Ecostruttura disomogenea con presenza di calcificazioni come da prostatite cronica

Buona sera. Sono un uomo di 41 anni e premetto che ho ampia fiducia nel mio urologo che risulta essere la Dott.ssa Sanfilippo che in questo momento non riesco a contattare. scrivo per fugare, per quanto possibile sul web, alcuni dubbi.
Tutto ebbe inizio nel settembre 2013 quando a causa di continui e persistenti bruciori al meato, dolori al testicolo sx mi reco presso la succitata Dott.ssa che rileva un'infiammazione generalizzata che, purtroppo, ha interessato anche il testicolo. dopo una prima cura con antibiotici e bentelan nessun apprezzabile risultato era stato riscontrato. ritornato a visita è stato deciso di modificare l'antibiotico con il Ciproxin 1000 e deltacortene 5 mg due volte al di. il gonfiore al testicolo è sparito e con esso i fastidi, tranne residuale ma persistente bruciore al meato. alla successiva ecografia è stata appurata la normalità del testicolo. visto il persistente bruciore la Dott.ssa prescrive urinocultura (08/11/2013) con risultato NEGATIVO tranne qualche leucocita.si decide, allora, di effettuare tampone uretrale (18/11/2013) ed anch'esso da esito negativo (Assenza di germi patogeni aerobi Gram + e Gram-. Negativa la ricerca per miceti). ritornato a visita dalla dott.ssa sanfilippo viene eseguita ulteriore ecografia (di cui questa volta riporto il risultato): Non alterazione al collo della vescica. Prostata di forma ..... ......... normali, vol. 18 cc. Ecostruttura disomogenea con presenza di calcificazioni come da prostatite cronica. RPM assente. (i puntini indicano che non riesco a decifrare la calligrafia). praticamente ho una prostatite cronica, che non è niente di grave, e che devo abituarmi a conviverci. da allora ho avuto alti e bassi con fastidi più o meno persistenti abituandomi a conviverci e nel frattempo per aiutare a decongestionare la prostata assumo profluss proseguendo tutto sommato una vita (pur anche quella sessuale) normale. il problema, almeno per me perché non sono riuscito ad interloquire col mio Urologo, è nato quando a seguito di una spermiocultura (effettuata il 28/1/2014 e ritirati gli esami il 31/1/2014) sono stati rilevati 3-4 leucociti, 10-15 emazie p.c.m. mentre il resto dell'esame riportava i seguenti valori: spermiocultura con esito mentre tutti gli altri valori erano corrispondenti a valori prestabiliti con eccezione del Ph che era 8,5 ed il valore di riferimento era 7,5-8.
Tutto quanto premesso il mio dubbio/preoccupazione è riconducile alla presenza di emazie nello sperma e questa situazione mi provoca preoccupazione. quello che vorrei sapere è se in relazione a quanto sopra le emazie siano direttamente legate alla prostatite cronica o nel frattempo dalla data dell'ecografia alla prostata soprapubica è possibile che sia modificato in pejus qualcosa. grazie ancora
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
le modestissime alterazioni dell'esame del liquido seminale sono assolutamente compatibili con la sua situazione prostatica, segnatamente la presenza di piccole calcificazioni. Questo non modifica nulla a livello di diagnosi ed indicazioni. Pertanto diremmo non vi siano provvedimenti urgenti da prendere, continui a far riferimento alla nostra Collega che la conosce da tempo.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
caro lettore,

avere alcune emazie nello sperma deve essere considerato assolutamente normale tanto che alcuni laboratori non rilevano tale dato. Nel suo caso, avendo sofferto per una prostatite, direi che l'esame da lei effettuato appare sicuramente buono e tranquillizzante.
Continui il percorso medico già intrapreso
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Anche se con ritardo si ringrazia vivamente.
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