La prostatite cronica si ripresenta

Buongiorno, di seguito elenco il mio caso.
Uomo
Età 40 anni
Dal 2001 caso di Clamydia curata con successo.
Negli anni a seguire molte volte volte casi di uretrite e prostatite diagnosticate tramite urinocultura e spermiocoltura poi curate con antibiotici. Nonostante questo il periodo più lungo di buono stato di salute è stato di 2 anni poi sempre il ripetersi dei problemi.
Da molti mesi ormai ho alcuni disturbi, bruciore alla minzione e dolore fortissimo all'asta del pene durante l'erezione che assolutamente impediscono i rapporti sessuali. Fastidioso sgocciolamento a fine minzione, raramente accompagnata da qualche goccia di sangue vivo come se provenisse da qualche ferita interna all'uretra. (succede raramente comunque) e urine maleodoranti.
Dalle analisi alle urine (due campioni a distanza di 5 mesi) leucociti sopra i 200, per il resto tutte le analisi sono perfette. Una spermiocoltura di alcuni mesi (aprile 2015) fa quando i sintomi erano leggeri ma c'erano già aveva esito negativo. Anche tamponi negativi.
Tali disturbi accentuati durante l'ultimo periodo con rallentamento anche del flusso urinario, occasionali dolori all'inguine che durano qualche giorno.
Ho consultato due medici: il primo ha detto che se si fosse trattato di prostatite cronica con tutti i trattamenti antibiotici fatti in passato avremmo dovuto risolvere quindi mi ha classificato il mio caso come un caso di SINDROME CRONICA DOLOROSA DEL PAVIMENTO PELVICO e mi ha consigliato di assumere per un periodo Tamsulosin che può alleviare i sintomi.
Il secondo medico ha detto che se i trattamenti antibiotici in passato non sono stati sufficientemente lunghi la prostatite cronica si ripresenta di conseguenza mi ha prescritto Tavanic 500 per 6 settimane.
Visto che i due farmaci non sono incompatibili anzi mi pare si supportino a vicenda ho iniziato la terapia con entrambi.
Sono alla 4 settimana e devo dire che i sintomi sono regrediti ma non del tutto.
Il dolore all'asta del pene in erezione è diminuito ma da una scala da 1 a 10 se prima era 10 adesso siamo a 4. Il flusso durante la minzione è migliorato.
Ho però dei giorni in cui mi pare di essere migliorato molto e altri in cui mi pare di peggiorare di nuovo.
Secondo il vostro parere a quale diagnosi potrebbe essere associabile il mio caso e quali terapie dovrei adottare?

Grazie in anticipo.
Saluti
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente premesso che senza una visita diretta è difficile fare la diagnosi. come per i farmaci anche le due diagnosi non si escudono ma vengono annoverate nel gruppo delle prostatiti tipo III/ IV.
per le terapie sarebbe importante capire come mai le si infiamma la prostata ad esempio
può dipendere dall' intestino?
c'è un ostruzione al vuotamento urinario
in quanto solo sapendo la causa si può impostare una corretta terapia

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

La ringrazione per la celere risposta.
In effetti ho effettuato diverse visite dallo specialista e dal medico di famiglia.
Ho effettuato delle ecografie (normali non transrettali) che non hanno evidenziato nulla, oltre a diverse esplorazioni digitali della prostata che non è mai risultata dolente (mai una volta in 10 anni che abbia avvertito dei dolori tramite esplorazione digitale).
Gli esami del sangue che faccio diverse volte durante l'anno in maniera approfondita non hanno evidenziato nulla di anomalo e nemmeno gli esami delle urine salvo i leucociti elevati (oltre i 200) riconducono ad una qualche sofferenza renale o di altro tipo.
Io mi affido al mio medico di fiducia ma come potrà capire se mi viene detto che non ho nulla di patologico e di proseguire con le cure senza però mai trovare la causa di queste ripetute prostatiti (se veramente il problema è di questa natura), mi ritrovo sempre al punto di partenza dopo alcuni mesi.
La mia senzazione è che il problema sia dovuto come dice lei ad un non completo svuotamente della vescica che provoca infiammazione.
Senzazione data dal fatto che anche nei periodi in cui sto bene noto uno sgocciolamente successivo alla minzione e le urine sono leggermente maleodoranti.
Secondo la sua opinione in questo caso quale sarebbe l'esame consigliato per fugare il dubbio di un'ostruzione?

Grazie e saluti.
[#3]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
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