Prostata tumore psa alto ed enteroccus faecalis

buonasera, mio padre di 80 anni per l'insorgenza di bolle disseminate in maniera massiva sulla parte bassa del corpo ha eseguito, su indicazioni del dermatologo, esame del psa che è risultato tot.
11, 24 e PSA frazione libera =1, 06; ripetuto a distanza, su indicazione del primo urologo, di ripetere l'esame dopo tre settimane che ha dato questo risultato: un decremento pari a 9, 00 del PSA totale e aumento leggero del PSA frazione libera.
effettuata la 2 visita urologica da un altro urologo il verdetto è stato drastico: dall'esame rettale l'urologo sente un nodulo di circa 1 cm che, per la sua collocazione è da considerarsi sicuramente un tumore maligno e quindi mio padre è stato messo in lista per la biopsia e successiva cura con punture che bloccheranno il crescere dello stesso.
Purtroppo gli esami prescritti propedeutici alla biopsia non sono andati bene, perché l'esame delle urine di mio padre ha rilevato una carica batterica da Enterecoccus faecalis pari a 500.000 UFC/ml.
La domanda: potrebbe questo batterio aver causato il valore aumentato della PSA e che pertanto la diagnosi fatta per mezzo del solo esame rettale non sia poi così esatta e che non necessariamente possa trattarsi di un tumore maligno?
grazie per l'attenzione e vi ringrazio per la professionalità e competenza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'enterococco non è un batterio comunemente coinvolto nelle infezioni delle vie urinarie, in assenza di disturbi specifici o complicazioni (es. febbre) è abbastanza probabile che la urocoltura sia falsamente positiva per contaminazione del campione di urina da batteri intestinali innocui che risiedono sulla pelle dell'area genitale e dell'ultimo tratto dell'uretra. Questo è tanto più comune in un soggetto anziano. Ciò detto, il discutibile riscontro di questa urocoltura non ha nulla a che vedere con l'esecuzione di biopsie della prostata, che vengono effettuate per puntura diretta attraverso il pavimento dell'addome (perineo) senza interessare la via urinaria. In ogni caso, oggi le biopsie dovrebbero essere sempre precedute dall'esecuzione d una risonanza magnetica multiparametrica della prostata, che definisce meglio quello che per ora è un sospetto palpatorio e permette di mirare meglio le biopsie stesse.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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