I sintomi sono sempre gli stessi dolore al fianco

Salve, il 21 agosto ho avuto un rapporto con una donna di strada dove ho ricevuto una fellatio non protetta, dopo tre giorni ho avvertito un leggero bruciore sul canale uretrale e ho notato un gonfiore al meato, in preda al panico sono andato dal mio medico che mi ha prescritto ciproxin 500 una compressa al di per 10 giorni, ma vedevo che non avevo nessun miglioramento inoltre compariva un dolore al fianco/inquine e testicolo destro. Di corsa sono andato da un urologo che mi ha escluso a priori che poteva trattarsi di gonorrea e mi ha diagnosticato una candida. Ho preso quindi insieme al ciproxin anche sporanox e lavaggi con prevaril. Finita la terapia i sintomi di bruciore sono andati via ma compare una secrezione trasparente e appiccicosa. Faccio quindi urinocoltura e sperma coltura con esito negativo per l urina e stafilococco aureus trovato nel liquido seminare, il medico mi prescrive bactrim forte per 8 giorni due compresse al di. I sintomi sono sempre gli stessi dolore al fianco e testicolo destro + secrezione e meato arrossato gonfio la mattina. Ripeto esami colturali stavolta faccio anche tamponi uretrali con ricerca diretta per clamidia e micoplasmi nel liquido seminale e nei tamponi tutti danno esito negativo ho fatto anche analisi del sangue dopo 45 giorni dal rapporto per sifilide hiv ed epatite tutti con esito negativo, ho fatto anche il tampone alla secrezione anch essa con esito negativo. Torno dall urologo che mi assicura non esserci nessuna infezione ma solo un infiammazione residua quindi mi ha prescritto topster supposte una a sera per 10 giorni più delle compresse prostafix per 30 giorni una al di, avendo una leggera congestione della prostata adesso vi chiedo posso avere delle infezioni non rilevate dagli esami fatti? Devo fare qualcosa di più specifico? E il test hiv dopo 45 giorni che valenza ha? Non riesco a stare in pace col mio cervello e sono preoccupato per la mia ragazza in attesa di una vostra risposta vi ringrazio in anticipo
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

per il test all'HIV, se, come dovrebbe, è di ultima generazione, 45 giorni sono più che sufficienti per escludere un tale patologia.

Da quello che ci racconta il suo urologo potrebbe avere ragione "assicurandole che non vi è non più nessuna infezione ma solo un infiammazione residua"; segua le sue indicazioni e non ripeta più il grave errore di avere rapporti mercenari "con una donna di strada".

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie per la tempestiva risposta dott. Beretta seguirò certamente il suo consiglio sono errori che possono rovinare la vita e spero che tutto si risolva al più presto e solo con un grosso spavento preso.
La ringrazio ancora dottore e le porgo distinti saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene!
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Salve dottore, oggi sono alla conclusione della cura antinfiammatoria ma niente nessun sintomo è andato via, è possibile che un'infiammazione si possa protrarre fino a quasi 3 mesi senza aver un minimo di miglioramento? Mi chiedo se ci possa essere un'infezione non vista dagli esami colturali fatti se devo farne altri con ricerca dirette come ho fatto per la clamidia, l'analista mi afferma che non vi è nessuna infezione e che se ci fosse stato un altro battere con ricerca diretta me l'avrebbe detto. Io sono arrivato al punto che non so più a cosa pensare quasi a rassegnarmi a vivere con questi sintomi. Anche se non potendo fare una diagnosi diretta e quindi giustamente non può dare una risposta certa le chiedo essendo lei un esperto in materia se devo eseguire altri esami o continuare su questa linea dettata dal mio urologo. In attesa di una risposta ringrazio in anticipo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

oltre alle indicazioni specifiche ricevute in questi casi possono essere utili anche alcune indicazioni dietetico-comportamentali quali:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie mille dottore per la risposta
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Salve dottore
Sono stato dall'urologo dopo aver assunto topster per 10 giorni in quanto continuo ad avere sempre gli stessi sintomi.
Per lui non vi è nessuna infezione e mi ha detto che se ci dovessero essere dei mutamenti lo devo chiamare, altrimenti ha detto di rivederlo l'anno prossimo e ripetere gli esami.
Io ad oggi ho sempre gli stessi sintomi e inizio a pensare che possa avere qualche battere come il tracoma o altro che abbia bisogno una coltura specifica e diretta o che gli esami abbiano dato dei falsi negativi, non so se credere a ciò che leggo su internet cioè falsi negativi o gente che dopo tamponi negativi riscontrano il battere dopo anni, o credere al mio medico di famiglia all'urologo. Loro affermano che non ho nulla e che posso riprendere il rapporto con la mia partner. L analista anche lui afferma che non ho infezioni e che i postumi da stafilococco aureus si possono estendere anche a mesi. Cosa mi consiglia di fare?
Distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non sottovaluterei le corrette considerazioni, fatte dai medici e biologi da lei incontrati, e quindi potrebbe essere utile a questo punto seguire i loro consigli ma, se ha altri dubbi, può allora essere utile anche sentire in diretta un'altra campana.

Ancora un cordiale saluto.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie mille dott. Beretta
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dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Salve dottore oggi ho avuto l esito del test hiv (negativo) fatto dopo 86. Se il test fosse di terza sarebbe comunque definitivo come risultato? Poi le volevo chiedere riguardo ad epatite b/c il test che ho fatto a 45 giorni può ritenersi definitivo?
Per quando riguarda i fastidi che avevo ho il meato sgonfio e poco arrossato risulta un po rovinato ma credo sia normale...bruciore assente, persiste un leggero dolore all inguine che premendo si fa pungente e delle fitte ai testicoli non ripetute. La secrezione persiste ma l'urologo che mi segue mi ha detto che potrebbe non andar più via.
Adesso noto invece il liquido seminale grumoso e con densità tipo gelatina chiedevo se potesse essere una normale conseguenza o devo prendere provvedimenti
In attesa di una vostra risposta ringrazio in anticipo
Distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Senza furie faccia un esame del liquido seminale con relativa valutazione colturale e poi assieme al suo urologo riesamini per bene la sua situazione clinica.

Un cordiale saluto.
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