Dolore pelvico e minzione in più tempi

Buonasera e grazie a tutti i gentili Dottori che sapranno consigliarmi.

Dalla fine della scorsa estate soffro di dolore perineale che parte dall'interno del solco sinistro tra le natiche (se premo in quel punto sento un dolore tipo quello che si avverte quando si prende una botta nei testicoli) e si irradia a tutto il pavimento pelvico.

Questo dolore è quasi assente la mattina e peggiora nel corso della giornata per poi migliorare la sera ; mi rende quasi impossibile stare seduto se non appoggiando solo la natica destra o comunque stando seduto su superfici morbide con il corpo inclinato a destra per evitare di caricare la zona di sinistra dolente ; quando mi distendo tende a sparire e lo stesso quando sono in piedi e cammino.

Fino a febbraio di quest' anno andava e veniva ogni 2 settimane circa..a febbraio stavo bene , pensavo di non doverci più pensare ma a marzo ho avuto una forte ricaduta dalla quale mi sto piano piano riprendendo con leggero miglioramento ( ma mi è molto difficile sedermi ancora).

Da marzo, a seguito della forte ricaduta, sono comparsi anche dei sintomi minzionali, in particolare il fatto di dover mingere più volte per svuotare la vescica : la minzione parte bene come quando non avevo problemi (il getto ha la stessa potenza di prima, nessuna esitazione ecc..) cambia solo che ora non riesco a svuotare la vescica in un solo atto...dopo circa 10-15 dalla fine del primo atto minzionale minuti mi ricompare lo stimolo e certe volte anche una terza volta oppure termino la minzione con ripetuti piccoli atti...a volte mi ci vuole anche mezz' ora, mentre quando il dolore è lieve e la vescica non troppo piena mi capita ancora di riuscire terminare normalmente in un colpo solo.

A questo sintomo minzionale "di base" ( nel senso che è più o meno presente sempre da quando a marzo la situazione si è aggravata) si aggiungono ( quando il dolore è molto forte come a marzo) bruciori , sensazione di incompleto svuotamento e spasmi minzionali (tipo contrazioni spastiche dello sfintere uretrale che fa fatica ad apririsi) ; da aprlie, a seguito del miglioramento in atto , rimane solo la minzione in più tempi oltre al solito dolore che sta migliorando

Da marzo sono in cura presso un urologo che mi ha diagnosticato una sindrome del dolore pelvico cronico (cpps)/prostatite cronica abatterica ; ho seguito urinocoltura tampone uretrale e spermiocoltura risultati tutti negativi ; ecografia addome inferiore ( vescica ben espansa pareti regolari prostata di dimensioni nei limiti 13 ml), uroflussometria non sono riuscito a farla.

Ho seguito per le prime 6 settimane una terapia di permixon 2 cp/die , deprox 500 2 cps/die, che non ha apportato alcun beneficio; il medico mi ha allora fatto mantenere il permixon e mi ha aggiunto normast ed etinerv 2cps/die per i dolori pelvici che infatti sono diminuiti e con essi sono rientrati i sintomi minzionali più fastidiosi; ad agosto devo farmi rivalutare.

Volevo un parere su diagnosi e cura grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Concordiamo certamente sull'ipotesi diagnostica e sulla completa inutilità degli integratori alimentari.Il suo disturbo è tipicamente ed unicamente funzionale, si potrà giovare dei armaci che sta assumendo ora.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta , Dott. Piana.

Scrivo solo adesso perchè nel frattempo il medico mi ha fatto rifare degli esami , ed ora ho l' esito , e gradirei sentire un suo parere in attesa di rivedere il medico dopo le ferie.

-Esame completo delle urine ,risultano 4 valori anomali :
emazie 1 p / ul (valori normali 0-10)
celluel epiteliali 1 p / ul (valori normali 0-5)
leucociti 400 p/ul ( valori normali da 0 a 15)
flora batterica 430 p/ul( valori normali 0-150)

-Urinocoltura :
positiva a streptococcus agalacticae >100000 ufc/ml

-Spermiocoltura :
Esame microscopico colorazione gram : assenza di forme
microbiche ;
Specie microbiche isolate : assenza do crescita microbica;
Conclusioni : esame colturale negativo

-Analisi urine primo mitto :
Ricerca chlamYdia :negativo
Ricerca Neiussseria GHonorrae : negativo
Ricerca Mycoplasma Hominisi : negatoio
Ricerca Ureaplasma Urealticum : negativo

