Fastidio perineale

Gentili dottori, vi scrivo per illustrarvi il mio problema. Ho 19 anni. Ad ottobre parlai al mio medico di famiglia di un certo fastidio perineale che avevo ormai da qualche giorno, andavo spesso in bagno e avevo la sensazione di non svuotare completamente la vescica. Lui mi diagnosticò una cistite e mi diede una terapia antibiotica a base di Cefalosporine (non ricordo il nome di commercio del farmaco), dopo 2 settimane di terapia antibiotica senza nessun effetto collaterale i sintomi erano spariti. Qualche settimana fa ho riavvertito gli stessi sintomi, questa volta mi è stato prescritto sempre dal curante Augmentin per una settimana. Verso il 5 giorno però ho manifestato un effetto indesiderato quale Balanopostite da candida, già avuta in passato ma curata con terapia antimicotica topica. Questa volta ho quindi interrotto augmentin e proceduto con la terapia antimicotica per la candidasi. Ora ho risolto il problema della balanopostite, ma non il fastidio perineale.
Ho effettuato una visita urologica, i medico ha detto che è tutto nella norma. Mi ha scritto nel referto Disuria. Mi ha inoltre prescritto degli esami quali es.urine, urinocoltura e spermiocoltura, e consigliato di prendere una bustina di Flogeril forte al giorno.
Non ha parlato di problemi legati alla prostata, ma potrebbero essere i sintomi di una prostatite?Avverto questo fastidio a livello perineale, anche quando mi siedo, vado spesso in bagno (sto comunque bevendo tanta acqua rispetto al solito) e ultimamente sento ogni tanto dei dolori a livello del perineo vicino alla base dello scroto.
Se persistente da ormai diverse settimane (senza contare il primo episodio a ottobre) è possibile si sia aggravata o/e diventi invalidante magari per quanto riguarda rapporti sessuali etc? Ho paura che possa darmi seri problemi...
Vi ringrazio per la cortese attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
che si tratti di una infiammazione della prostata è senz'altro molto sospetto. Assolutamente importante è eseguire gli accertamenti prescritti dallo specialista, che sono l'inizio di un percorso diagnostico che potrà necessitare anche di ulteriori accertamenti, ma giustamente si va per gradi. Noi siamo molto critici sulla somministrazione di antibiotici in modo empirico, a meno che vi sia febbre o disturbi molto intensi. Purtroppo, a parte gli effetti collaterali, gli antibiotici tendono ad imbrogliare un poco le cose ed a rendere più difficile l'interpretazione della situazione nella sua realtà. Tenga presente che comunque queste situazioni si giovano maggiormente, più che dei farmaci, della stretta osservanza di consigli inerenti lo stile di vita (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica e sessuale). Di questi potrà trovare facilmente traccia anche su questo stesso sito.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua gentile attenzione. Io sono intollerante al lattosio e spesso ho problemi intestinali, potrebbe essere un fattore legato al mio problema? Se si trattasse di un infiammazione alla prostata dei tempo così prolungati prima di procedere con una terapia specifica possono avere serie ripercussioni?
Scusi se faccio così tante domande, ma mi è capitato di non trovare grande rassicurazione presso i medici che mi hanno visitato. Posso comunque avere una vita sessuale attiva nonostante questo problema? Potrò avere problemi futuri nella sfera sessuale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
come le abbiamo detto, il ruolo dei disturbi intestinali nel suo problema urologico è a nostro modo di vedere essenziale. Non esistono cure assolutamente specifiche per la prostatite, a parte le forme acutissime. le sole nelle quali la terapia antibiotica è inderogabile. Per il resto è importante fronteggiare la situazione su più versanti, privilegiando le attenzioni sullo stile di vita, piuttosto che farmaci od integratori dalla dubbia efficacia. Per il resto, lei fondamentalmente deve fare la sua vita, non lasciandosi intrappolare da questa situazione. In linea di massima non esistono controindicazioni ad una attività sessuale condotta con frequenza ragionevole.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
la ringrazio ancora dottore per la sua disponibilità.
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