Cancro prostata ormonorefrattario

A dicembre 2009 a mio padre (allora 64 anni) viene scoperto (a seguito di PSA >100 )con biopsia, un cancro alla prostata localizzato, senza metastasi (Gleason 4+3); inizia così a gennaio 2010 la terapia ormonale (Casodex 150, intermittenti+Enantone), nel febbraio 2013 per risalita PSA (17), nessuna metastasi per fortuna, effettua la radioterapia (40 sedute nel mese di giugno-luglio); il PSA si ferma a 17 per un mese durante la radioterapia ma poi cresce ancora ed a Gennaio 2014 raggiunge addirittura 98. A seguito di tac e pet con colina risulta che il tumore è ancora localizzato alla prostata ma si capisce che nn risponde più alla terapia ormonale.
Viene così sottoposto (psa>100 a quel punto), anche se in assenza di metastasi, a chemio (8 sedute, una a settimana con una settimana di intervallo ogni tre settimane, con Docetaxel etc); ora, dopo 6 sedute, il PSA è sceso a 74; la chemio dopo le prima sedute è ora ben tollerata e penso che la Dottoressa voglia continuare oltre le 8 sedute programmate per far scendere ulteriormente il PSA.
L'approccio è corretto? Vi sono altre possibilità terapeutiche e per quanto tempo mediamente la chemio così fatta impedirà la progressione?
Cordialmente
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Dr. Carlo Luigi Augusto Negro Urologo, Andrologo 108 8
Gentile Lettore,

l'approccio è corretto, suo papà e l'Oncologo che lo segue hanno fatto e stanno facendo tutto quello che bisogna fare per controllare il più possibile il tumore prostatico.
Altre opzioni terapeutiche ce ne sono ma sono di II linea rispetto alla chemioterapia che sta facendo e che mi sembra stia dando qualche risultato. Infine è impossibile nonchè imprudente, dopo le prime sedute di chemioterapia predirre per quanto tempo sarà responsivo alla terapia; dipende molto dall'andamento del PSA in corso di chemioterapia e soprattutto al termine della chemioterapia (quale sarà il valore raggiunto e per quanto tempo riuscirà a mantenerlo tale). In ogni caso come già scritto esistono diverse altre terapie di II e III linea molto efficaci.

Dott. Carlo Negro, F.E.B.U., F.E.C.S.M.
Dirigente Medico
S.O.C. Urologia – Ospedale Cardinal Massaia. ASL AT

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