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
L'urocoltura è quasi certamente falsamente positiva per contaminazione, considerato il batterio Gram positivo atipico per le infezioni urinarie. Riteniamo non sia il caso di assumere antibiotici. Ricordi sempre di mantenere una buona idratazione, in particolare in questo periodo caldo.
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Utente
Utente
Grazie per la sollecita risposta, Dottore..mi permetto di approfittare della sua gentilezza perun ultima questione : i leucociti nelle urine non sono sintomo di una infezione e/o infiammazione o entrambe ?..quale potrebbe essere il caso mio visto che non ho dolore nella minzione ( solo, quando il dolore pelvico si fa molto forte avverto senso di incompleto svuotamento, bruciore post minzionale anche molto forte, aumentata difficoltà ad urinare a causa di spasmi uretrali con conseguente aumento di frequenza minzionale..ma è acaduto soo episodicamente 2-3 volte in tutti questi mesi,in genere solo la sera , poi già il mattino dopo jiglirava e nel giro di qualche giorno la situazione tornava con i consueti distrurbi "di base")
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La quantità di leucociti nelle urine è comunque modesta.
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Utente
Utente
Grossa novità : sono riuscito a fare la flussometria ed il risultato è stato scarsissimo.

Al dottore ho spiegato che il getto è abbastanza forte ( va lontano quasi 2 metri) ma il calibro è sottilissimo..ed è sempre stato così dacchè io ricordi, e non ho mai avuto alcun problema urinario in vita mia fino a marzo di quest'anno
Va detto inoltre che da 3 anni soffro di lichen sclerosus che al momento ha colpito il prepuzio e la zona del frenulo (sono in cura da un dermatologo da 2 anni ed ho avuto discreti miglioramenti)..
Il medico , alla luce dei risultati della flussometria e della mia descrizione del getto, dice che probabilmente si tratta di una stenosi congenita che è peggiorata col lichen che potrebbe aver iniziato ad invadere il meato.
Tutto questo dopo avermi visitato il pene a glande scoperto(anche se le placche cicatriziali del lichen, che peraltro si stanno riassorbendo, sono presenti come dicevo solo nel prepuzio nell' attacco di questo col glande nella zona del frenulo) ed aver visualizzato il mio meato che in effetti è molto stretto, quasi una punta di spillo (ed è sempre stato così), tanto che sexcondo lui non sarebbe possibile nemmeno far passare le sonde per gli esami strumentali....
A suo avviso è questa ostruzione peggiorata a causa del lichen la principale responsabile dei miei malesseri e mi ha parlato di meatoplastica co circoncisione per correggere la malformazione, ed eliminare il lichen
Gradirei un parere su questi nuovi sviluppi, grazie.
Infine , per quanto riguarda gli ultimi esami colturali, sono risultati tutti negativi come il Dott Piana aveva previsto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Concordiamo ovviamente con le ipotesi diagnostiche del nostro Collega e sulle sue indicazioni operative. Prima di eseguire una eventuale meato-plastica bisognerà ovviamente eseguire una valutazione endoscopica di tutta l'uretra per sincerarsi che non vi siano altri restringimenti.
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Utente
Utente
Il medico mi diceva che non sarà possibile farci passare delle sonde attraverso il meato perchè troppo piccolo e bisognerà usare un' altra tecnica ( mi par di aver sentito parlare di uretrografia ,ma stava solo facendo delle ipotesi)..poi ritiene che vista la buona pressione del getto la stenosi sia localizzata solo nella parte finale dell' uretra che potrebbe essere stata progressiavamente invasa dal lichen poichè le stenosi tradizionali da trauma, mi spiegava, causano un brusco restringimento uretrale con relativo calo di pressione e getto molto debole che non è il mio caso.
Solo non sono riuscito bene a capire in che reazione stiano i miei sintomi ( dolore perineale solo alla parte sinistra, minzione in più tempi, spasmi uretrali e bruciori post minzionali con talvolta stimolo minzionale larente che permane anche dopo la minzione) con questa stenosi con la quale convivo da sempre, giacchè quando urino non avverto alcun senso di ostruzione e non spingo mai per facilitare la minzione essendo buona la pressione anche se u poco diminuita in questi mesi..quello che avverto in fase di minzione è senso di congestione a livello della base del pene/prostata e talora tensione dei muscoli perineali durante l' atto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La strategia da seguire dipende dalle preferenze dell'urologo. In anestesia è in genere semplice eseguire una dilatazione dell'uretra terminale. probabilmente ristretta in modo congenito e forse peggiorata dal lichen, quindi inserire lo strumento ottico e valutare direttamente il resto dell'uretra. Dopo questa procedura è probabile che temporaneamente il getto migliori in modo significativo, per poi restringersi di nuovo progressivamente nelle settimane successive. In questo caso saranno evidenti le indicazioni alla meato-plastica.
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Utente
Utente
importanti novità a seguito di due visite :

