Biopsia prostatica

Egregi dottori, vorrei porvi una quesito che mi aiuterà ad affrontera per il meglio il mio prossimo intervento ( il 2 aprile p.v. ) per la disostruzione della prostatata dovuta ad una ipertrofia prostatica di grado severo. In breve la mia storia: ho 53 anni e ormai da diversi anni sono afflito da questa IPB ostruente ( sono stato cateterizzato negli ultimi 3 anni per 3 volte per ritenzione acuta di urina) in terapia con Alfuzosina da circa 7 anni e Dutasteride da circa 2 anni e con le seguenti dimensioni della prostata: prostata di 160 cc ed adenonoma di 116 cc. In corso di questi anni sono stato sottoposto per 2 volte a biopsie prostatiche con esito negativo ( 2006 e 2009) per psa elevato e nel 2011 ho eseguito presso struttura ospedaliera il PCA3 con score di valore 8 e in quell'occassione ho anche eseguito il psa ( naturalmente prima del massaggio prostatico) con valore di 37.8. E' chiara che la mia IPB è caratterizzata anche da una componente infiammatoria cronica anche a dimostrazione che in questi anni i psa hanno avuto valori altalenanti, da un minimo di 9 ad un massimo di 37,8 con i soliti disturbi di noi pazienti "prostatici" ( difficoltà ad iniziare la minzione al risveglio, senso di incompleto svuotamento, urgenza minzionale...etc..tec) A termine di questa cronistoria Vi chiedo gentilmente la vostra opinione in merito a dover eseguire prima dell'intervento, "condizione sine qua non" una ulteriore biopsia, con tecnica con laser ad Olmio. Per ultimo e non meno importante per noi "maschietti" il problema della eiaculazione retrograda è verificata per circa l'80% dei casi oppure quella speranza di rientrare in quei fortunati 20% è solo una illusione? Ho letto al contrario della tecnica Holep che il laser Greenlight, darebbe più possibilità di evitare la eiaculazione retrograda. Vi ringrazio anticipatamente per i chiarimenti che sarete in grado di darmi.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 370
consideri che comunque il volume impegnativo della sua proposta renderà l'intervento con il laser lungo e impegnativo.
utile biopsia preoperatoria
la percentuale di parziale conservazione della eiaculazione la valuto su una mia statistica strettamente personale intorno al 10-15%

Dr. Andrea Militello.

Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.

Ecografia, urodinamica

www.urologia-andrologia.net

www.andrologiamilitello.

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottor. Militello, la ringrazio per la sua risposta così celere ed esaustiva in merito alla biopsia, ma la mia preoccupazione è rivolta al fatto di dover eseguire la biopsia un giorno prima dell'intervento, con esito in giornata stesso, ed in caso di negatività, essere operato il giorno dopo. Posso presumere che dopo la biopsia, data la congestione, a causa di 22 prelievi, non possa fare più "pipì" spontaneamente, a causa delle dimensioni della prostata, e che il decorso post operatorio possa "diverso" da chi esegue solo l'intervento. Per ultimo cosi come scritto nel post precedente, per vostra esperienza, l'intervento con il laser verde greenlight, è paragonabile alla laser ad olmio, che però da la possibilità di esaminare ed analizzare il tessuto prostatico "triturato" dal morcellatore, al contrario del Greenlight che vaporizza?? Ringrazio, per il lavoro che conducete con elevata professionalità.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107 370
scusi la cattiveria e l'insensibilità, ma potrebbere essere una soluzione alla sua giusta paura , quella di lasciare un catetete a dimora!!!!
le due tecniche laser sono ovviamente diverse.
Non le nascondo che il nostro gruppo opera ancora molto con la "vecchia" ansa diatermica.
Tra le due metodiche preferirei quella che mi lascia tessuto prostatico da analizzare all'istologico
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Utente
Utente
Nessuna paura gentile dottore...Ormai l'uretra ha fatto il "callo" dopo 3 cateterizzazioni....La ringrazio per il suo parere, perchè noi pazienti siamo "bombardati" dai mass-media, ( senza fare pubblicità alle varie trasmissioni sulle nostre reti televisive) da informazioni di carattere scientifico-medico circa le migliori metodiche di approccio per questo tipo di intervento. Ringraziandola
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