Coliche renali

Buonasera, causa coliche renali trattate con toradol e buscopan ho fatto una tac dal quale risulta un rene e un uretere non dilatato e lungo il possibile decorso dell'uretere sx si osserva una sottile calcificazione che presenta una estensione massima cranio caudale di circa 7 mm É possibile intervenire con una terapia espulsiva o bombardamento esterno prima di procedere ad un intervento di littriasi interno?
Cosa mi consigliate di fare Grazie mille per la risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Un calcolo di 7 mm (la misurazione della TAC è la più attendibile) ha dimensioni prossime al massimo per calcoli di cui si possa presumenre ua espulsione spontanea, eventualmente supportata da una idonea terapia (alfa litici, cortisone, ecc.). Questa espulsione dve comunque avvenire entro qualche settimana al massimo ed a patto che nel frattempo la situazione sia gestibile, non vi siano troppe coliche, non si manifesti febbre, ecc. In caso conrario le indicazioni vertono certamente sulla risoluzione endoscopica (ureteroscopia operativa con frammentazione laser). L'applicazione delle onde d'urto in uretere non è controindicata, ma le possibilità di successo sono piuttosto limitate oltre che del tutto imprevedibili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dott. La lunghezza del calcolo di circa 7 mm è stata refertata nella tac. Secondo lei poiché è stata segnalata che non c è dilatazione come riportato nella tac può essere che sia solo una calcificazione extra apparato urinario e non calcolo? Proverò con la terapia espulsiva (Omnic+Flantadin)+terapia idropinica 1.5 lt di acqua al giorno sperando in una espulsione. Sono al 4 giorno e le coliche sono diminuite anche se ci sono.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Ovviamente a distanza non siamo in grado di giudicare con precisione, ma la coincidenza dei disturbi tipici con l'esito della TAC non può che consolidare il sospetto di un calcolo in progressione. Come lei avrà letto in molti altri nostri consulti sullo stesso argomento, noi siamo sempre piuttosto scettici sull'utilità in questre fasi di aumentare particolarmente il carico idrico, poiché - specie se il calcolo ha dimensioni non proprio minime - la progressione non avvine certo grazie alla ipotetica spindta da tergo, ma solo grazie alla aumentata compiacenza delle pareti dell'uretere che si ottiene con la terapia "espulsiva". Un carico eccessivo rischia solo di appesamtire il rene e causare dolori inutilmente. Sta comuqnue di fatto che questa fase di attesa non può essere protartta per più di qualche settimana, anche meno se i sintomi sono intensi e persistenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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