Bruciore e dolore nell'uretra da mesi

Gentili specialisti,
sono un giovane di 26 anni che da quasi 8 mesi ha bruciore interno all'uretra, con sintomi non costanti e di intensità altalenante. Ho iniziato ad avere problemi a seguito di un rapporto sessuale non protetto con una ragazza, dopo il quale ho anche avuto problemi dermatologici sull'asta e sul glande risolti nel giro di 3 mesi più o meno (per il dermatologo era una manifestazione herpetica, nonostante le analisi per l'herpes genitale hanno sempre dato esito negativo). Comunque, contestualmente ho sviluppato questo bruciore uretrale che nel corso del tempo mi ha dato sintomi molteplici e variegati: dal semplice fastidio, al bruciore alla minzione, alla sensazione di incontinenza, al bisogno di urinare a volte più a volte meno frequente, al bruciore intenso dovuto al presunto "scivolare" di urina nel canale in situazione di riposo, al forte bruciore generalizzato a tutto il pene e i testicoli e forse anche nella zona del perineo, con piccole fitte. Ho notato nel corso del tempo anche secrezioni appiccicose trasparenti, come liquido prespermatico (che era sempre stato poco presente nelle mie erezioni), e le erezioni anche sono a volte un po' fastidiose, e le eiaculazioni anche, a volte, dolorose.
La mia storia terapeutica è altrettanto complessa e articolata: ho eseguito tutti i test del caso (HIV, sifilide, clamidia, herpes, gonorrea tutti negativi), più volte analisi e colture delle urine (sempre uscite pulite), due tamponi uretrali che hanno dato come risultato il primo l'Enterococcus Faecalis e il secondo Ureaplasma, per i quali ho assunto antibiotici per un mese (Norfloxacina due settimane, Zitromax 4 settimane, Augmentin, Levoxacina, ma nei mesi precedenti in corrispondenza dell'infiammazione dermatologica avevo anche assunto il Bassado per una settimana). Ho ripetuto il tampone per Ureaplasma, uscito negativo, ma i fastidi sono continuati. Cambiato urologo, il nuovo specialista si è detto sicuro essere Gardnerella, e mi ha dato Flagyl per 6 giorni, ma i sintomi sono continuati. Ho fatto così, passato il tempo debito, la spermiocultura per testare Gardnerella e di nuovo Clamidia, Trichomonas, Micoplasma e Ureaplasma tutti usciti negativi, ma stavolta è stato anche identificato Stafilococco Saprofitico. Il mio urologo così mi ha dato il Minocin per 6 giorni, mentre il mio medico di base mi ha detto che è inutile perché non è un batterio patogeno.
Gentili medici, non so più cosa pensare, sono arrivato al limite della preoccupazione, è un problema che mi sta rovinando oggettivamente la vita. Mi scuso per la confusione ma sono passati così tanti mesi e cosè tante fasi che è difficile ricapitolare con ordine. A questo punto cos'altro potrebbe essere? Il medico di base è ormai scettico sul fatto che si tratti di qualcosa di virale, ma allora cosa? Problemi anatomici?
Ringrazio davvero molto chi avrà la pazienza di leggere e rispondere.
Cordiali saluti.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Gentile utente
La sua storia farebbe pensare ad una causa infettiva e non ad un problema anatomico dato che i sintomi sono cominciati dopo un rapporto non protetto. Occorre mettere un punto e ripartire da zero affidandosi ad uno specialista urologo e non al medico di base. È una situazione non semplice ma una soluzione deve essere trovata.
Se non l'ha fatta, faccia pure un ecografia apparato urinario oltre a ripetere i colturali che non sono mai usciti completamente negativi.
Mi faccia sapere. Cordiali saluti

Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi

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Utente
Utente
Gentile dott. Bottai,
innanzitutto la ringrazio per la cortese risposta. Preciso che la ragazza in questione è stata avvertita e interpellata: non ha mai avuto alcun problema, ha fatto anche lei dei controlli nel corso dei mesi che hanno mai identificato nulla e neanche i suoi successivi partner hanno mai avuto problemi, stando a quello che dice lei.
Non mi sono affidato alle pure considerazioni del medico di base: a novembre consultai un urologo che mi fece fareil tampone con cui identificai l'Ureaplasma, ma poi ci sono state delle incomprensioni anche terapeutiche (che spiegherò nel dettaglio, se necessario) e la cura antibiotica che comunque ho fatto ha debellato l'Ureaplasma (come risultato dal tampone successivo) ma non i sintomi. Ho cambiato così urologo, e ora sono in cura da quest'ultimo, che pensava fosse Gardnerella e ora mi ha dato antibiotico per il saprofita identificato con la spermiocoltura, antibiotico che ho preso, ma i sintomi sono ancora tutti lì, ed anzi in questi due specifici giorni ho avuto parecchio bruciore e dolore interno.
