Ho un problema abbastanza grave

Ho un problema che mi è stato riscontrato attraverso numerose e numerose ecografie transrettale, sovrapubiche, con fase doppler e non e con dinamica minzionale.
Ho una calcificazione periuretrale che sporge nell’uretra e mi da la sensazione di urina che sbatte e scorre fastidiosamente in uretra ogni qualvolta aumenta la pressione addominale, tossisco, o provo ad evacuare o in generale rilascio la muscolatura pelvica, senza tenerla contratta.
Tant’è che quando urino, avverto proprio nella fase iniziale il fastidio (più che bruciore) dell’urina al passaggio nel l’uretra prostatica.
Non c’è evidenza di enanchement vascolari patologici e di processi flogistici di rilievo, la vescica si svuota e non sono state documentate ostruzioni, assenti dolori e bruciori.
A quanto pare questo problema non è risolvibile con nessun farmaco, sono stati provati tutti per mesi.
È possibile rimuovere e sciogliere questa calcificazione?
Operarla?
Si può risolvere?
È davvero l’unica speranza che rimane?
O dovrò convivere per sempre con questo problema?
Tra l’altro questa situazione mi ha chiaramente portato ad una situazione di disfunzione del pavimento pelvico, che non riesco a trattare con fisioterapia proprio in virtù del problema principale.
Aiutatemi per favore.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
In un consulto precedente (sette negli ultimi due mesi ...) lei ci ha scritto che sono state riscontrate all'ecografia "due piccole calcificazioni parauretrali a destra (3 mm)" che non corrispondono a quanto ci dscrive ora e non possono alterare il flusso in alcun modo. Come le abbiamo già scritto, per disporre di parametri oggettivi di giudizio e non basarsi solo sulle sue sensazioni, la situazione deve essere valuatata dal punto di vista funzionale con una uona indagine urodinamica, ovvero radio-urodinamica. Altrimenti si rischia di fare solo delle parole.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gentile dottore, purtroppo non mi ha caricato altri consulti dove spiegavo la situazione che nel frattempo è intercorsa, non è emerso nulla dalle mille indagini fatte, niente riscontro di iperattività vescicale, niente stenosi, solo rilasciamento ritardato dello sfintere uretrale e ipertono dei muscoli parauretrali ed elevatore dell’ano, non dolenti e senza interessamento del nervo. RMN negativa, come già detto. Il flusso è buono, non ci sono ostruzioni cervico-uretrali. Effettivamente dalle due radiografie sono state refertate due cose diverse, ma onestamente non credo sia colpa mia, la più recente è più specifica, fatta da un emerito urologo di fama internazionale, ha individuato questa zolla di circa 4 mm ben sporgente in uretra in fase di dinamica minzionale, e mi ha detto che può essere assolutamente responsabile di questo fastidio avvertito, per esempio, durante la pressione evacuatoria, visto che per esempio, a riposo, da seduto, o durante la notte non ho neanche episodi di risveglio o pollachiuria, solo questo fastidio di contatto . A qualcosa di certo deve essere dovuto, non può di certo essere un’impressione immaginaria. La ringrazio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Bene. Allora sarà compito di codesto Collega di chiarissima fama rimuoverle per via endoscopica la calcificazione ostruente. Posto che si tratti di un intervento che non ci è mai accaduto di eseguire in alcuni decenni di pratica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Mi ha proposto di cercare di scioglierla attraverso un’infiltrazione chelante, di EDTA. Nessun intervento per via transuretrale, cercavo altri riscontri però, appunto, se davvero potesse essere un’ operazione fattibile, ma soprattutto se questo benedetto disturbo potesse, per pura pratica, essere causato da ciò, o da cos’altro, in assenza di altre irregolarità riscontrate oltre quelle suddette, volevo cercare solo di capire questo, se potete aiutarmi, visto che le ho provate tutte
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Nella nostra esperienza, trattare endoscopicamente in qualsiasi modo situazioni di disturbi prostatici del giovane ha un elevato rischio di non risolvere, anzi accentuare i disturbi, poiché ai pre-esistenti si sommano i disagi irritativi del post-operatorio in zone ad elevatissima sensibilità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Capisco bene la perplessità dell"intervento", sicuramente non convenzionale e "rischioso" per certi versi, oltre che non c'è certezza che possa essere risolutivo, questo è chiaro, anche per il paziente non credo sia di certo una passeggiata una cosa del genere, ma il mio quesito voleva essere un altro, ovvero, visto che sostanzialmente non si capisce a cosa è dovuto questo disturbo, la mia domanda verteva più: i depositi di "calcio" in quella zona, possono dare questo tipo di disturbo? Non tanto ostruttivi, quanto "irritativi" o come sensazione di fastidio uretrale in fase già pre-minzionale? Su questo nessuno riesce a darmi nessuna indicazione, neanche eventuale.
La ringrazio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.8k 1.7k 19
Sostanzialmente si tratta comunque di disturbi correlabili ad una lieve prostatite cronica, la cui manifestazioni sono quanto di più vario e variabile si possa immaginare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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