Prostatite cronica, diagnosi e strada da seguire

Nel 2019 sono andato da un urologo per forti dolori in zona perianale e fastidio quando mi sedevo.
Durante la visita avvertivo dolore alla prostata al tatto e mi è stata diagnosticata prostatite.
Da allora ho fatto diverse cure (anche antibiotici) ed esami colturali (sempre negativi).

Il fastidio/dolore in questi anni è un po' migliorato ma non si è mai risolto.
Si è aggiunto nell'ultimo anno il sintomo di frequenza urinaria.
Il medico mi ha detto che era una prostatite cronica abatterica.

Il nuovo urologo a giugno 2022 mi ha fatto una visita completa e altri esami tra cui uroflussometria e tutto è risultato nella norma, tra l'altro la prostata NON era dolente al tatto questa volta.
Mi ha detto che potrebbe essere un problema muscolo-scheletrico della zona e mi ha mandato da una fisiatra, la quale mi ha diagnosticato una nevralgia al pudendo (non mi ha fatto fare alcun esame però se non la visita in sé).

A gennaio di quest'anno ho avuto forti bruciori e gonfiore al pene per un giorno, ho quindi fatto una spermiocoltura risultata positiva a E Coli e ho fatto antibiotico (sempre su indicazioni del medico).
Spermiocoltura di marzo è stata negativa.

Da fine marzo invece si sono inoltre aggiunti sintomi di forti bruciori e dolori all'interno del pene.
Adesso sono diminuiti ma li avverto comunque in maniera frequente e sono davvero preoccupato.
Il medico mi ha fatto fare un'altra Spermiocoltura (negativa), tampone uretrale (negativo), test di Stamey (sono in attesa dell'esito).


Volevo quindi sapere:
1) La mia situazione si può ancora definire una prostatite cronica abatterica?
Intendo dire, per avere la prostatite bisogna avere necessariamente la prostata dolente al tatto?
La mia non è più dolente al tatto durante la visita, ma ho spesso questi fastidi/dolori in zona perianale.

2) Secondo voi la strada che sto seguendo con la fisiatra è quella giusta?
La diagnosi sul nervo pudendo può aver senso?

3) Ci sono altri specialisti da cui farmi visitare o esami che mi suggerite?


Ripeto i miei sintomi attuali:
- Fastidio/dolore in zona perianale se mi siedo per lunghi periodi e aggravato da alcuni tipi di sedie (forse quelle più dure?).

- Frequenza urinaria (vado in bagno ogni 1-2 ore, se sono stressato o se bevo un po' più d'acqua comincio ad andare ogni 20 minuti).

- Non so se è un sintomo, ma vado di corpo 3 volte al giorno circa.

- Dolori/bruciori abbastanza forti all'interno del pene che si alternano.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
1) Il quadro è tipico della prostatite, che forse ha avuto una transitoria causa infettiva, ora non più presente. Questa è una evoluzione abbastanza tipica di queste situazioni.
2) La nevralgia del pudendo è una manifestazione abbastanza evanescente, non vi sono accertamenti in grado di caratterizzarla con precisione, quindi la diagnosi avviene unicamente in base alla visita. Ci si indirizza a questa diagnosi quando i disturbi accentuati non paiono coerenti con la normanle situazione anatomica rilevata ed il risultato degli accertamenti.
3) E' molto importante farsi seguire da uno specialista in urologia con il quale si intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia, possibilmente sempre lo stesso, perché il percorso è arduo ed i risultati necessitano perlopiù di tentativi terapeutici successivi. Nessuno conosce la terapia certamente e rapidamente efficace, perché di fatto non esiste.
La funzione intestinale parrebbe un po' alterata e questo potrebbe avere, o più probabilmente aver avuto qualche ruolo, come quando fu rilevato il Coli agli esami colturali. Sarebbe forse il caso di indagare anche in questo senso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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