-il 12 febbraio ho fatto una visita con un famoso neuro urologo il quale ha riscontrato il lichen e la stenosi del meato , mi ha chiesto se avverto ostacolo alla minzione e come è il getto...gli ho detto che non avverto ostacolo ed il getto va distante ma è estremamente filiforme..anche lui ha rilevato prostata piccola e senza calcificazioni e quindi, in base ai disturbi descritti , ha formulato diagnosi di dolore pelvico cronico con sintomi da irritazione distrettuale del nervo pudendo, e mi ha detto che a suo avviso la stenosi del meato, visto che non devo spingere per urinare, incide solo in maniera secondaria e non è la causa principale dei dolori

-il 12 marzo, non potendo recarmi in loco causa emegenza coronavirus ho effettuato un consulto via web con il Dott Palminteri che mi era stato suggerito per correggere chirurgicamente il lichen e la stenosi :
alla descrizione dei sintomi anch'egli ha confermato che la causa porincipale dei miei sintomi non è la stenosi del meato, che comunque va corretta, ma problemi pelvico prostatici e mi ha prescritto uroflussometria , ecografia ed uretocostografia retrograda minzionale da praticare presso un centro specializzato da lui indicatomi con un particolare kit per i casi di meato puntiforme come il mio, e subito dopo visita da lui di persona per pianificare l' intervento

ora il problema è che non so quando potrò fare questa visita vista l' emergenza covid e non vorrei che la stenosi del meato , che pure ho da sempre, peggiorasse ulteriormente in questo periodo fino a chiudere completramente lo stesso rendendomi impossibile la minzione con blocco urinario acuto;
pertanto chiedo a voi Medici Urologi :
1) è possibile un evento simile o è solo una paura infondata ?
2)Nel malaugurato caso si verificasse come dovrei comportarmi ?...Il catetere non mi enterà mai da lì non vorrei che mi distruggessero l'uretra forzando l' entrata, il Dott Palminteri, in casi di blocco urinario, nel suo sito consiglia fortemente la cistostomia se il catetere è impossibilitato ad entrare...attendo lumi anche dai Medici che interverranno, grazie per l' attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
In effetti se si tratta di una modificazione che lei si porta dietro da molto tempo, seppure senz'altro meritevole di attenzione, non è probabile che vada a peggiorare rapidamente proprio ora. In ogni caso, per tutti gli urologi la risoluzione di una ritenzione urinaria acuta è forse uno degli impegni più comuni, sappiamo benissimo qundo sia opportuna la cistostomia percutanea e quando sia lecito tentare una piccola dilatazione dell'uretra in urgenza, che spesso è risolutiva.
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Utente
Utente
Grazie molte delle sue delucidazioni , Dott. Piana.

Qualche altro quesito :

1) Le operazioni che mi si prospettano sono innanzitutto circoncisione per eliminare il prepuzio sovrabbondante aggredito dal lichen e poi meatotomia o meatoplastica per risolvere la questione del meato puntiforme (che non sembra aggredito dal lichen , che al momento ha devastato il prepuzio e il frenulo dove si congiungono glande e prepuzio, senza colpire altre zone del glande)...
-qual' è la differenza sostanziale fra meatotomia e meatopalstica ?
-sono operazioni semplici ?
-quali sono i criteri di scelta che fanno propendere per l' una o per l' altra ?
2) Leggendo quà e là su questi interventi mi pare di intuire che, soprattutto la meatotomia, vengono eseguiti a volte senza bisogno di particolari indagini approfondite come l' uretrografia retrograda e minzionale, basandosi sull' evidenza che il problema ostruttivo è causato dalla rilevazione all' esame obiettivo del mesto stenotico o puntiforme...come mai allora il Dott Palminteri mi ha chiesto anche l' uretrografia retrograda e minzionale ?...forse per escludere la presenza di stenosi più in profondità nell' uretra o per valutare con più accuratezza l' estensione della stenosi meatale all' interno del glande ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Dal punto di vista funzionale di tratta sostanzialmente della stessa cosa, quando si parla di "plastica" si intende che oltre la risoluzione del restringimento si modifichi la situazione con slittamento di mucosa uretrale ed altro, per evitare che la stenosi si riformi troppo velocemente. Sono interventi del tutto superficiali, eseguibili in anestesia locale, ma piuttosto delicati, pertanto è giusto che se ne occupino solo i Colleghi con esperienza specifica nella chirurgia dell'uretra. Lei ci fa il nome di uno dei più grossi esperti, noi non possiamo che confermare tutte le sue indicazioni. L'uretrografia si esegue per valutare tutta l'uretra e l'eventuale presenza di altri restringimenti a monte, che comporterebbero un approccio operativo differente.
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Utente
Utente
stamattina è accaduto un fatto che mi ha fatto molto spaventare : inizio la minzione come di consueto con getto normale come al solito in termini di forza,senza dolori nè bruciori...dopo qualche secondo si blocca tutto, e sprememdo il pene lungo tutta l' uretra inizia a fuoriuscire una sostanza biancastra giallina (forse il giallo è dovuto all' urinache tenta di forzare per uscire infiltrandosi in questa sorta di gelatina opaca) di consistenza simile al muco giallino quando ci si soffia il naso...

