Rialzo psa. possibile conseguenza da infezione alle vie urinarie?

Salve,

52 anni.

Episodi di prostatite 10 anni fa e null'altro.

Esame del PSA degli ultimi anni sempre ampiamente < 1.

Ultimo esame di Agosto 2021: 0, 59
Visita Urologica (con ecografia) di Novembre 2021 per minzione frequente e a volte sensazione di non completo svuotamento della vescica e pesao in zona pelvica.

Lo specialista non ha trovato nulla di anomalo, prostata nella norma.

Metà Agosto 2022, pesante infezione alle vie urinarie da E.
Coli.
(Febbre, dolore intenso alla minzione, il tutto per diversi giorni)
Curata con iniezioni di ROCEFIN per una settimana.


Esami del Sangue annuali di Routine.

Tutto nella norma tranne:
PSA REFLEX 3, 27
PSA LIBERO 0, 34
RAPPORTO PSA LIBERO/TOTALE 10

Sintomi: Saltuariamente una sensazione di peso in fondo all'addome (appena sopra lal zona pelvica).
Sintomo che negli anni scorsi ho avuto in altre occasioni.


Domanda:
Questo rialzo del PSA potrebbe essere dovuto alla pesante infezione alle vie urinarire di un mese prima?

Il fatto di avere fatto un po' di attività fisica (senza essere abituato) 36 ore prima dell'esame può avre inciso in modo importnate o non rilevante?


Il valore rilevato, se indipendente dalle eventuali cause di cui sopra, potrebbe essere compatibile con l'età o essere comunque ragion di indagine più approfondita?


Grazie.
[#1]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
l'aumento del PSA totale puo' essere dovuto a vari fenomeni nella ghiandola prostatica ed in generale indica un aumento di attività' della prostata.
Una infiammazione o infezione delle vie urinarie puo' determinare un aumento del PSA, di solito rapido.
La crescita più' lenta dell'ipertrofia prostatica benigna determina un aumento del PSA
Un tumore maligno della prostata anch'esso determina un aumento del PSA.
Fra queste 3 situazioni logicamente la più' importante e' la terza e, nel caso in cui si tratti di una neoplasia, e' fondamentale una diagnosi precoce se si vuole avere la possibilità' di risolvere comunque la situazione.
La neoplasia della prostata non puo' essere associata a sintomi, alla visita si percepisce quando e' in fase già' più' avanzata localmente e non si vede all'ecografia.
E' presuntuoso dire che un aumento del PSA e' legato ad una infiammazione e incominciare ad eseguire una serie di trattamenti come si vede, fra integratori, antinfiammatori o ancor peggio antibiotici. Ma non e' solo un problema di presunzione ma anche di perdita di tempo prezioso se invece si tratta di un tumore.
in questi casi per prima cosa bisogna escludere la presenza di una neoplasia, poi si puo' discutere sulle altre ipotesi meno urgenti.
Quindi un aumento del PSA come quello indicato DEVE essere controllato con l'esame radiologic che ha la maggiore accuratezza per la diagnosi iniziale del tumore prostatico: non più' l'ecografia transrettale ma la risonanza magnetica multiparametrica della prostata. Questa particolare risonanza dara' una classificazione PIRADS del rischio di tumore che va da 1 a 5. Se il punteggio e' da 3 a 5 progressivamente indica un rischio crescente per neoplasia che deve essere verificata con una biopsia mirata sulla base della RM.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Prof. Ordinario in Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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