che mi vedrà il 5 novembre. Nel frattempo saprebbe indicarmi qualcosa da prendere, anche di carattere omeopatico, per ridurre questa sensazione? Crede che il normogin per via vaginale e i fermenti lattici presi oralmente possano preparare bene il terreno per eventuali cure antibiotiche o comunque aiutarmi nel ripristino della flora intestinale e vaginale ? La ringrazio infinitamente.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

da questa postazione nessun medico serio le può indicare una terapia mirata.

Sui fermenti lattici non ci sono invece obbiezioni di sorta, se tollerati; infine si ricordi che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati o simili;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.
Vulvodinia

La vulvodinia è una patologie che colpisce la vulva, si manifesta con costante bruciore, secchezza e sintomi dolorosi che compromettono la vita sessuale.

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