Contraccettivi meccanici di barriera

Contraccettivi meccanici: tipologie di anticoncezionali di barriera

I contraccettivi meccanici o di barriera sono gli anticoncezionali che impediscono il contatto tra spermatozoi e ovuli, i più diffusi sono il profilattico e il diaframma, meno noti sono il cappuccio cervicale e il preservativo femminile.

Per contraccettivi meccanici si intendono tutti quei metodi anticoncezionali "di barriera", ossia che impediscono il contatto fra gli spermatozoi e la cellula uovo: il profilattico (che protegge anche dalle malattie sessualmente trasmissibili), il diaframma, il cappuccio cervicale, il preservativo femminile e la spugnetta contraccettiva, questi ultimi due poco conosciuti in Italia.

Come funzionano i contraccettivi barriera

Un metodo contraccettivo meccanico (o di barriera) impedisce agli spermatozoi di raggiungere la zona superiore del’apparato genitale femminile. Tutti i metodi di barriera necessitano l’applicazione del dispositivo contraccettivo prima di iniziare il rapporto e la sua successiva rimozione.

Il diaframma o il cappuccio cervicale, usati da soli, possono consentire il passaggio degli spermatozoi e pertanto l’uso contemporaneo di un gel spermicida è essenziale per la loro efficacia. Il profilattico (condom, preservativo) forma una barriera più efficace se viene usato in modo corretto.

Il preservativo

Il profilattico sembra essere presente già in antiche raffigurazioni artistiche, poiché l’oggetto presente sul glande di un uomo raffigurato su di una tomba egizia della XII dinastia (1350- 1200 a.C.) sembra proprio essere un preservativo. La storia del nome condom è incerta e la più accreditata è che esso derivi da un certo dottor condom (o conton), medico di Carlo II d’Inghilterra: il re, angosciato dall’alto numero di figli illegittimi che aveva seminato in tutto il regno, avrebbe chiesto al suo medico di trovare una soluzione per evitare di farne altri.

Le dimensioni dei preservativi variano da nazione a nazione, la lunghezza standard va da un minimo di 160 ad un massimo di 215 mm, la larghezza va da 47 mm passando da una misura base che è 52 mm e arrivando a un massimo di 64 mm.

La resistenza di un profilattico è in relazione diretta col suo spessore e bisogna trovare un compromesso che interferisca il meno possibile con la sensibilità, ma che non si rompa sotto lo sforzo del rapporto e della eiaculazione. La maggior parte dei preservativi ha un serbatoio per raccogliere lo sperma, ma alcuni ne sono privi. Alcuni non sono lubrificati.

Contraccettivi meccanici: il preservativo

Quali sono i vantaggi del preservativo?

Tra i metodi anticoncezionali il condom è adatto alle coppie di ogni età, ma in particolare per i più giovani: è infatti poco probabile che giovani che hanno rapporti occasionali per la prima volta usino un metodo contraccettivo differente, facile da usare, facilmente disponibile e, se utilizzato in modo corretto, con una buona azione contraccettiva.

Il preservativo è conveniente durante le prime settimane dopo un parto perché non interferisce con la lattazione

Il profilattico fornisce anche una protezione contro le malattie sessualmente trasmesse (MST) come sifilide, gonorrea, clamidia, HIV, epatite, con qualche riserva per l’infezione da HPV (agente responsabile della condilomatosi genitale).

Guarda il video: Malattie sessualmente trasmissibili: come evitare il contagio?

Come si usa il preservativo?

L'Organizzazione Mondiale della Sanità elenca una serie di consigli per un uso corretto del profilattico e tra questi:

  • deve essere indossato all’inizio del rapporto e prima della penetrazione;
  • la confezione non deve essere esposta a temperature elevate e non danneggiata da unghie lunghe, anelli o denti;
  • il pene deve essere estratto subito dopo l’eiaculazione per prevenire la fuoriuscita di sperma e per impedire al profilattico di scivolare via.

Efficacia del profilattico

Il preservativo ha una percentuale di fallimento tra il 5% e il 15%.

Le cause di fallimento sono dovute alla rottura o quando “si sfila”, in questi casi si ricorre alla contraccezione d’emergenza. A volte il condom può essere alterato dall’uso di lavande vaginali da parte della donna prima del rapporto o da parte di ovuli vaginali, creme vaginali su base oleosa. Un effetto collaterale molto raro del profilattico è rappresentato dalla comparsa di una allergia dovuta al lubrificante di cui è imbevuta la gomma.

