Bruciore punta del pene

Salve a tutti!
Ho 29 anni, non fumo e bevo alcolici molto di rado e circa 3-4 anni fa ho avuto i primi episodi di bruciore sulla punta del pene di forte intensità ma di bassa frequenza (inizialmente un paio di volte al mese) alle quali inizialmente non ho dato molto peso. Col passare del tempo la frequenza e via via aumentata e nel giro di circa un anno e mezzo – due, avevo anche più di un episodio quotidiano, praticamente ogni giorno, però con intensità del bruciore più bassa. Decisomi a parlarne con il mio medico di famiglia, ho fatto le classiche analisi sangue urine, non rilevando però nessun risultato anomalo (tutti i valori nella norma eccetto i monociti poco sopra il limite massimo) e dovendomi spostare all’estero per alcuni mesi il mio medico mi disse che non era nulla di allarmante e che al mio ritorno avremmo fatto eventuali accertamenti (siamo nella primavera 2013). Partito a giugno, dopo alcuni giorni dal mio arrivo in Turchia, ho avuto dei problemi con lo stomaco e mi sono recato presso una clinica privata dove il medico del posto mi prescrisse dei farmaci tra cui un antibiotico; gli feci presente anche del bruciore che avevo e con aria di sufficienza mi disse di non preoccuparmi e di prendere i farmaci che mi aveva prescritto per circa 5-7 giorni. Durante questo periodo l’intensità del bruciore diventa fortissima e tornato al controllo dopo una settimana, un altro medico che lo sostituiva, mi disse che andava tutto bene e di interrompere la cura; inoltre mi disse che nel giro di qualche giorno anche i bruciori si sarebbero ridotti e se cosi non fosse stato, di ritornare. Infatti dopo alcuni giorni i bruciori si ridussero sensibilmente fino a praticamente scomparire del tutto.

Mi consideravo praticamente guarito quando circa tre mesi fa, dopo circa un anno e mezzo, iniziano a ricomparire i sintomi di bruciore spesso intensi. Il bruciore il più delle volte compare qualche minuto dopo aver urinato in concomitanza con la fuoriuscita di qualche goccia di liquido maleodorante (come fosse un residuo di urina misto ad altro).
Mi sono recato nuovamente dal medico di famiglia (che intanto è cambiato) e che mi ha riprescritto le analisi sangue ed urine, dalle quali non è emerso nuovamente nulla…

Cosa potrebbe essere? Può essere relazionato a fastidi anali che ho negli ultimi mesi (precedenti alla comparsa del bruciore)?
Cosa potrei fare, visto che dalle analisi non risulta niente e che quindi il medico di base dice che non è nulla di preoccupante? Cercando su internet, ho letto di alcuni rimedi naturali (come ad esempio l’uva ursina); pensate che sia una buona idea provare questi rimedi?

Vi ringrazio in anticipo per l’attenzione e mi scuso se mi sono dilungato un po’.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

è stato fatto un esame colturale completo da tampone uretrale?

Altre indagini, per completare le valutazioni diagnostiche, visto che il suo disturbo è recidivante, potrebbero essere una ecografia delle vie uro-seminali ma soprattutto una uroflussometria registrata; questi naturalmente sono esami da fare solo dopo una attenta rivalutazione del suo medico di fiducia e se comunque sempre da lui confermati ed indicati.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Gentilissimo Dottor Beretta, La ringrazio per la celere risposta. Purtroppo nessuno degli esami da Lei citati è stato effettuato; come accennavo, gli unici esami fatti sono quelli standard di sangue ed urine e poiché non è emerso nessun segnale anomalo correlato ai miei sintomi, il medico di base mi ha tranquillizzato dicendo che non è nulla di importante e che probabilmente il bruciore è dovuto alla mia alimentazione. Crede che debba insistere perlomeno per farmi prescrivere una visita urologica?
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
A questo punto una valutazione diretta con un esperto urologo potrebbe essere ragionevole.

Un cordiale saluto.