Brucioti pene e testicoli con urinocoltura negativa.

Gentili dottori. Sono in apprensione poiché essendo stato operato un anno fa di prostatectomia per tumore prostatico sto accusando i sintomi di cui sopra pur risultando negativo l'esame di urinocoltura. Mentre l'esame chimico fisico delle urine segnala rari leucociti. Il mio timore e ovviamente di una ripresa del tumore non avendo i sintomi descritti origini di infezione batterica. L'ultimo esame PSA risalente a due mesi fa dava valori nulli. Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Signore,
se il PSA è azzerato non si devono assolutamente avere timori dal punto di vista oncologico. Ovviamente gli esiti dell'intervento la espongono alla possibilità di avere dei disturbi irritativi o funzionali, legati al notevole rimaneggiamento anatomico che ha portato l'intervento. Se gli esami di base sono sostanzialmente poco indicativi ed il disturbo persiste, è opportuno approfondire le indagini, in primo luogo con l'esecuzione di una endoscopia delle basse vie urinarie (uretro-cistoscopia). Questa indagine, praticata con uno strumento flessibile ed in semplice anestesia da contatto viene eseguia ambulatorialmente e può fornire molte essenziali informazioni.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Mi sembra solo strano che questi problemi diciamo di assestamento insorgano dopo un anno dall'intervento. Inoltre cosa mi indica rari leucociti? Grazie di nuovo
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
La dizione "rari leucociti" (globuli bianchi) non ha alcun significato. In caso di infiammazione od infezione vera, la presenza è molto più consistente.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore, vorrei ancora completare la mia domanda con alcuni dettagli. Sono ovviamente in attesa di parlare col mio curante di tutto. L'anno scorso a distanza di tre mesi dall'intervento di prostatectomia radicale avevo avuto un episodio di macroematuria in seguito ad un dolore avvertito nell'addome dx. Il curante mi aveva prescritto un esame citologico delle urine che aveva segnalato la presenza di sospette cellule atipiche. Contattato il chirurgo che mi aveva operato mi prescriveva una cistoscopia che lui stesso mi eseguiva senza che risultasse nulla di rilevante. In riferimento alle cellule atipiche il chirurgo mi rispondeva che si trattava solo di sospetto e che l'esame endoscopico della vescica toglieva ogni sospetto. (sono tra l'altro cose che ho segnalato in domande precedenti). Ora la mia domanda è questa: le cellule atipiche possono avere origine da un tratto a monte della vescica? (dal momento che la vescica era integra e il dolore si era originato a monte di questa). Se i disturbi che ora accuso non spariscono è sufficiente come lei mi ha consigliato fare una cistoscopia o sarebbe consigliabile qualche altro tipo di esame? Mi perdoni per l'insistenza ma ovviamente il fatto di accusare dei disturbi proprio nella zona dive sono stato da poco operato non mi lascia molto tranquillo. Potrebbe inoltre avere senso anticipare l'esame del PSA? Grazie mille
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Gentile Signore,
se l'endoscopia è già stata eseguita da non molto tempo, non è il caso di ripeterla, una semplice ecografia può rilevare eventuali alterazioni, di cui non abbia,o però alcun concreto sospetto. La presenza di cellule atipiche può avere molte cause di tipo "benigno", la negatività. della cistoscopia vuol dire moltissimo, se si ha il sospetto che possano provenire dalle alte vie urinarie sono presenti delle condizioni che ci pare non siano verificate nel suo caso. I suoi disturbi sono peraltro atipici e potrebbero anche accordarsi con una causa neurologica, sempre molto difficile da dimostrare oggettivamente. D'ogni modo, sappia che il tumore della prostata è perlopiú caratterizzato dall'assenza completa di sintomi, se non nelle sue complicazioni avanzate. Questo accade già con la prostata in sede, ancor più dopo la sua asportazione. Pertanto, a maggior ragione una ipotetica recidiva locale non si evidenzia praticamente mai con dei disturbi locali, ma eventualmehte solo con il netto rialzo del PSA. Questo serva a confortarla nei suoi immotivati timori.

Saluti
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto