Epididimite

Salve dottori, sono un ragazzo di 21 anni e il 13 agosto ho iniziato ad avvertire deciso fastidì al testicolo destro, bruciore, pesantezza, sensazione come se tirasse e si era formata una sacca dura e rigida al tatto, poi ho scoperto che fosse l’epididimo.
Tornato dalle vacanze ho fatto subito un’ecografia scrotale per verificare lo stato dei testicoli.
Dall’ecografia si evince epididimite, epididimo destro ingrossato come da processo infiammatorio e idrocele al sinistro.
Premetto che al testicolo sinistro era già formato l’idrocele, al testicolo destro sono stato operato con eversione della tunica vaginale per idrocele e al sinistro ancora no.
Il dottore poi mi chiede di fare una visita prima di prescrivermi una cura.
L’11 settembre faccio la visita, mi controlla la prostata ed è tutto nella norma.
Mi prescrive tavanic 500antibiotico e Orudis 200 supposte una al giorno per 10 giorni.
Dopo 10 giorni di cure non ha funzionato anzi il problema sembra essere peggiorato, la sensazione di pesantezza e fastidio è sempre la stessa, provo un forte disagio per il fatto che il testicolo se ne sia sceso così tanto verso il basso e che l’epididimo è ancora troppo evidente e non tende a sgonfiarsi.
Il 22 settembre, pochi giorni fa sono tornato dall’urologo che mi ha visitato e mi ha dato una cura di antibiotico Augmentin mattina e sera per 6 giorni una compressa e cortisone deltacortene 25 mg una al giorno per 6 giorni poi un giorno si e un giorno no per 10 giorni.
Adesso la situazione non sembra essere in via di miglioramento è sempre lo stesso.
Provo addirittura un dolore, un fuoco che parte dalla parte bassa dell’ano e che mi prende la parte destra del sedere compresa alta della gamba, l’epididimo non si è ancora sgonfiato e penso che per adesso neanche questa cura stia funzionando.
Questo problema mi sta dando ai nervi, è molto fastidioso e soprattutto non vedo miglioramenti.
Vorrei chiedere dei consigli su come affrontare questo problema e cosa potrei fare.
É così grave questo problema?
Si risolverà?
Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte e buona serata a voi specialisti.
[#1]
Dr. Ernesto Fina Urologo, Chirurgo generale, Nefrologo, Andrologo 583 18
Mi sembra evidente che le terapie non sono state efficaci. Il fatto che persiste il gonfiore dello scroto e la sintomatologia irradiata all'ano e alla natica fa pensare addirittura ad una progressione dell'infezione mantenuta clinicamente meno eclatante dall'assunzione di cortisone ma tuttora presente e potenzialmente pericolosa. I farmaci assunti sono antibiotici di uso molto diffuso ( e purtroppo lo sono da anni) per cui hanno perso molto della loro efficacia terapeutica. Va anche considerato il ricorso a terapie ancillari per favorire la risoluzione del focolaio settico ed impedirne l'evoluzione in setticemia. Bisogna inoltre identificare la fonte dell'infezione che con ogni probabilità risiede negli annessi genitali e bonificarne le sedi. Si rivolga ad uno Specialista in grado di risolvere in modo radicale il suo problema.

Dr. ernesto fina