Per approfondire:Le regole per un uso corretto del preservativo

Il diaframma

Il diaframma (inserito in una vagina per la prima volta in Germania nel 1938) è costituto da una sottile cupola di gomma inserita su un anello metallico elastico, che è anch’esso rivestito di gomma per evitare di produrre lesioni con il suo margine tagliente. Il diametro del diaframma può variare da 45 a 100 mm, con 5 mm di differenza da un modello all’altro.

Scelta e applicazione del diaframma

Per scegliere il diametro del diaframma più adatto ad ogni singola donna è importante effettuare una visita ginecologica, magari associata ad un PAP-test, per escludere forme di patologia pelvica, per valutare il volume e la forma dell’utero e le condizioni della portio uterina (collo uterino).

Il Ginecologo (o l’Ostetrica), introducendo le dita nel fornice posteriore, calcola la distanza che separa il fornice posteriore dalla sinfisi pubica (ossia l'articolazione di cartilagine che collega la parte destra e sinistra del pube). Questa misura corrisponde al diametro approssimativo del diaframma che bisogna consigliare di acquistare. Un diaframma può essere usato indipendentemente dalla posizione dell’utero (antiverso/retroverso).

Contraccettivi meccanici: il diaframma

Quando il diaframma è stato inserito correttamente, l’estremità anteriore del diaframma deve trovarsi dietro la sinfisi pubica, e l’estremità inferiore deve essere posta nel fornice posteriore. La cupola del diaframma ricopre la cervice e la parete vaginale anteriore, aderendo a essa grazie alla tensione superficiale del secreto vaginale. Gli spazi eventualmente presenti sono ricoperti da un gel spermicida.

Prima del rapporto il diaframma deve essere cosparso abbondantemente su entrambi i lati con una crema spermicida e quindi inserito. Dopo il rapporto deve essere mantenuto nella sua posizione per almeno sei ore. La crema spermicida perde di efficacia dopo 5 ore, quindi in caso di un successivo rapporto bisogna ripetere l’applicazione dello spermicida.

Controindicazioni del diaframma

Questo contraccettivo di barriera è sconsigliato in caso di:

  • Cistiti recidivanti
  • Allergia alla gomma, al silicone o agli spermicidi
  • Alterazioni anatomiche come il cistocele (prolasso vescicale) o un rettocele, un perineo con retrazioni cicatriziali da pregressa episiotomia.
  • Scarsa conoscenza dei propri genitali e riluttanza alla esplorazione degli stessi.

L’indice di Pearl (percentuale di fallimenti) varia dal 6% al 16%.

Il cappuccio cervicale

Tra i metodi contraccettivi di barriera per la donna rientrano anche i cappucci cervicali (da non confondere con la coppetta mestruale). Questi possono essere costituiti da materiali differenti come il lattice o il silicone e sono disponibili in 4 misure, da 22 a 31 mm.

Il cappuccio contraccettivo, inserito in vagina, aderisce strettamente alla cervice (collo uterino) che protrude nella sua concavità.

Anche i cappucci cervicali devono essere usati con lo spermicida applicato su entrambi i lati. Molte donne imparano in modo rapido ad usare il cappuccio, altre si rivolgono al Ginecologo di fiducia.

L’indice di sicurezza è identico a quello del diaframma.

Metodi meno diffusi: preservativo femminile e spugnetta vaginale

Rientrano nella contraccezione di barriera altri due metodi che non sono molto diffusi in Italia.

Fra questi il preservativo femminile, una guaina che viene inserita all'interno della vagina prima del rapporto e che raccoglie lo sperma al suo interno impedendogli di arrivare all'ovulo. Deve essere rimosso dopo il rapporto e non può essere riutilizzato in alcun caso.

Infine la spugnetta contraccettiva a forma di cuscinetto con un diametro di circa 4 cm e impregnata di spermicida: può essere inserita fino a 24 ore prima del rapporto e mantenere la sua efficacia, rimanendo all'interno per almeno 6 ore e non oltre 30.

Data pubblicazione: 23 ottobre 2011 Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2021

Autore

blasinicola
Dr. Nicola Blasi Ginecologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1976 presso Università di BARI.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Bari tesserino n° 4485.

Iscriviti alla newsletter

Guarda anche anticoncezionali 

Altro su "Anticoncezionali"