Asportazione rene con formazione cancerosa dopo ematuria

Gent. mi Dott. ri, a seguito di macroematuria, mio fratello 54enne ex fumatore, in terapia con Cardioaspirina e Bivis, si è rivolto d'urgenza presso una struttura ospedaliera della sua regione, nella quale gli hanno effettuato cistoscopia, prescritto Xatral e Ialuril, fissato altra cistoscopia, anticipata da una TAC. Il tutto qualche un mese dall'evento. l sanguinamento in questo mese è cessato ed oggi hanno refertato suddetta TAC, della quale trascrivo copia, con esito allarmante. Adesso seguirà altra cistoscopia, exeresi del rene e valutazione urologica.
Siamo molto preoccupati Cortesemente da profani, se possibile, Volevamo chiederVi, qualche delucidazione sulla gravità emersa.
Ecco il referto:
<<TC ADDOME COMPLETO CON E SENZA MDC QUESITO CLINICO: macroematuria
TECNICA: indagine TC 256 strati eseguita nelle condiizoni basali e ripetuta dopo somministrazione di MdC ev (130ml Lomeron 400) Rilievi: rene dx sovvertito strutturalmente dalla presenza di plurime formazioni in parte con aspetto cistico-colliquato ed in parte con estese aree di ipervascolarizzazione disomogenee, in particolare sul versante periferico, con dimensioni complessive pari a 16x14x14cm (APXLLXCC) e strutture vascolari periferiche con circoli collaterali e rami a confluenza inguinale, in un quadro fortemente sospetto in senso eteroformativo e pertanto necessario di rivalutazione urologica ed exeresi. Permane apparente piano di clivaggio con le strutture limitrofe.
Diffusa imbibizione perirenale; infiltrazione della pelvi renalesenza riconoscibilità della stessa e dei calici alle scansioni tardive a 7 minuti ed assenza di effetto urografico. Modesta compressione della vena cava in assenza di segni di trombosi.
Rene sinistro caratterizzato da formazione cistica semplice di 58mm, conservato effetto perenchimografico e urografico, in assenza di segni di idroureteronefrosi. Vescica repleta da urina iodata, a pareti ispessite, in assenza di evidenti aggetti endoluminali.
non espansi in sede pelvica. Non lesioni focali sospette a carico del fegato, milza (milza accessoria di 18mm) pancreas, e surreni.
Colecisti normodistesa, a paretiregolari, in assenzadi litiasi calcifica contestuale. Non dilatazione delle vie biliari intra ed extra-epatiche.
Aorta di calibro e decorso nei limiti. non versamenti liberi endoaddominali. linfonodi subcentimetrici e pericentrimetrici a sede para-aortica sx ed a sede inguinale bilaterale. lipoma di 13 mm nel contesto del pilastro diaframmatico si sinistra. marcata riduzione di ampiezza dello spazio intersomatico L5-S1. >>
Grazie per eventuale riscontro, mio fratello è in ansia e vorrebbe capire per sommi capi cosa lo aspetta in quanto futuro monorene con malattia oncologica. Grazie di cuore per il Vs gratuito servizio offerto.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Si tratta evidentemente di una neoformazione avanzata del rene, probabilmente derivata dalla mucosa interna. Questa è comune a tutte le vie uirnarie, pertanto è indispensabile valutare direttamente la vescica, anche se alla TAC non si dimostrano alterazioni. La condizione di mono-rene è affrontabile tranquillamente, dallla TAC si dimostra che il rene sinistro è in buone condizioni e sarà sufficiente a garantire una funzione accettabile. Dopo l'intervento, la situazione dovrà essere presa in carico anche dall'oncologo medico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
la TC mostra una voluminosa neoformazione sospetta per neoplasia che ha coinvolto la totalità' del rene. Potrebbe essere una neoplasia a partire dal parenchima renale, meno sembra un tumore della via escretrice.
L'indicazione e' comunque chirurgica ma nel sospetto di un tumore della via escretrice sara' necessario asportare non solo tutto il rene ma anche l'uretere fino in vescica. Nel sospetto di un tumore del parenchima renale, l'asportazione del rene e' accompagnata da un asportazione dell'uretere parziale senza necessita' di arrivare fino in vescica.
Il rischio e' che la formazione possa infiltrare i vasi venosi con vena renale e vena cava che al. momento sembrano integre
Sicuramente utile eseguire una cistoscopia ma anche una TC torace con mdc, perche' i tumori renali possono diffondere soprattutto a livello polmonare.
Non e' indicata una biopsia della massa, ma sara' l'esame istologico derivato dall'asportazione del rene a dare la diagnosi definitiva. In base a questa diagnosi si potrebbe decidere di intraprendere delle terapie mediche adiuvanti o altrimenti verra' monitorata la situazione con TC total body periodiche e si agira' con terapie mediche solo in caso di progressione radiologica.
Purtroppo la diagnosi non e' sicuramente precoce e l'estensione della neoformazione non permette una chirurgia conservativa sul rene.
Il rene residuo, con accortezze e controlli neurologici potrà' comunque sopperire alla mancanza del rene asportato.

Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia
Chirurgia Robotica in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Tumori Urologici
Universita' Sapienza di Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it