Sanguinamento post eiaculazione

A causa di vescica neurologica sono costretto al cateterismo intermittente.
Inoltre ho problemi di stenosi uretrale che rendono spesso difficoltoso il passaggio delle sonde usa e getta (a tal fine uso quelle a punta "tiemann")
Premesso questo veniamo al nuovo problema.
Circa 10 giorni fa, a seguito di errata manovra nel fare cateterismo, sforzando troppo il passaggio, riscontravo una leggera perdita di sangue.
E’ una situazione che ogni tanto si presenta, ma che si risolve sempre entro breve termine.
Il giorno dopo però, a seguito di un eiaculazione, notavo oltre all'uscita dello sperma anche la presenza di sangue.
Pensavo fosse il residuo della piccola emorragia avuta il giorno precedente e non mi ero preoccupato più di tanto.
Oggi però, a seguito di nuova eiaculazione, riscontro nuovamente la presenza di sangue fresco.
Sempre di quantità modestissima, ma c’è.
Inoltre, se può essere d’aiuto nel dare la consulenza, segnalo che il sangue non è misto allo sperma, ma è uscito in un secondo momento. Anche a distanza di un ora le tracce ematiche fuoriescono e sporcano gli slip.
Cosa può essere secondo voi? Una ferita all'interno del lume del pene che non si è rimarginata, nonostante siano trascorsi più di 10 giorni dal primo evento? Oppure cos'altro può essere?
Una uretrite, ad esempio? Sinceramente sto convivendo da tempo con una infezione urinaria (urino-coltura positiva) che non ho mai trattato con cura antibiotica perché asintomatica (non ho febbre, ne dolori ne urgenze improvvise di urinare). Può essere questa la causa della perdita di sangue?
Nell'attesa del vostro parere cordialmente vi saluto.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 371
la sua considerazione è quella più giusta. Uretro/prostatite , e quindi una ferita che ancora non rimargina bene a causa dell'infiammazione e del trauma ripetuto

Dr. Andrea Militello.

Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.

Ecografia, urodinamica

www.urologia-andrologia.net

www.andrologiamilitello.

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta!
Lei cosa mi consiglierebbe di fare a questo punto?
Iniziare un ciclo antibiotico per debellare il germe trovato nell’urinocoltura (l’ Enterococcus Spp), in modo da risolvere il problema della possibile uretrite, oppure non fare sesso per un periodo più lungo e vedere se la ferita all’interno del lume si può rimarginare da sola nel tempo?
Fare un cura antibiotica quando il germe non crea sintomi specifici (vedi febbre, bruciori ecc.) mi è sempre stato sconsigliato da più di un specialista. Nelle condizioni in cui mi trovo dicono che sia meglio non sprecare cartucce perché il mio organismo potrebbe prima o poi diventare resistente a molti antibiotici se ne prendo ad ogni infezione (e con il cateterismo intermittente è normale che si presentino ogni tanto, nonostante sia circa un anno che non ne assumo).
Comunque sia stamane l’autocateterismo non mi ha dato nessun problema: le urine erano, visivamente, pressoché normali, ma sono convinto che se provassi ad avere ora una eiaculazione tornerebbe il leggero sanguinamento notato ieri.
Ma c’è un legame logico a questa situazione? L’atto sessuale può portare traumi all’interno del lune? Oppure è la pressione in uscita dello sperma che traumatizza ancora di più un ferita non ben emarginata?