è una sostanza un pò gommosa e filamentosa, proprio come il muco nasale, ma sembrava anche liquido seminale..l' urina non fuoriesce finchè , continuando a spremere il pene lungo tutta l' asta , piano piano riesco ad espellere tutta sta roba , che esce a filamenti quasi gommosi tipo muco nasale ...

da quel momento completo la minzione normalmente senza bruciore tranne i soliti fastidi neuropatici postminzionali..

a questo aggiungo che da circa tre mesi ,quando certi giorni non prendo omnic e quindi ejaculo normalmente , il liquido seminale è sempre o quasi di colore ambrato o rosa intenso quasi rosso e la eiaculazione è abbastanza dolorosa...riferii questo fatto al nerourologo che mi visitò il 12 febbraio ,visto che il primo episodio di emospermia accadde proprio pochi giorni prima, dicendogli che durante quel primo episodio avvertii come qualcosa che si rompeva o strappava a livello del perineo durante lo spasmo eiaculatorio..lui disse che se non vi era sangue durante le minzioni non si trattava di un episodio particolarmente grave e che si sarebbe ripetuto a lungo come infatto è accaduto...

ora, però, alla luce del fatto accaduto stamattina comincio davvero a preoccuparmi , stavo per chiamare il 118 visto che dovrò attendere la prossima settimana pr vedere se riesco a farmi visitare nonostante l' emergenza covid..

come è meglio che mi comporti ?...grazie ai medici che mi consiglieranno
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Forse il 118 in questo periodo ha purtroppo altro cui dedicarsi! verosimilmente è statao espulso spontaneamente un accumulo di secrezione prostatica, cosa che è certamente un bene poiché avrebbe certamente potuto contribuire a causare congestione della ghiandola e sovrappposizione infettiva. Veda comunque come vanno le cose nei prossimi giorni e nel frattempo non si preoccupi più di tanto.
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Utente
Utente
la ringrazio moltissimo della celere risposta Dott Piana...

due-tre ultimi quesiti e poi vediamo come evolve , come dice lei...

Forse può essere come dice lei , è l' ipotesi che avevo formulato anch'io osservando che quando prendo tamsulosina , e qundi non eiaculo, il liquido seminale non fuoriesce, se non in minima parte , nemmeno nelle successive minzioni....forse si è accumulato da qualche parte e poi ha causato questo fenomeno ?

l' uscita di materiale è stata molto abbondante, non si è trattato di qualche goccia, ha riguardato tutta l' asta del pene, sentivo che occupava tutta l' uretra ed ho dovuto mungere il pene per 5-10 minuti per eliminarla , usciva a blocchi filamentosi...non potrebbe trattarsi anche di pus ?...non ho avuto alcun rapporto sessuale a rischio , l' ultimo risale a 4 mesi fa , protetto, i problemi di ematospermia si sono presentati circa un mese dopo , poi piccole secrezioni mattutine di questo materiale di cui parlo, fino all' episodio notevole di stamattina...

che ne pensa ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
"Forse può essere come dice lei , è l' ipotesi che avevo formulato anch'io ..."
Ci fa piacere di avere la sua approvazione, seppure dubitativa ... sa com'é !!!

Pensando all'eiaculazione retrograda, potrebbe essere anche statro liquido seminale accumulato in vescica. Comunque molto meglio che abbia trovato la sua strada.
[#18]
dopo
Utente
Utente
hahaha :D..una delle poche cose positive in questo strazio che mi accompagna da più di un anno è aver trovato questo servizio ed un medico come lei che con i suoi saggi consigli, e la sua capacità di sdrammatizzare mi sta aiutando non poco seppur da lontano...

mi scuso per quel forse, avrà capito sicuramente che è dovuto al fatto che in questo anno mi sembra di aver imparato, se non sbaglio, che la patologia multifattoriale di cui soffro e le sue innumerevoli manifestazioni, alcune conseguenti a sovrapposizioni di effetti collaterali dei farmaci che assumo, non siano di facile inquadramento e spesso varie ipotesi possano supportare un fenomeno, o u sintomo, come è accaduto nelle varie visite e consulti che ho fatto pur con medici di provata stima...

la ringrazio ancora per la sua disponibilità ed i suoi preziosi consigli
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