Lei è dell'idea, quindi, che continui ad essere un problema virale? Cos'altro manca all'appello? Tramite gli esami colturali, come accennavo, ho già vagliato tutte le possibilità più comuni (HIV, Clamidia, Gornorrea, Trichomonas, Mico-Ureaplasma, Herpes, Sifilide, Gardnerella...)
Ringrazio nuovamente.
Cordiali saluti
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Gentile utente,
ma l'urologo che le ha fatto la visita, cosa ha detto? L'esplorazione rettale l'ha eseguita? Il getto urinario è valido? Ha fatto un'ecografia apparato urinario? Comunque ripeterei gli esami colturali (spermiocoltura con ricerca di tutti i germi) dato che nessuno è mai venuto negativo e i sintomi sembrano quelli di una prostatite. Come le ho già detto, occorre mettere un punto e ripartire da zero affidandosi ad uno specialista urologo. Mi faccia sapere. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Sì l'eplorazione rettale è stata eseguita, ma senza riscontrare nulla a quanto ho capito (poi con tutti gli antibiotici che ho preso, una prostatite non sarebbe comunque passata?), mentre no, l'ecografia all'apparato non l'ho ancora fatta perché finora non mi è stata prescritta. Riguardo al getto, non so se può essere valutato scientificamente, comunque a mio giudizio non ha particolari problemi (a parte il bruciore), se non fosse che a volte esce biforcuto o comunque non regolare, ma non capita regolarmente, e che io ricordi mi capita da parecchi anni. Non so se può essere significativo, ma le erezioni sono spesso fastidiose, con aumento del bruciore, e le eiaculazioni arrivano parecchio presto... Ad ogni modo a breve conto di avere un nuovo incontro col mio urologo che spero mi dia qualche nuovo ragguaglio, o comunque, come detto da lei, metta un punto e riparta con nuove possibili spiegazioni per questa situazione assurda.
Torno a ringraziarla vivamente.
Cordiali saluti.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Erezioni fastidiose, bruciore e eiaculazione precoce associata ai sintomi minzionali descritti fanno propendere per una prostatite. Che può essere comunque abatterica. Mi faccia sapere dopo che ha fatto la visita urologica. A presto
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Utente
Utente
Gentile dott. Bottai,
ho effettuato la visita dal mio urologo. In sostanza mi ha diagnosticato una prostatite cronicizzata (stavolta la stimolazione prostatica attraverso l'ano mi ha causato dolore), ma la sua attenzione si è concentrata sulle mie attitudini urinarie: all'ascolto del getto mi ha detto che non è adatto alla mia età, è poco forte e interrotto almeno in due riprese (l'ho sempre avuto così, per me era la norma) con sgocciolio finale, in più attraverso un esame ecografico ha visto che non svuoto completamente la vescica con la minzione. Perciò la sua ipotesi è che ci sia un difetto anatomico che mi porto da tempo (nonostante io non ricordi particolari traumi nell'area, o particolari infezioni passate, oltre a questi mesi di tribolazioni), che sia stenosi o altro, che mi può aver causato anche l'infiammazione prostatica.
Per appurare questa ipotesi mi ha dato da fare una cistouretrografia retrograda e uretrografia minzionale, mentre per la prostatite mi ha dato il Perminox (una compressa al dì per un mese) e l'Omnic (sempre una al dì per un mese, che però non sto prendendo in vista dell'esame da fare).
Per ora non ho particolari benefici dal Perminox, ma sono solo 4 giorni che lo prendo e dato che la cura è lunga spero di averne con un po' di pazienza.
Lei cosa ne pensa?
