Farmaci per ipb

Ho la prostata da 40 cc liscia e regolare.
Ho provatoi seguenti farmaci: Urorec e Xatral ma mi danno disturbi collaterali quali, capogiri.
nausea e sbalzi pressori.

Dato che prendo gia' farmaci per la pressione (kaberzide) cosa devo fare?
E' consigliabile intervento alla prostata con nuove terapie (laser, ecc) ?

In alternativa esistono farmaci con meno effetti collaterali sopraindicati.
Grazie per sollecia risposta
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
una iperplasia prostatica con un volume di 40 cc rappresenta una situazione con un aumento piuttosto contenuto delle dimensioni della prostata. Questo non vuole dire che non possa creare dei problemi o non debba essere trattato.
Generalmente queste situazioni trovano come prima indicazione l'utilizzo di una terapia farmacologica con alfa litici. I farmaci da lei descritti ( principio attivo alfuzosina o silodosina) appartengono proprio a questa categoria. I diversi alfa litici hanno tutti pressoché la stessa efficacia ma diversi effetti collaterali. Alfuzosina puo' dare un maggiore effetto ipotensivo e quindi cefalea o vertigini. La silodosina o tamsulosin meno effetti ipotensivi ma più' perdita o riduzione dell'eiaculazione. Quindi considerando l'effetto collaterale che ha notato con giramenti di testa, e' dovuto alla riduzione eccessiva della sua pressione arteriosa associando questi farmaci ad altri anti ipertensivi. Una soluzione potrebbe essere di utilizzare la silodosina che e' meno ipotensivo e modulare l'assunzione degli altri antiipertensivi con il suo medico di riferimento o cardiologo.
Se questo non e' possibile, considerando il volume della sua prostata, l'altra categoria di farmaci utilizzabile, dutasteride e finasteride, non mi sembra appropriata ( indicata per volumi prostatici maggiori) e i diversi integratori sono solo farmaci sintomatici anti infiammatori e non indicati da soli per l'ipertrofia prostatica.
Come lei stesso accennava, il passo successivo e' l'intervento chirurgico con tecniche mini invasive.
L'indicazione all'intervento sussiste non sulla base dei sintomi o per migliorare la sintomatologia, ma quando e' presente:
- aumento significativo del volume prostatico
- effetto istruttivo della prostata dimostrato alla uroflussometria con riduzione degli indici e/o aumento del residuo postminzionale dimostrato all'ecografia
- presenza di una crescita della prostata con aggetto endovescicale all'ecografia

Quindi per prima cosa bisogna verificare questi parametri con uroflussometria ed ecografia vescicale e prostatica sovrapubica.
Gli interventi sono per via transuretrale e vanno da tecniche che non rimuovono il tessuto prostatico ma agiscono sul tessuto in loco attraverso il vapore od altre energie ( esempio il Rezum) con risultati distruttivi più' lenti ( 60-90 giorni) e meno sicuri; alla vaporesezione laser Tullio od holmium dell 'adenoma prostatico dove il tessuto viene asportato.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare tumore Prostatico
Universita' Sapienza
Policlinico Umberto I , Roma
www.alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Grazie mille per la Sua comunicazione.
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