Adenocarcinoma prostatico e colite

Buongiorno,
premetto che il problema non riguarda me ma mio padre (età 71 anni, altezza 175 cm e peso 78 kg). Nei giorni scorsi a seguito di un permanente PSA con valore 7.1 su indicazione dell'urologo di fiducia mio padre ha effettuato una biopsia prostatica di 12 prelievi. l'esito di tale esame ha evidenziato la presenza di adenocarcinoma prostatico Gleason 6 (3+3). 1 frustolo 10% e 2 frustolo 30%, negativi gli altri 10 prelievi. L'urologo ci ha indirizzati dal radiologo per un consulto e al fine di intraprendere una terapia Radio. A seguito dell'incontro ci è stato detto che poiché mio padre soffre di colite ulcerosa non è indicato effettuare radioterapia e ci è stato consigliato di non intervenire ma di procedere con una "Vigile Attesa", monitorando a cadenza trimestrale il PSA ed effettuando annualmente un eventuale biopsia prostatica in presenza di innalzamento dei valori del PSA. Segnalo inoltre che mio padre ha effettuato anche scintigrafia ossea con esito negativo. lo stesso radiologo ha avuto un consulto telefonico con l'urologo di mio padre e hanno deciso di effettuare la predetta " Vigile Attesa". Vedendo la perplessità nel volto dei miei genitori (mia madre ha perduto la madre con un tumore al seno) potreste indicarmi se ci sono ulteriori possibilità di cura? L'età di mio padre è troppo avanzata per la prostatectomia? La terapia Ormonale potrebbe avere risultati? Ho sentito parlare anche di Radioterapia utilizzando per questi casi una sostanza da interporre tra la prostata e il retto per evitare che le radiazioni giungano a quest'ultimo considerando la colite ulcerosa di mio padre.
quali consigli mi dareste?
Ringrazio per la cortesia e la disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
sarebbe forse più corretto parlare di "vigilanza attiva" (active surveillance) che ha in sè elementi di maggiore pro-attività rispetto alla "vigile attesa" (watchful waiting) che invece depone per un atteggiamento maggiormente passivo e magari congruo in soggetti molto più anziani di suo padre. Certamente concordiamo con questa indicazione, che è in linea con i più recenti intendimenti della comunità urologica internazionale. I fattori su cui basiamo questa nostra affermazione sono le medesime che già hanno citato i notri Colleghi:
1) le caratteristiche del tumore, a bassa aggressività e volume (G 3+3, PSA non troppo elevato e stabile da tempo) rendono discutibili le indicazioni ad un eventuale intervento chirurgico/laparoscopico dopo i 70 anni;
2) esistono evidenti controindicazioni alla radioterapia.
Chiaramente suo padre dovrà continuare a dosare il PSA ogni 4-6 mesi circa, eseguire probabilmente una risonanza magnetica nucleare dell'addome e si può pensare di ripetere le biopsie entro i prossimi 2 anni circa.
tenga comunque presente che questo argomento non è ancora pienamente condiviso da tutti i Colleghi (specie quelli non propriamente giovani ...), pertanto non si deve stupire se eventuali altre voci rilasciassero pareri contrastanti.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
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Buongiorno,
ringrazio per la pronta e cortese risposta.
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