Grazie
Cordiali saluti
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Concordo pienamente col collega. Mi faccia sapere gli esiti. A presto
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Utente
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Gentile dottore,
ho eseguito l'esame sopracitato (molto dolorosamente tra l'altro) e dal referto si riscontra una modesta stenosi dell'uretra membranosa bulbare. Il mio urologo mi ha così consigliato di rivolgermi al Centro di Chirurgia Uretrale di Arezzo per, nel caso, operare la situazione che a suo parere è causa di tutti i miei fastidi. Io ho preso per 30 giorni il Permixon senza avere benefici, mentre l'Omnic l'ho iniziato a prendere solo dopo aver eserguito l'esame radiografico ma ora l'ho comunque sospeso perché inutile alla luce dell'esito secondo l'urologo. Continuo ad avere fastidio, bruciore alla minzione (soprattutto all'inizio, poi col getto un po' migliora) e all'accumulo in vescica della pipì, stimolo frequente, indolenzimento del pene, dei testicoli, a volte del perineo, erezioni fastidiose e ultimamente eiaculazioni non poi così dolorose, ma ho la sensazione che siano trattenute, è comunque sempre abbastanza veloci.
Nella sua opinione tale problema può essere la causa primigenia, veramente, di tutti questi miei fastidi di mesi? Secondo l'urologo è una situazione originatasi nel da tanto perché la vescica non riporta alcun danno, ma io non ricordo particolari traumi recenti.
Intanto ho preso appuntamento per la visita valutativa chirurgia per metà giugno, e non sto prendendo più alcunché.
La ringrazio, come sempre.
Cordiali saluti
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
G.le utente
Se la stenosi è modesta, perché andare ad Arezzo? Il mio consiglio è valutare bene la stenosi con una uretroscopia ed eventualmente vedere il da farsi. Posso consigliare il centro di Arezzo per interventi uretrali complicati. Non certo per la sua situazione uretrale che, se capisco bene, non è terribile e può essere risolta anche più vicino casa sua. Se i sintomi siano causato da questa stenosi, non lo posso dire con certezza. Potrebbe essere così come le ha detto il suo urologo. Si fidi. A presto
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Utente
Utente
Gentile dottore,
il (carissimo) consulto dal chirurgo ha dato esito negativo: per lui non c'è nulla da operare. Fatta una flussometria per controllare dal mio urologo, si è visto che effettivamente non usciva un responso stenotico e che il residuo in vescica anche è accettabile (sempre a detta del mio urologo). Dal momento che io ho ancora dolori e fastidi, ha virato nuovamente sulla prostatite cronica (sindrome del dolore pelvico tipo), dicendomi di ripetere la spermiocoltura per vedere se c'è ancora qualche patogeno attivo e dandomi il Cernilen per cercare di porre un argine ai fastidi. Pare che l'ipotesi sia che qualche infezione (magari passata) ci sia comunque stata e che abbia lasciato danni in questo senso cronico alla prostata, ai quali ora bisogna pian piano porre rimedio, anche se (Cernilen a parte) non ho ben capito come.
Lei cosa ne pensa? Può essere una brutta prostatite cronica? E come uscirne? Il Cernilen per un mese potrà apportare qualche beneficio? E a livello di stile di vita o alimentazione c'è qualcosa che io possa fare o evitare per acceleare il miglioramento?
Come sempre, la ringrazio sentitamente.
Cordiali saluti
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Il cernilen potrebbe ridurre i sintomi. Non le resta che confidare nel suo urologo e fare la terapia. Sicuramente dovrà bere molta acqua ( 2 litri al giorno), evitare o ridurre peperoncino, spezie, superalcolici, birra, cioccolato, regolarizzare l'intestino e combattere la stipsi,fare attività fisica e sessuale regolare. Mi faccia sapere. A presto
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Utente
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Gentile dottore,
inizio col dire che la terapia di 30 giorni col Cernilen non ha avuto quasi alcun effetto, i fastidi e il bruciore sono lì dov'erano. Oggi ho avuto i risultati della nuova spermiocoltura: negativi Chlamydia, Micoplasmi, Trichonomas, Gardnerella; individuato invece Stafilococco aureus. Interpellato il mio urologo via telefono, mi ha consigliato il Minocin 100 2 volte al dì per 6 giorni, antibiotico che già mi aveva dato in passato per il saprofita che era uscito dall'altra spermiocoltura (ovviamente senza alcun beneficio).
Sono veramente stanco di assumere antibiotici, e anche stavolta mi pare che questo stafilococco sia inutile da trattare perché normalmente presente, o sbaglio? Non so più cosa pensare o cosa fare... Lei cosa ne pensa? Mi conviene fare questo ennesimo tentativo farmacologico, o chiedere un nuovo parere ad un altro specialista, iniziando tutto da capo?
La ringrazio vivamente.
Cordiali saluti.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
Lo staphilococco spesso è una contaminazione del campione. Effettivamente bisogna valutare bene se è il caso di fare un altro ciclo di antibiotico.Se non è soddisfatto, provi a chiedere un altro parere. Mi faccia sapere
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